(30 giu 16) OSCE: NESSUN PIANO PER DISLOCAMENTO PEACE KEEPING – Il rappresentante russo all’Osce, Likashevich, ha escluso che sia in discussione al momento un piano per dislocamento di forze di interposizione lungo i confini del Nagorno Karabakh. Secondo il diplomatico un progetto del genere è già stato discusso negli anni Novanta e si riferisce alla fase finale di un accordo di risoluzione. Al momento il gruppo di Minsk dell’Osce lavora per un programma che garantisca la pace.

(30 giu 16) CONVERSAZIONE TELEFONICA SARGSYAN-KERRY – Su iniziativa americana il presidente armeno e il Segretario di Stato USA hanno avuto una conversazione telefonica incentrata sul negoziato sul Nagorno Karabakh e i recenti sviluppi dopo i summit presidenziali di Vienna e San Pietroburgo.

(30 giu 16) VIOLAZIONI AZERE CONTRO I CIVILI – Nella giornata odierna in alcune sezioni della linea di contatto sono state registrate violazioni azere del cessate-il-fuoco con tiri che hanno mirato gli agricoltori impegnati nel raccolto del grano nei campi. Intorno alle 14 un incidente è stato segnalato nei pressi del villaggio di Talish. In un comunicato, l’Esercito di Difesa del Karabakh ha esortato la parte azera ad astenersi da provocazioni e dal mirare la popolazione civile, sottolineando che sarà a carico delle autorità azere tutta la responsabilità per gli sviluppi futuri.

(28 giu 16) BABAYAN: L’AZERBAIGIAN CONTINUA LA POLITICA PASSO DOPO PASSO – Il portavoce presidenziale del Nagorno Karabakh, Davit Babayan, ha dichiarato in un incontro dei giornalisti che la controparte azera continua a preferire la politica dei piccoli passi al tavolo negoziale dimostrando scarsa propensione a un accordo. «Se davvero l’Azerbaigian è interessato alla risoluzione del conflitto, allora che riconosca il Nagorno Karabakh e poi “passo dopo passo” apra alla strada della normalizzazione dei rapporti» ha sottolineato Babayan.

(27 giu 16) PAPA FRANCESCO: PARLERO’ AGLI AZERI DELLA VERITA’ – Durante il volo di ritorno dall’Armenia, Papa Francesco si è intrattenuto con i giornalisti ai quali ha anche parlato del Nagorno Karabakh. «Io parlerò agli azeri della verità, di quello che ho visto, di quello che ho sentito. E incoraggerò anche loro. Io ho incontrato il Presidente azero e ho parlato con lui. E dirò anche che non fare la pace per un pezzettino di terra – perché non è una gran cosa – significa qualcosa di oscuro… Ma lo dico a tutti, questo: agli armeni e agli azeri. Forse non si mettono d’accordo sulle modalità di fare la pace, e su questo si deve lavorare. Ma di più non so cosa dire. Dirò quello che al momento mi viene nel cuore, ma sempre in positivo, cercando di trovare soluzioni che siano percorribili, che portino avanti» ha detto il Santo Padre. Dal canto suo l’Azerbaigian tramite un portavoce  ha già interpretato le parole di Francesco come un chiaro invito affinché l’Armenia cessi la sua politica di aggressione e si ritiri dal Nagorno Karabakh…

(26 giu 16) DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRANCESCO-KAREKIN II – Anche il contenzioso del Nagorno Karabakh è entrato nella dichiarazione congiunta sottoscritta dal Catholicos di Tutti gli Armeni, Karekin II, e Papa Francesco al termine della sua visita pastorale in Armenia. «Proprio perché siamo cristiani, siamo chiamati a cercare e realizzare percorsi verso la riconciliazione e la pace. A questo proposito abbiamo anche esprimiamo la nostra speranza per una soluzione pacifica dei problemi riguardanti il Nagorno-Karabakh» si legge in un passaggio del documento.

(26 giu 16) CONTINUA IL RIARMO DELL’AZERBAIGIAN – Nonostante gli appelli alla pace e l’invito a una soluzione pacifica del contenzioso, l’Azerbaigian continua la sua corsa al riarmo. Per nulla preoccupato delle condizioni economiche del suo Paese, il presidente Aliyev nel corso di una riunione con alcuni comandanti militari ha confermato che l’Azerbaigian è impegnato nell’acquisto di nuove armi.

(25 giu 16) IL PAPA CHIEDE LA PACE NEL NAGORNO KARABAKH -Nel corso della sua visita pastorale in Armenia, Papa Francesco non ha mancato di fare un riferimento al Nagorno Karabakh. «Sorga anche la pace in Nagorno Karabakh» ha dichiarato in un suo solenne intervento. Il Papa ha cominciato il suo viaggio in Armenia venerdì 24 giugno e lo concluderà domenica 26.

(24 giu 16) IL PRESIDENTE CONSEGNA I DIPLOMI AI LAUREATI – Presso la residenza presidenziale si è svolta una cerimonia di consegna di diplomi agli studenti dell’Università dell’Artsakh che si sono laureati con il massimo dei voti. Il presidente Sahakyan, congratulandosi con gli studenti,  ha sottolineato che lo sviluppo dell’istruzione e della scienza è alla base dell’Artsakh, dove vengono create le condizioni necessarie per i giovani affinché acquisiscano un’istruzione di alta qualità conforme agli standard moderni, e che consenta loro di essere colti, sviluppati, e cittadini meritevoli del paese.

