Aprile 2021
(30 apr 21) RESTITUITO ALTRO CORPO DI CADUTO – La parte azera ha restituito i resti di un altro soldatoarmeno caduto in battaglia nell’Artsakh settentrionale. Il numero dei corpi recuperati sale quindi 1.552.
(30 apr 21) NUOVE FORESTE PER L’ARTSAKH – Un vivaio di specie di alberi forestali e 30-35 ettari di nuove foreste saranno creati in Artsakh secondo quanto dichiarato alla stampa dal ministro armeno dell’Ambiente Romanos Petrosyan che ha recentemente visitato l’Artsakh. Il ministro ha affermato che, a seguito di accordi tra le autorità dell’Artsakh e dell’Armenia, l’organizzazione forestale governativa Hayantar ha già avviato i lavori per la creazione del vivaio che avrà una serra di 500 mq. La nuova foresta sarà creata come parte dell’accordo 10 milioni di alberi, con Hayantar e la sua controparte dell’Artsakh che hanno raggiunto un accordo sulla donazione di 100.000 alberi. Hayantar terrà anche corsi di formazione e consulenza per i colleghi dell’Artsakh. La nuova foresta dovrebbe essere creata nella regione di Martakert.
(30 apr 21) TRENTENNALE DELL’OPERAZIONE “ANELLO” – Con un comunicato stampa il ministero degli esteri dell’Artsakh ha ricordato il trentessimo anniversario dell’operazione “Anello” (Koltso) che nel 1991 provocò la fuoriuscita forzata di tutta la popolazione armena dalla regione di Shahumian nel nord dell’oblast sovietica del Nagorno Karabakh.
(30 apr 21) NUOVE COSTRUZIONI RESIDENZIALI – E’ iniziata la costruzione di un nuovo distretto residenziale nel villaggio di Karmin Shuka come già anticipato nei giorni scorsi. Il piano abitativo prevede la costruzione di cento nuove abitazioni.
(29 apr 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – Il presidente dell’Armenia ha indirizzato una missiva al Segretario generale del Consiglio d’Europa Maria Pejcinovic Buric e al Segretario generale dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa Helga Maria Schmid, sottolineando che l’Armenia si aspetta il sostegno dei suoi partner internazionali per il rapido ritorno di tutti i prigionieri di guerra armeni e dei civili detenuti in Azerbaigian. Nelle sue lettere, il presidente ha parlato della guerra, delle azioni e delle dichiarazioni dell’Azerbaigian e ha indicato il lavoro che il difensore dei diritti umani dell’Armenia sta svolgendo per sollevare le preoccupazioni della parte armena.
(28 apr 21) PROCESSO AI TERRORISTI – La prima corte penale di prima istanza della provincia di Syunik (Armenia) ha fissato al prossimo 4 maggio il processo ai due terroristi mercenari catturati nel corso dell’ultimo conflitto mentre combattevano per l’Azerbaigian.
(28 apr 21) PELLEGRINI BLOCCATI – L’ombudsman dell’Artsakh ha denunciato che una comitiva di 25 pellegrini diretti al monastero di Dadivank è stata bloccata dagli azeri che non hanno consentito loro di raggiungere la località (che si trova in territorio occupato) dove era prevista, domenica 25, una cerimonia di ordinazione religiosa.
(27 apr 21) CONFINE ARMENIA-AZERBAIGIAN – Il presidente Aliyev ha comunicato che lungo tutto il confine tra i due Paesi sono in corso dalla parte azere lavori di costruzione di infrastrutture.
(27 apr 21) AZERI SI RITIRANO – Le forze azere che erano indebitamente avanzate di oltre trecento metri rispetto alla linea prefissata nei pressi del villaggio di Nor Ghazanchi (regione di Martakert) sono state costrette a ritirarsi nelle loro originarie posizioni. A seguito delle proteste del Capo del villaggio che si era anche rivolto al presidente Harutyunyan, sono intervenute le forze di pace russe che hanno intimato il rispetto delle posizioni acquisite.
(27 apr 21) PATRIMONIO IN PERICOLO – Il ministro dell’Istruzione, della scienza, della cultura e dello sport dell’Artsakh, Lusine Karakhanyan, in una conferenza stampa a Yerevan ha riferito che sono circa 2.000 i beni architettonici in pericolo nei territori ora occupati dagli azeri. Nello specifico 13 monasteri, 122 chiese, 52 fortezze, 523 croci di pietra, 4 cappelle, 127 biblioteche scolastiche e 10 musei statali e 2 privati sono in pericolo ora. Il ministro ha aggiunto che anche la Riserva-Museo Archeologico di Tigranakert e più di 800 campioni del museo dei tappeti sono passati sotto il controllo azero.
(27 apr 21) CIVILI AZERI SALTANO SU MINA – E’ di un morto e due feriti il bilancio di un’esplosione da mina che ha coinvolto un veicolo di civili azeri che tentavano di entrare nei territori (occupati) dell’Artsakh aggirando i posti di blocco degli stessi soldati dell’Azerbaigian.
(27 apr 21) AGGIORNAMENTO COVID – Un totale di 58 test COVID-19 sono stati condotti ieri in Artsakh dai quali sono risultati quattronnuovi casi di coronavirus. Al momento, 32 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti 6.242 test sul coronavirus e i risultati di 768 di essi sono tornati positivi. Ad oggi sono stati confermati 2.652 casi di COVID-19 e sono stati condotti 23.697 test sul coronavirus in Artsakh.
