Pashinyan: status e sicurezza dell’Artsakh sono una priorità
Intervento del Primo Ministro dell’Armenia all’Assemblea generale dell’ONU. Duro attacco alla politica aggressiva e armenofoba dell’Azerbaigian
Il Primo ministro dell’Armenia, Nikol Pashynian, è intervenuto all’ONU nel corso dei lavori della 73^ sessione dell’Assemblea generale. Nel corso del suo intervento ha ribadito la necessità che il Nagorno Karabakh-Artsakh divenga attore nelle trattative negoziali e ha duramente accusato la politica dell’Azerbaigian mirata a una soluzione bellica e alla pulizia etnica della regione. Questo uno stralcio del suo discorso sul tema:
«Lo status e la sicurezza della Repubblica di Artsakh sono una priorità assoluta della Repubblica di Armenia nel processo negoziale. Qualsiasi tentativo di risolvere il conflitto con mezzi militari rappresenta una minaccia diretta alla sicurezza regionale, alla democrazia e ai diritti umani.
L’Armenia continuerà il suo impegno costruttivo nella risoluzione pacifica del conflitto nel formato dei Co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, che ha l’unico mandato riconosciuto a livello internazionale per affrontare il conflitto. L’Azerbaigian dovrebbe cambiare il proprio atteggiamento di mancanza di rispetto verso i negoziati, abbandonare l’idea di qualsiasi soluzione militare e attuare tutti gli accordi precedenti» ha dichiarato il premier armeno.
Il primo ministro ha altresì aggiunto che se l’Azerbaijan è veramente impegnato nel processo di pace dovrebbe iniziare a negoziare con l’attore principale di questo conflitto – il Nagorno-Karabakh stesso.
«L’Azerbaigian dichiara in ogni occasione che il Karabakh fa parte del proprio territorio. Allo stesso tempo annuncia che non negozierà con il Nagorno Karabakh. La domanda è come l’Azerbaijan possa reclamare il Nagorno-Karabakh senza nemmeno parlare con il Nagorno Karabakh? È possibile? Questo è possibile solo se il governo azero vuole il territorio e non il popolo. Quindi, diventa ovvio che l’intenzione della leadership azera è quella di pulire gli armeni dal Karabakh, come hanno fatto in Nakhijevan.
Ciò autorizza il Nagorno Karabakh a ritenere che sostenere l’autorità dell’Azerbaigian sul Karabakh significa essere totalmente sterminati. Quindi il Karabakh non deve far parte dell’Azerbaigian, a meno che non si voglia innescare un nuovo genocidio del popolo armeno. Riassumendo, vorrei ribadire: il conflitto può e deve essere risolto solo attraverso i reciproci compromessi di tutte le parti, in un’atmosfera favorevole alla pace e non alla guerra».
Il Primo Ministro armeno ha anche espresso soddisfazione per il Segretario Generale delle Nazioni Unite per il suo incrollabile sostegno agli sforzi e agli approcci della Co-Presidenza del Gruppo di Minsk dell’OSCE