La guerra è finita
Il premier armeno ha annunciato di aver firmato una dichiarazione congiunta con Russia e Azerbaigian per la fine della guerra alle ore 1 locali (le 22 in Italia). Questo il messaggio del premier armeno:
“Cari compatrioti, sorelle e fratelli, ho preso una decisione difficile, estremamente difficile per me personalmente e per tutti noi. Ho firmato una dichiarazione con i Presidenti di Russia e Azerbaigian sulla fine della guerra a partire dall’01: 00. Il testo della dichiarazione che è già stato pubblicato è estremamente doloroso per me personalmente e per il nostro popolo. Ho fatto quella discussione sulla base di un’analisi approfondita della situazione militare e delle valutazioni degli individui che meglio comprendevano quella situazione, anche sulla base della convinzione che nella situazione esistente questo fosse il miglior risultato POSSIBILE. Mi rivolgerò alla nazione nei prossimi giorni riguardo a tutto questo. Questa non è una vittoria, ma non c’è sconfitta fino a quando non ti consideri sconfitto. Non ci considereremo mai sconfitti e questo deve diventare il punto di partenza della nostra unità nazionale, era di rinascita. Dobbiamo analizzare gli anni della nostra indipendenza, pianificare il nostro futuro per non ripetere i nostri errori del passato. Mi inginocchio davanti a tutti i nostri martiri. Mi inginocchio davanti a tutti i nostri soldati, ufficiali, generali e volontari che hanno difeso e difeso la loro Patria sacrificando le loro vite. Hanno salvato gli armeni dell’Artsakh con il loro altruismo. Abbiamo lottato fino all’ultimo e vinceremo. Artsakh è in piedi. Lunga vita all’Armenia, lunga vita all’Artsakh ”.
Non sono ancora stati resi noti i dettagli. Secondo alcune indiscrezioni circolate in questi minuti il testo dell’accordo dovrebbero essere il seguente:
“Noi, presidente della repubblica dell’Azerbaigian I. Aliyev, Primo ministro della repubblica dell’Armenia N. Pashinyan, e il presidente della Federazione russa V. Putin abbiamo annunciato ciò che segue:
- Un completo cessate il fuoco e di tutte le ostilità nel Nagorno Karabakh zona di conflitto è annunciato alle ore 00:00 ora di Mosca del 10 novembre 2020. La repubblica dell’Azerbaigian, la repubblica dell’Armenia, da qui in avanti “le parti” si fermano alle loro posizioni.
- La regione di Aghdam e i territori tenuti dalla parte armena nella regione del Gazakh (al confine della regione di Tavush in Armenia, NdR) della repubblica dell’Azerbaigian saranno restituiti alla parte azerbaigiana al 20 novembre 2020
- Lungo la linea di contatto nel Nagorno Karabakh e lungo il corridoio di Lachin un contingente di peace keeping della Federazione russa è impiegato nel numero di 1960 uomini di servizio con piccole armi, 90 veicoli di trasporto truppe corazzati, 380 unità di automobili ed equipaggiamento speciale
- Il contingente pacificatore della Federazione russa è dislocato parallelamente al ritirarsi delle forze armene. La durata della permanenza del contingente di peace keeping della Federazione russa è cinque anni con automatica estensione per i successivi cinque anni, se nessuna delle due parti dichiara sei mesi prima la scadenza del periodo l’intenzione di terminare l’applicazione di questa disposizione.
- In ordine di aumentare l’effettività del controllo sull’implementazione degli accordi delle parti in conflitto un centro di mantenimento della pace è impiegato per controllare il cessate-il-fuoco.
- La repubblica dell’Armenia restituirà la regione Kelbajar alla repubblica dell’Azerbaigian entro il 15 novembre 2020 e la regione di Lachin entro il 1 dicembre 2020 lasciando dietro il corridoio Lachin (largo cinque chilometri) che assicurerà la connessione del Nagorno Karabakh con l’Armenia e al tempo stesso non interesserà la città di Shushi.
[testo non ufficiale, traduzione redazionale]