(26 apr 21) RICERCHE RESTI CADUTI – Le squadre di ricerca hanno spostato la loro attività nella regione (ora occupata dagli azeri) di Kashatagh e in particolare nella zona del villaggio di Ishkhanadzor. Le operazioni di venerdì non hanno dato esito e proseguiranno nella stessa area nella giornata di domani.
(24 apr 21) COLLOQUIO PASHINYAN E PUTIN – Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro armeno Nikol Pashinyan hanno discusso telefonicamente della situazione intorno al Nagorno-Karabakh. Le parti hanno notato che grazie agli sforzi delle forze di pace russe, la situazione nella regione rimane stabile e calma. Si è svolto uno scambio di opinioni su temi di attualità della cooperazione bilaterale, anche nel settore energetico. Nikol Pashinyan ha informato dell’evoluzione della situazione politica interna in Armenia in relazione alle elezioni parlamentari anticipate previste per giugno, ha riferito il servizio stampa del Cremlino. La conversazione telefonica si è svolta su iniziativa della parte armena.
(24 apr 21) HARUTYUNYAN A YEREVAN – Il presidente della repubblica dell’Artsakh che si trova nella capitale armena ha reso omaggio alle vittime del genocidio del popolo armeno al memoriale di Tzitzernakaberd.
(24 apr 21) RICONOSCIMENTO INTERNAZIONALE DALL’IDAHO – Lo Stato americano dell’Idaho ha riconosciuto la Repubblica di Artsakh (Nagorno-Karabakh) e ha proclamato il 24 aprile 2021 Giornata della memoria del genocidio armeno
(23 apr 21) ANNIVERSARIO GENOCIDIO ARMENO – Migliaia di persone hanno sfilato a Stepanakert nella tradizionale fiaccolata serale alla vigilia della ricorrenza del 24 aprile.
(23 apr 21) RITROVATI ALTRI RESTI – I resti di altri due soldati sono stati trovati dalle squadre di ricerca nella regione occupata di Hadrut. Il numero totale dei ritrovamenti sale a 1.551
(23 apr 21) NUOVE NASCITE NEL 1° TRIMESTRE – 311 nascite sono state registrate in Artsakh nei primi tre mesi del 2021. 149 sono maschi e 162 sono femmine. Complessivamente 292 bambini sono nati a Stepanakert e 19- a Martakert. Va segnalato che nel periodo in questione sono state registrate 6 nascite di bambini gemelli. Altri 18 bambini dell’Artsakh sono nati nelle istituzioni mediche della Repubblica d’Armenia: 9 maschi e 9 femmine. Di conseguenza, il tasso di natalità totale nell’Artsakh nel primo trimestre comprende 329 bambini (158 maschi e 171 femmine).
(23 apr 21) ASSISTENZA SANITARIA RUSSA – I circa 60 medici (inclusi chirurghi militari, anestesisti, rianimatori, terapisti, epidemiologi e altri specialisti) del contingente russo di mantenimento della pace hanno fornito assistenza a oltre 1.300 residenti del Nagorno Karabakh negli ospedali da campo del ministero della Difesa russo e con presidi mobili per raggiungere le zone più remote. Circa 200 fra i pazienti trattati sono bambini. Le principali patologie riscontrate sono malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, malattie dell’apparato osseo. Gli ospedali da campo sono dotati di tutte le moderne attrezzature diagnostiche e terapeutiche necessarie.
(23 apr 21) AGGIORNAMENTO COVID – Un totale di 70 test COVID-19 sono stati condotti ieri in Artsakh dai quali sono risultati otto nuovi casi di coronavirus. Al momento, 35 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti 5.998 test sul coronavirus e i risultati di 744 di essi sono tornati positivi. Ad oggi sono stati confermati 2.628 casi di COVID-19 e sono stati condotti 23.453 test sul coronavirus in Artsakh.
(22 apr 21) ASSEMBLEA PARLAMENTARE – Il Comitato di monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha rilasciato una dichiarazione durante la sessione odierna, in cui ha invitato l’Azerbaigian a rimpatriare immediatamente tutti i prigionieri armeni. In particolare il Comitato “si compiace pertanto dei progressi compiuti con l’attuazione della dichiarazione trilaterale, ma esprime preoccupazione per le notizie secondo cui non tutte le persone detenute nel contesto di questo conflitto sono state scambiate.” Il Comitato auspica altresì che si concluda rapidamente il processo di sminamento delle aree interessate dal conflitto.
(22 apr 21) COMUNICATO SU SPARI AZERI – Il ministero degli Esteri dell’Artsakh ha rilasciato un comunicato nel quale condanna la recente attività di provocazione da parte dei soldati azeri e in particolari i colpi di arma da fuoco indirizzati contro una casa di Stepanakert (tetto incendiato) e altre civili abitazioni di due villaggi vicino Shushi il giorno 20
(21 apr 21) DANNI DI GUERRA – Il presidente Arayik Harutyunyan ha approvato una decisione del governo di approvare un sostegno finanziario statale per persone fisiche e giuridiche che hanno subito danni materiali a seguito delle recenti ostilità contro l’Artsakh iniziate il 27 settembre 2020. Con un’altra decisione del governo approvata dal presidente Harutyunyan, sono state apportate modifiche e aggiunte al programma di sostegno finanziario statale per il pagamento dei prestiti di persone fisiche e giuridiche che si trovano ora in una situazione difficile a causa delle recenti ostilità contro l’Artsakh che sono state scatenato a partire dal 27 settembre 2020. Di conseguenza, l’ambito dei beneficiari di questo programma è stato ampliato, in quanto vi sono stati inclusi i clienti dei banchi di pegno.
