Ancora sciocche dichiarazioni azere sulla “ampia autonomia del Nagorno Karabakh” mentre si moltiplicano le pressioni per una soluzione del contenzioso. Ma indietro non si torna…

Nella notte è stato registrato un tentativo da parte degli azeri di infiltrarsi nel territorio armeno. Intanto a Varsavia il summit della Nato invita al dialogo e a una soluzione pacifica.

Trapela un cauto ottimismo a poche ore dalla conclusione del vertice presidenziale. si intravede qualche (apparente) spiraglio di soluzione nella crisi del Nagorno Karabakh

Alla vigilia di un nuovo incontro presidenziale a San Pietroburgo corrono strane voci sui possibili sviluppi dei negoziati. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Il comunicato della repubblica del Nagorno Karabakh nel 22° anniversario della firma dell’accordo di Bishkek. Anche dopo il fallimento della impresa militare del 2-5 aprile, l’Azerbaigian non ha abbandonato l’idea di risolvere il conflitto del Nagorno Karabakh con la forza

L’attacco di aprile è stato l’ultimo disperato tentativo del dittatore per risolvere a modo suo la questione. Un piano combinato con la Turchia che però è fallito. Intanto l’Armenia pensa al riconoscimento ufficiale

Altri due soldati armeni mortalmente colpiti. A dispetto degli appelli internazionali, l’Azerbaigian continua a martellare, soprattutto di notte, il Nagorno Karabakh. Il rischio di un nuovo scontro su larga scala è sempre altissimo. E l’Europa finalmente interviene: sulle bandiere…

Il presidente dell’Armenia getta acqua sul fuoco dell’ottimismo. Le provocazioni azere non accennano a placarsi e arrivano nuove prove sulla premeditazione dell’attacco al Nagorno Karabakh.

Il presidente della Commissione Europea risponde così alla deputata azera dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. E le sue parole, accompagnate dagli applausi dei membri, suonano come l’ennesima condanna  per l’aggressione al Nagorno Karabakh.