La politica dello struzzo
Dieci giorni dopo la gravissima aggressione azera all’Armenia il Gruppo di Minsk rilascia un comunicato assolutamente privo di contenuti. Ancora una volta passa la politica di nascondere la testa sotto la sabbia
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Dieci giorni dopo la gravissima aggressione azera all’Armenia il Gruppo di Minsk rilascia un comunicato assolutamente privo di contenuti. Ancora una volta passa la politica di nascondere la testa sotto la sabbia
(25 gen 17) IL GRUPPO DI MINSK RESPINGE LE ACCUSE AZERE – Al duro comunicato azero contro l’operato del Gruppo di Minsk il copresidente Usa, Richard Hoagland, ha respinto con dichiarazioni altrettanto ferme: «Noi continueremo a lavorare per facilitare i negoziati volti a raggiungere una soluzione duratura basata sui principi del diritto internazionale, della Carta delle […]
La nuova “bravata” azera con incursione (e morti) sul confine con l’Armenia è un fatto gravissimo che pone ancora una volta a dura prova la pazienza degli armeni. Ma questa volta…
Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno il ministro degli Esteri del Nagorno Karabakh ha tracciato un bilancio del 2016. Con alcuni punti fermi
Venticinquesimo anniversario del referendum che sancì il diritto all’autodeterminazione del Nagorno Karabakh (Artsakh). Una volontà fuori discussione che rende inutile ogni altra consultazione sullo status della regione
Fermo comunicato dei Paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce a margine dei lavori del 23° Consiglio dell’Organizzazione. Un nostro commento
(31 dic 16) VIOLAZIONI AZERE, GRAVEMENTE FERITO SOLDATO DEL KARABAKH – In conseguenza di ripeturte violazioni azere del cessate-il-fuoco, concentratesi soprattutto nel settore nord orientale del confine tra Azerbaigian e repubblica del Nagorno Karabakh, un soldato dell’Esercito di Difesa, Garik Vardanyan, è stato gravemente ferito. A causa delle sue condizioni è stato deciso l’elitrasporto all’ospedale militare […]
Fonte: La Roccia (Rodolfo Casadei), anno 2, n° 12 (novembre-dicembre 2016) C’è un brandello d’Europa dove le armi non tacciono mai e la tensione resta sempre alta. Venti violazioni del cessate il fuoco fra il 23 e il 24 settembre; 70 violazioni con 700 colpi sparati, incluso l’uso di mitragliatrici pesanti, fra il 20 e il 21 […]
Nuovi bellicosi proclami del dittatore azero Aliyev che di dichiara pronto ad andare a bersi un tè a Stepanakert. Gli risponde per le rime il portavoce armeno Babayan…
La repubblica del Nagorno Karabakh sta varando, attraverso un percorso democratico partecipato e condiviso, una riforma che porterà a un cambiamento (ragionato e non improvvisato) della carta costituzionale. A cominciare dal nome dello Stato