(20 apr 21) ALIYEV MINACCIA L’ARMENIA – In un discorso il presidente dell’Azerbaigian è ritornato a pretendere il corridoio di Zangezur (Syunik) necessario al collegamento tra Azerbaigian (territori dell’Artsakh ora occupati) e Nakhichevan. Aliyev ha minacciato l’Armenia di prendere quei territori con la forza. Dura reazione del ministero degli Esteri dell’Armenia che ha rilasciato un comunicato nel quale tra l’altro si afferma “Condanniamo fermamente le aspirazioni del Presidente azero contro l’integrità territoriale dell’Armenia e le sue minacce di usare la forza. Tali dichiarazioni danneggiano gravemente la pace e la stabilità della regione. Rivelano la falsa natura delle recenti dichiarazioni azerbaigiane sulla pace e la riconciliazione. È interessante notare che tali minacce vengono fatte prima del 106° anniversario del genocidio armeno e mirano a parlare con il popolo armeno dalle posizioni di forza.”
(20 apr 21) SISTEMA ELETTRICO IN ARTSAKH – Il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Artsakh, Vitaly Balasanyan, ha incontrato il direttore e fondatore della Shtigen Energy Systems, Hayk Shekyan, e il rappresentante in Artsakh di questa compagnia, Armen Khachatryan. Durante l’incontro, il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Artsakh è stato informato sulle attività di questa azienda, impegnata nella produzione di sistemi di energia rinnovabile. Si è fatto riferimento anche ai notevoli danni subiti dal sistema energetico dell’Artsakh a seguito della recente guerra di 44 giorni, per cui è necessario prendere misure per garantire l’indipendenza energetica dell’Artsakh in tempi ragionevoli.
(20 apr 21) RITROVATI ALTRI RESTI – I resti di due soldati sono stati trovati dalle squadre di ricerca nella regione occupata di Hadrut a cinque km dalla strada per Dizapayit. Non è escluso che si tratti di soldati armeni caduti durante l’attacco azero nel mese di dicembre nella vallata vicina. Il numero totale dei ritrovamenti sale a 1.546
(20 apr 21) INIZIATA CAMPAGNA VACCINAZIONE – E’cominciata ufficialmente oggi la campagna vaccinale in Artsakh Saranno inoculati vaccini Sputnik V e Astrazeneca.
(19 apr 21) DISCUSSIONE PRIGIONIERI A P.A.C.E. – La sessione plenaria dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) ha appena votato affinché la questione dei prigionieri di guerra armeni [in Azerbaigian] sia iscritta all’ordine del giorno domani sera e venga discussa. Hanno preso parte al voto 132 delegati: 93 si sono espressi a favore, 21 contro e 18 astenuti. I vori contrari sono giunti dai delegati di Azerbaigian ( ), Turchia ( ), Russia ( ) e da un delgato ungherese e uno serbo.
(19 apr 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – L’ombudsman dell’Armenia, Arman Tatoyan, ha scritto al Presidente dell’Osce, ai Copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, al Consiglio d’Europa e ai Commissari delle Nazioni Unite per i diritti umani e ad altri organismi internazionali, informandoli sull’urgenza del ritorno di Prigionieri armeni dall’Azerbaigian, sulla situazione reale, la tutela dei loro diritti e le persone scomparse. Tatoyan ha sottolineato come il mancato rilascio dei prigionieri da parte dell’Azerbaigian viola gravemente i requisiti internazionali sui diritti umani e il diritto internazionale umanitario, inclusa la Convenzione di Ginevra del 1949 e come il rilascio e il ritorno dei prigionieri dovrebbero essere considerati esclusivamente nel contesto dei diritti umani e dei processi umanitari
(19 apr 21) VACCINAZIONE SPUTNIK – Il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Artsakh Vitaly Balasanyan ha ricevuto oggi il vaccino russo Sputnik-V COVID-19 presso l’ospedale da campo del contingente di pace russo di stanza nella comunità ivanyan della regione di Askeran. Come riportato dall’Ufficio del Consiglio di sicurezza, l’Artsakh e la parte russa stanno svolgendo lavori preparatori per importare il lotto richiesto del vaccino Sputnik-V in Artsakh il prima possibile al fine di organizzare la vaccinazione della popolazione.
(18 apr 21) DISCUSSIONE PRIGIONIERI A P.A.C.E. – La deputata armena Naira Zohrabyan ha annunciato che “La Presidenza e l’Ufficio di presidenza dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) hanno approvato la discussione sulla questione dei prigionieri di guerra armeni che si terrà molto probabilmente martedì. Per Zohrabyan la recente apertura del “Parco della vittoria” ha colpito negativamente i deputati europei e questo ha facilitato la calendarizzazione dei lavori sul tema anche in considerazione del fatto che la maggior parte, le forze politiche sono d’accordo sul fatto che l’Azerbaigian sta violando gravemente il diritto internazionale non consegnando i prigionieri di guerra armeni.
(17 apr 21) RITROVAMENTI – Le squadre di ricerca hanno condotto oggi perlustrazioni nella zona di varanda (Fuzuli) e hanno recuperato i resti di un altro soldato armeno perito nel conflitto. Il numero totale dei ritrovamenti nei territori ora occupati dall’Azerbaigian raggiunge quindi la cifra di 1.543
(17 apr 21) AGGIORNAMENTO COVID – Un totale di 70 test COVID-19 sono stati condotti ieri in Artsakh dai quali sono risultati otto nuovi casi di coronavirus. Al momento, 39 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti 5.582 test sul coronavirus e i risultati di 715 di essi sono tornati positivi. Ad oggi sono stati confermati 2.599 casi di COVID-19 e sono stati condotti 23.037 test sul coronavirus in Artsakh.
(17 apr 21) HARUTYUNYAN RICEVUTO DA KAREKIN II – Il Catholicos di Tutti gli Armeni, Karekin II,ha ricevuto oggi il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan a Etchmiadzin. Nel corso dell’incontro hanno discusso le sfide che devono affrontare gli armeni dell’Artsakh e le misure intraprese per superare le conseguenze della seconda guerra dell’Artsakh. A questo proposito, gli interlocutori hanno evidenziato la necessità di unire il potenziale nazionale e gli sforzi a sostegno del popolo dell’Artsakh. Durante il discorso si è fatto riferimento anche ai programmi della Santa Sede verso la cura e il sostegno spirituale degli armeni dell’Artsakh, in particolare, alle famiglie dei caduti, dei militari prigionieri e dei dispersi.
(16 apr 21) AGGIORNATA LISTA DEI CADUTI IN GUERRA – L’Esercito di Difesa dell’Artsakh (Nagonro-Karabakh) ha rilasciato i nomi di altri 193 militari armeni, soldati volontari e ufficiali di riserva che sono stati martirizzati mentre difendevano la patria. Da sototlineare che il sito “Razm.info” sta pubblicando da mesi liste di soldati caduti e diversi nominativi non sarebbero tuttavia compresi negli elenchi ufficiali rilasciati dalle istituzioni.
(15 apr 21) DICHIARAZIONI DI LUKASHENKO – Il presidente azero Ilham Aliyev aveva offerto soldi per il Karabakh se l’Armenia avesse accettato di risolvere pacificamente il conflitto. La dichiarazione è arrivata dal presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko. Lukashenko ha fatto visita a Baku, martedì e mercoledì, dove ha avuto colloqui con Aliyev. Dopo il loro incontro, i due presidenti hanno risposto alle domande dei giornalisti. “Naturalmente, quando non sarò presidente, dirò cose molto positive su come Ilham Heydarovich [Aliyev] ha proposto al popolo armeno e alla leadership dell’Armenia di risolvere questo conflitto. Ieri mi ha detto. ‘Ascolta, passalo a gli armeni; hai buoni rapporti con loro. Sono pronto a ripristinare non solo il Karabakh, ma anche l’Armenia. Non specificherò la somma di denaro che sono disposto a pagare immediatamente. Daglielo in modo che risolvano la questione pacificamente ‘”, ha detto Lukashenko citando Aliyev.
(15 apr 21) SICUREZZA LAVORI AGRICOLI – I residenti del Nagorno Karabakh continuano a svolgere lavori agricoli nei campi ripuliti dagli esplosivi dai genieri russi. Le forze di pace russe, come recita una nota del ministero della Difesa di Mosca – garantiscono la sicurezza delle operazioni di semina nei campi situati vicino alla linea di demarcazione. In totale, dal 23 novembre 2020, il personale militare dell’unità di sminamento umanitario del contingente russo di mantenimento della pace ha ripulito 1.960 ettari di territorio, scoperto e neutralizzato oltre 25.500 oggetti esplosivi, che vengono distrutti dalla detonazione in un campo di addestramento speciale in conformità con le misure di sicurezza necessarie.
(15 apr 21) KARABAKH E AZERBAIGIAN – “Non siamo mai stati e non saremo mai una parte a tutti gli effetti dell’Azerbaigian“. Così ha dichiarato il ministro degli Esteri di Artsakh, David Babayan, alla stampa riguardo l’osservazione che la leadership dell’Armenia, seguendo l’esempio della provincia di Syunik, riconosce effettivamente i confini dell’ex Unione Sovietica, e quando gli è stato chiesto quali conclusioni si possono trarre da questo. “La domanda non è chiara. Innanzitutto, l’NKAO [cioè, Nagorno-Karabakh Autonomous Oblast] si è autodeterminato anche all’interno dell’URSS. Nel 1991 è stata proclamata la Repubblica del Nagorno-Karabakh. Il processo è stato condotto in pieno rispetto di tutte le leggi sul lavoro dell’URSS e delle norme del diritto internazionale. Pertanto, affermare che “l’NKAO, l’NKR, il Karabakh in generale possono far parte del presente o dell’Azerbaigian sovietico” è sbagliato. Non è mai stato e non sarà mai una parte a tutti gli effetti dell’Azerbaigian. Tutti dovrebbero capirlo. Ma anche in epoca sovietica, il Karabakh aveva la sua statualità e non eravamo soggetti all’Azerbaigian direttamente in molti domini “, ha detto Babayan.
(14 apr 21) RICEVUTO SINDACO DI YEREVAN – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto il sindaco di Yerevan Hayk Marutyan. , Le questioni relative all’espansione della cooperazione tra le due capitali armene sono state discusse durante l’incontro, a cui ha partecipato anche il sindaco della capitale dell’Artsakh Stepanakert Davit Sargsyan.
(14 apr 21) LA POSIZIONE DELL’ARMENIA – Nel corso dell’odierno dibattito parlamentare il ministro degli Esteri dell’Armenia, Aivazian, ha dichiarato che “La posizione di principio dell’Armenia è chiara. Solo la soluzione politica e negoziata, che terrà conto dei diritti di tutti, che determinerà lo status di Artsakh sulla base dell’esercizio del diritto all’autodeterminazione, può essere considerata come la soluzione finale del conflitto“.
(14 apr 21) TRAGICO BILANCIO CADUTI IN GUERRA – Nel corso di un suo intervento all’Assemblea nazionale il premier armeno Pashinyan ha dichiarato che “posso affermare che, ad oggi, ci sono 3.621 vittime identificate con certificati di morte confermati e ci sono 321 militari dispersi. Allo stesso tempo, abbiamo 201 corpi o resti che sono sottoposti a esami del DNA. Ci sono oltre 100 corpi identificati che sono stati identificati con i parenti, ma per qualche motivo i parenti si rifiutano di ammetterlo, e questo è comprensibile. Molti cittadini credono che i loro parenti siano vivi o catturati. Ci sono famiglie che non si fidano dei risultati dei test del DNA e organizzano i test del DNA all’estero da sole“. Sulla base di tali numeri il Primo ministro ha affermato che il numero dei caduti in guerra dovrebbe aggirarsi intorno ai 4000.
(14 apr 21) FONDO HAYASTAN – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha ricevuto il vice direttore dell’Hayastan All-Armenian Fund Ararat Khlghatyan e il ministro dello sviluppo urbano dell’Aram Sargsyan. Durante l’incontro sono stati discussi i lavori di costruzione in corso e i prossimi progetti in Artsakh. Il vicedirettore del Fondo ha informato che sono state indette gare d’appalto per la costruzione di diversi edifici residenziali a Stepanakert, capitale dell’Artsakh. Il presidente Harutyunyan ha attribuito importanza ai lavori di costruzione da eseguire nell’insediamento di Karmir Shuka. Tenendo conto dell’importanza strategica dell’insediamento, il Fondo ha sponsorizzato la costruzione di 100 case lì che verrà lanciata a breve.
(13 apr 21) CONTINUANO LE RICERCHE – Il Servizio di emergenza dell’Artsakh rende noto che continuano le ricerche di resti di militari armeni caduti nelle zone dell’Artsakh ora occupate dagli azeri. Nella giornta odierna recuperati i resti di altri due corpi che saranno sottoposti ad esame forense per accertrne l’identià. Al momento il bilancio è di 1541 corpi recperati (dei quali 27 civili).
(13 apr 21) “PARCO MILITARE” A BAKU – L’apertura del cosiddetto “parco militare” a Baku è un’altra manifestazione della morbosa armenofobia delle autorità azere, che da un lato esprime un enorme odio nei confronti degli armeni nella società azera, dall’altro è un nutrimento fonte di quell’odio. Lo ha notato in una dichiarazione rilasciata ogg il difensore dei diritti umani dell’ Artsakh. Nel parco sono esposti armementi armeni conquistati dagli azeri, elmetti di soldati nemici uccisi in battaglia, loro effetti personali. Vi sono anche menichini che raffigurano i militari armeni in pose degradanti.
(13 apr 21) ALIYEV NON ESCLUDE LA PACE – Il presidente azero Ilham Aliyev non ha escluso la possibilità di firmare un accordo di pace con l’Armenia. Secondo i media azeri, lo ha affermato durante una conferenza a Baku. I dettagli di questa iniziativa, tuttavia, non sono stati ancora annunciati. Aliyev ha dichiarato che la situazione nella zona del conflitto dopo la fine della guerra rimene comunque “fragile”.
(12 apr 21) PROCEDIMENTO PENALE SU MERCENARI – Il Dipartimento Criminologico del Comitato Investigativo dell’Armenia ha completato le indagini preliminari sul procedimento penale avviato in merito ai fatti che dimostrano che i cittadini della Repubblica Araba Siriana Muhrab Mohammad Al-Shkheri e Yousef Alabet Al-Haji hanno partecipato alla guerra aggressiva scatenata dall’Azerbaigian control’ Artsakh come mercenari terroristi. E’ stato dimostrato che Muhrab Mohammad Al-Shkheri e Yousef Alabet Al-Haji, che non sono cittadini dell’Azerbaigian, non risiedono permanentemente nel territorio dell’Azerbaigian, non sono inclusi nel personale delle Forze Armate dell’Azerbaigian, ma sono cittadini della Repubblica Araba Siriana, non essendo inviati dalla Repubblica Araba Siriana o altro stato per svolgere compiti ufficiali come parte delle Forze Armate dell’Azerbaigian, in cambio di denaro, hanno partecipato, in un gruppo organizzato, alla guerra aggressiva che la leadership politico-militare dell’Azerbaigian ha scatenato il 27 settembre 2020 che aveva lo scopo di distruggere o causare gravi danni fisici lesioni ai civili in Armenia e Artsakh e persone che non partecipano direttamente alle ostilità durante il conflitto armato. I cittadini della Repubblica araba siriana sono accusati di aver commesso atti criminali ai sensi di particolari articoli del codice penale dell’Armenia.
(12 apr 21) NUOVO PARCO A STEPANAKERT – La municipalità della capitale conferma che sono ripresi i lavori per la realizzazione di una nuova area verde che sorgerà dove era prima presente il vecchio istituto di agraria i cui lavori di demolizione erano cominciati nell’agosto dello scorso anno.
(10 apr 21) AGGIORNAMENTO COVID – Ad oggi, 28 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Complessivamente, in Artsakh sono stati confermati 2.539 casi di positività al coronavirus a fronte di 22.498 test.
(10 apr 21) ANNIVERSARIO MARAGHA – Il 10 aprile segna il 29° anniversario del genocidio della popolazione civile del villaggio armeno di Maragha nella regione Martakert di Artsakh, commesso dall’Azerbaigian. Il ministero degli Esteri di Stepanakert ha rilasciato una breve nota: “Avendo invaso Maragha, le truppe azere hanno commesso torture brutali e uccisioni di civili, comprese donne, bambini e anziani. I criminali hanno ricevuto i più alti riconoscimenti statali e il loro comandante – il titolo di Eroe Nazionale dell’Azerbaigian, che è la prova che la politica di genocidio e armenofobia in Azerbaigian è incoraggiata al più alto livello statale. I crimini contro l’umanità e l’umanità non hanno prescrizioni e devono essere condannati. I tragici eventi di Maragha rimarranno una ferita incurabile nella memoria del nostro popolo“.
(9 apr 20) I BAMBINI E LA GUERRA – Organizzata al “Centro per la creatività dei bambini e dei giovani” un evento dal titolo “Pace e pacificatori attraverso gli occhi dei bambini”. I ragazzi si sono cimentati con disegni, dipinti e lavori manuali con i quali hanno rappresentato la loro visione di quanto accaduto e del periodo post bellico. All’evento hanno preso parte rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e della Scienza della Repubblica dell’Artsakh, Comune di Stepanakert, nonché forze di pace russe.
(8 apr 21) VOCI DI RILASCIO PRIGIONIERI – Nella serata si è diffusa la notizia che un aereo proveniente da Baku sarebbe atterrato all’aeroporto di Erebuni (Yerevan) con un certo numero di prigionieri di guerra armeni. Una folla di familiari si è radunata nei pressi dello scalo, ma dall’aereo non sono scesi soldati armeni bensì una delegazione turco-azera che sta lavaorando al progetto di costruzione di una strada nel sud dell’Armenia per collegare il Nakhichevan al territorio ora occupato dall’Azerbaigian. Delusione e polemiche.
(8 apr 21) ALTRI RITROVAMENTI – Le squadre di ricerca dell’Artsakh hanno trovato i resti di altri sette soldati nella zona di Jrakan (Jabrayil); altri due resti sono stati consegnati dagli azeri. Il numero totale di ritrovamenti sale dunque a 1539.
(8 apr 21) HARUTYUNYAN A YEREVAN – Il presidente della repubblica è a Yerevan per una visita di lavoro e ha incontrato il Primo ministro Pashinyan che lo ha informato del colloquio avuto ieri a Mosca con Putin e in particolare sulle questioni afferenti la situazione in Artsakh.
(8 apr 21) AGGIORNAMENTO COVID – Ieri sono stati condotti in totale 47 test COVID-19 dai quali sono risultati otto nuovi casi di coronavirus. Al momento, 27 persone stanno ricevendo cure ospedaliere in Artsakh per COVID-19. Finora quest’anno in Artsakh sono stati condotti un totale di 4.936 test sul coronavirus e i risultati di 640 di essi sono risultati positivi.
(8 apr 21) INTRUSIONE AZERA – Il ministero degli Esteri dell’Artsakh denuncia che martedi scorso un gruppo di soldati azeri avrebbe oltrepassato il limite della linea di contatto aggirando il posto di blocco delle forze di pace russe e avrebbe percorso un tratto di strada che da Shushi conduce a Stepanakert vandalizzando un monumento dedicato alla prima guerra del Karabakh. Il ministro Davit Babayan ha dichiarato che “naturalmente, prenderemo le misure appropriate in modo che tali incidenti non si verifichino. Questo è un duro colpo non solo per noi, ma anche per le forze di pace, e prenderanno anche le misure appropriate“
(7 apr 21) INCONTRO PUTIN-PASHINYAN – a mosca si incontrano il Primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente russo Vladimir Putin. Nel comunicato di presentazione della riunione si legge che “i leader dei due Paesi discuteranno temi di rilevanza strategica all’ordine del giorno delle relazioni armeno-russe, in particolare legami commerciali-economici, energia, sicurezza, investimenti strategici, sanità. L’ordine del giorno dell’incontro include anche questioni che riguardano l’attuazione e il processo dei termini stipulati nella dichiarazione trilaterale del 9 novembre e questioni di natura umanitaria.”
(7 apr 21) EDILIZIA ABITATIVA – Nuove case residenziali saranno costruite nelle comunità rurali che dispongono di infrastrutture che possono servire più residenti. Lo ha affermato oggi il ministro del Lavoro e degli affari sociali dell’Armenia, Mesrop Arakelyan, in un colloquio con i giornalisti, riferendosi al reinsediamento della popolazione sfollata dell’Artsakh. Il ministro ha dichiarato che il problema della casa riguarda circa novemila famiglie e che tutti i programmi di reinsediamento saranno concordati con gli interessati.
(7 apr 21) RESTITUITO ALTRO CORPO – Le ricerche effettuate oggi nella regione di Jrakan (Jabrayil) dell’Artsakh non hanno prodotto risultati. Tuttavia, nel pomeriggio, la parte azera ha trasferito un altro cadavere nella parte armena, nella regione di Varanda (Fizuli). Il totale dei rinvenimenti è dunque di 1.530.
(7 apr 21) GIORNATA DELLA MATERNITA’ E DELLA BELLEZZA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha inviato un messaggio di congratulazioni alle donne in occasione della Giornata della maternità e della bellezza. “(…) Oggi i sentimenti contrastanti sono diventati più pesanti nelle nostre anime. Da un lato, il dolore e il dispiacere indicibili, la sofferenza e l’amarezza che non possono essere alleviati da nessuna parola e, dall’altro, l’imperativo di trovare nuova forza e sopravvivere che tutti affrontiamo. Oggi, prima di tutto, chino la testa davanti a tutte le madri, sorelle, mogli e figlie i cui cari sono diventati martiri per la difesa della patria, a coloro che stanno ancora aspettando i loro cari, amando nel profondo della loro anima il raggio di speranza che rivedranno e abbracceranno di nuovo i loro cari“.
(6 apr 21) SEGNALATO ALTRO LANCIO DI SASSI – Un nuovo episodio di vandalismo c ontro veicoli armeni. E’ stato segnalato sulla statale che da Goris conduce a Kapan in Armenia. Da bordo strada (che in alcuni tratti corre limitrofa al territorio ora occupato dagli azeri o addirittura lo attraversa) sono stati lanciati sassi contro veicoli con targa armena. Nei giorni scorsi analoghi episodi si erano verificati in Artsakh.
(6 apr 21) APPELLO ALL’UNESCO – Circa una trentina di ONG dell’Armenia hanno fatto appello al Direttore Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, lanciando l’allarme che l’Azerbaigian sta distruggendo i siti del patrimonio armeno che sono ora sotto il suo controllo e chiedendo che una missione conoscitiva sia inviata ad Artsakh (Nagorno-Karabakh) a questo riguardo.
(5 apr 21) PRESIDENTE HARUTYUNYAN – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan, accompagnato dal segretario del Consiglio di sicurezza Vitaly Balasanyan e da un gruppo di altri funzionari, ha visitato la comunità Nakhichevanik della regione di Askeran e ha partecipato alla piantumazione di un nuovo parco, sponsorizzato da un armeno della diaspora originario di Hadrut. “Il modo per far ritornare Hadrut e le altre regioni occupate e raggiungere gli obiettivi di garantire la sicurezza stabile della Patria inizia con lo sviluppo dell’Artsakh; una delle sue componenti importanti è la riorganizzazione dell’economia“, ha detto il presidente Harutyunyan, partecipando alla messa a dimora delle prime piantine del nuovo parco. Il presidente ha visitato anche i villaggi di Sarnaghbyur, Vardadzor e Dahraz della regione di Askeran. Sono stati discussi il rafforzamento della linea di contatto, la vita sicura della popolazione, gli alloggi e le prospettive di sviluppo della regione.
(5 apr 21) ONORIFICENZE POSTUME – Il presidente Arayik Harutyunyan ha firmato decreti per conferire postumo ai luogotenenti senior dell’esercito di difesa Narek Hovhannisyan e Tovmas Tovmasyan il più alto titolo di eroe di Artsakh, assegnando loro l’Ordine dell’Aquila d’Oro. Secondo i decreti Hovhannisyan e Tovmasyan hanno ricevuto queste onorificenze postume in riconoscimento dei loro eccezionali servizi resi all’Artsakh e in virtù del loro coraggio dimostrato nella difesa e sicurezza della patria. Entrambi erano morti eroicamente il 7 novembre 2020 combattendo nella sezione Karin Tak-Shushi la cui strada è rimasta sotto controllo armeno dopo violentissime battaglie.
(5 apr 21) CAMPI MINATI – Sarebbero venti (14 civili e 6 soldati) gli azeri morti a seguito di scoppio di mine nei territori da loro occupati nel corso dell’ultima guerra. Il dato viene fornito dal ministero degli Esteri di Baku che sta pressando l’Armenia affinchè vengano consegnate le mappe dei campi minati.
(3 apr 21) BALASANYAN INCONTRA GLI STUDENTI – Il segretario del Consiglio di sicurezza dell’Artsakh Vitaly Balasanyan ha incontrato gli studenti e la facoltà dell’Università Mesrop Mashtots nella capitale Stepanakert. Presentando la storia della lotta di liberazione dell’Artsakh, Balasanyan ha fatto un’analisi della situazione militare, politica e socioeconomica in Artsakh dopo la fine della guerra di 44 giorni nel 2020, e dei problemi esistenti e le strade per risolverli. Particolare importanza è stata attribuita all’unità dei giovani e alla loro partecipazione attiva alla costruzione del futuro durante questo periodo difficile e responsabile per Artsakh. Sono state presentate anche le idee sulla visione per lo sviluppo di Artsakh nel dopoguerra.
(3 apr 21) AGGIORNAMENTO LISTA DEI CADUTI – I nomi di altri 54 soldati sono stati aggiunti alla lista dei militari morti in battaglia nel corso dell’ultima guerra. Il bilancio ufficiale a oggi è di 2808 caduti ma la lista è ancora incompleta perchè sono in corso ancora riconoscimenti autoptici dei resti che quasi quotidianamente vengono ritrobvati nei territori ora occupati dagli azeri.
(2 apr 21) RICERCHE SENZA ESITO – Nella giornata odierna le squadre di ricerca non hanno rinvenuto resti di soldati caduti in guerra nelle zone occupate del sud dell’Artsakh.
(2 apr 21) DANNI DI GUERRA – A seguito della recente guerra, 35-40mila cittadini dell’Artsakh hanno perso le loro case e proprietà. L’obiettivo dello Stato è fornire a queste persone appartamenti nell’Artsakh entro i prossimi 2,5-3 anni. Lo ha detto il ministro di Stato dell’Artsakh Grigory Martirosyan durante un briefing con i giornalisti a Yerablur (cimitero degli eroi di guerra a Yerevan). “Una commissione governativa è stata istituita per valutare i danni causati dalla guerra. Possiamo dire che l’ammontare di queste perdite, comprese le perdite statali, private, individuali e infrastrutturali, è misurato in miliardi di dollari“, ha detto il ministro di Stato.
(2 apr 21) AUMENTA LISTA DEI CADUTI – I nomi di altri 52 soldati sono stati aggiunti alla lista dei militari morti in battaglia nel corso dell’ultima guerra. Il bilancio ufficiale a oggi è di 2754 caduti ma la lista è ancora incompleta perchè sono in corso ancora riconoscimenti autoptici dei resti che quasi quotidianamente vengono ritrobvati nei territori ora occupati dagli azeri.
(2 apri 21) RICORDATO 5° ANNIVERSARIO GUERRA 2016 – Nel quinto anniversario dell’aggressione azera 8chiamata “Guerra dei quattro giorni”) il ministero degli Esteri dell’Artsakh ha rilasciato un comunicato (QUI con un nostro approfondimento). Anche l’ombudsman dell’Artsakh ha rilasciato una dichiarazione sottolineando in particolare gli episodi di brutalità commessi dagli azeri in quel frangente.
(2 apr 21) INCONTRO A MOSCA – Ieri il ministro degli Esteri armeno Ara Aivazian ha incontrato il suo omologo russo, Sergey Lavrov. L’incontro si è svolto nell’ambito del Consiglio dei Ministri degli Esteri della CSI. Durante la loro conversazione privata, i ministri hanno discusso una vasta gamma di questioni relative al conflitto del Nagorno Karabakh, inclusa l’attuazione delle disposizioni della dichiarazione trilaterale del 9 novembre 2020, nonché la dichiarazione trilaterale dell’11 gennaio e gli eventi attuali . In questo contesto, Aivazian ha sottolineato la necessità di rimpatriare immediatamente i prigionieri di guerra armeni e i detenuti trattenuti dalla parte azera in violazione degli obblighi previsti nella suddetta dichiarazione tripartita e ha espresso seria preoccupazione per i deliberati attacchi ai monumenti culturali e religiosi armeni nei territori che sono sotto il controllo dell’Azerbaigian, sottolineando l’urgenza di adottare misure per proteggere questo patrimonio.
(1 apr 21) RICERCHE CADUTI – Oggi le squadre di soccorso dell’Artsakh sono continuate le ricerche dei corpi dei militari caduti, questa volta in direzione del villaggio di Avetaranots nella regione di Askeran (dove è stato recuperato il corpo di un civile) e nella regione di Martuni. Ad oggi, 1.527 corpi sono stati trovati e recuperati da aree ora fuori dalla giurisdizione dell’Artsakh. E secondo i dati preliminari, 27 di questi corpi sono civili.
(1 apr 21) CENTRO ASSISTENZA RUSSO – Il centro di assistenza umanitaria di Stepanakert del contingente russo di mantenimento della pace nel Nagorno Karabakh continua a svolgere la sua attività. Esiste già una linea diretta per cercare i militari dispersi, fornire assistenza umanitaria, aiutare a trovare lavoro e raccogliere informazioni su altri argomenti problematici. Più di 3.500 persone si sono rivolte al centro di accoglienza per chiedere aiuto; comprese più di 800 richieste di questo tipo dalla suddetta hotline. Così riferisce il ministero della Difesa della Federazione russa.
(1 apr 21) ALIYEV SU GRUPPO DI MINSK – Il presidente dell’Azerbaigian ha nuovamente criticato l’operato del Gruppo di Minsk affermando che in 28 anni la sua attività è stata nulla. “I risultati delle attività del gruppo di Minsk sono stati pari a zero, mentre i paesi copresidenti del gruppo di Minsk [Russia, Stati Uniti e Francia] sono i principali Stati del mondo, potenze nucleari, membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU” ha dichiarato Aliyev.