(24 giu 16) COMUNICATO DEL GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno rilasciato un comunicato a margine della riunione avuta con il Presidente in carica. Nel documento tra l’altro si legge che «i copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE (Ambasciatori Igor Popov della Federazione Russa, James Warlick degli Stati Uniti d’America, e Pierre Andrieu della Francia) si appellano alle parti in causa affinché siano onorati gli accordi che sono stati riflessi nei comunicati congiunti dei vertici del 16 maggio a Vienna e del 20 giugno a San Pietroburgo. Esortiamo Azerbaigian e Armenia a rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti per espandere la missione del Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE-Ufficio, Ambasciatore Andrzej Kasprzyk. Esortiamo anche progressi nei colloqui sostanziali e sulla proposta di istituire un meccanismo di indagine OSCE. Noi continueremo il nostro impegno con le parti per far avanzare tutti questi risultati degli ultimi due incontri tra i presidenti.»

(23 giu 16) RIUNIONE CO-PRESIDENTI GRUPPO DI MINSK – I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce hanno incontrato oggi il presidente dell’Osce in carica, il tedesco Steinmeier, per aggiornarlo sugli ultimi sviluppi del negoziato sul Nagorno Karabakh. Era presente anche il rappresentante speciale, amb. Kasprzyk. Intanto il ministro degli esteri russo Lavrov ha annunciato che il prossimo 29 giugno incontrerà a Parigi il collega francese Ayrault con in agenda anche il problema del NK.

(22 giu 16) INCONTRO MINISTRI DEGLI ESTERI – Eduard Nalbandian, ministro degli esteri dell’Armenia, ha incontrato a Yerevan il collega Karen Mirzoyan al quale ha illustrato i risultati raggiunti con il summit di San Pietroburgo. Nalbandian, parlando alla stampa ha dichiarato che nessun accordo per la soluzione del contenzioso sul Nagorno Karabakh è stato raggiunto nella città russa e ha smentito la teoria di un consigliere azero (che neppure ha partecipato all’incontro) secondo il quale sarebbe stato concordato un ritiro graduale degli armeni dai territori. Prioritaria per ogni intesa deve essere l’accettazione da parte azera del principio di autodeterminazione del popolo dell’Artsakh e ha inoltre sottolineato come l’Azerbaigian debba portare a termine i passi approvati a Vienna e San Pietroburgo.

(22 giu 16) I PRESIDENTI ARMENI VISITANO LA LINEA DEL FRONTE -Il presidente dell’Armenia, Sargsyan; e quello del Nagorno Karabakh, Sahakyan, hanno visitato oggi numerose postazioni lungo la linea del fronte nel settore meridionale. Sargsyan è giunto a bordo di un elicottero militare direttamente da Yerevan. In giornata si è svolto un incontro con i comandanti dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh. Era presente anche Arkady Ghoukasyan, secondo presidente del Nagorno Karabakh.

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: L’ESERCITO DEL KARABAKH E’ UNA GARANZIA DI SICUREZZA – Nella medesima intervista rilasciata al giornale russo il Primo Ministro della repubblica del Nagorno Karabakh ha affermato che il riconoscimento del NK non ha alternative. «Certamente appoggiamo il riconoscimento del Karabakh da parte della Repubblica di Armenia – ha sottolineato Haroutyunyan – tuttavia, allo stesso tempo, abbiamo capito che ci sono alcuni fattori che influenzano, tra cui quelli sul processo di negoziazione, con i quali abbiamo bisogno di fare i conti. (…) Il riconoscimento stesso promuoverà la soluzione [del conflitto], ed assicurerà garanzie di sicurezza supplementari per la la repubblica del Nagorno Karabakh.  Oggi, l’esercito di difesa Karabakh è il vero e unico garante della sicurezza della popolazione del Karabakh, [e] che assicura le sue attività pacifiche e trattiene l’aggressione militante dell’Azerbaigian

(21 giu 16) HAROUTYUNYAN: QUALSIASI DECISIONE FINALE SPETTA AL KARABAKH – «Nessun successo può essere raggiunto senza la partecipazione diretta e la piena dal lato Karabakh, dal momento che la questione del Karabakh si è risolto qui, e la popolazione Karabakh deve dare il proprio assenso all’opzione finale per la risoluzione del conflitto», ha sottolineato il Primo Ministro dell’Artsakh in un’intervista rilasciata a un giornale russo. «La situazione di fatto, è più importante. In realtà, la Repubblica di Armenia ha rapporti diretti e uguali con il governo di Stepanakert , si tratta di due distinti soggetti di diritto internazionale. Oltre a ciò, Yerevan, inoltre, non ha riconosciuto Karabakh come un territorio dell’Azerbaigian

(21 giu 16) NALBANDIAN GIUDICA “MOLTO UTILE” IL MEETING DI SAN PIETROBURGO – Il ministro degli Esteri dell’Armenia giudica “molto utile” l’incontro presidenziale di ieri nella città russa.  «L’incontro è stato molto utile e con una certa cura posso dire che si è svolto in un clima costruttivo. I presidenti si sono resi conto che se raggiungono un accordo su una serie di questioni, il progresso può essere raggiunto nella risoluzione del conflitto», ha detto Edward Nalbandian ai giornalisti. Il ministro ha confermato che è stato raggiunto un accordo per continuare gli incontri a livello presidenziale e mantenere il formato di negoziato a cura del gruppo di Minsk dell’Osce.

(20 giu 16) CONCLUSO L’INCONTRO TRILATERALE – Si è concluso l’incontro presidenziale trilaterale al termine del quale è stato rilasciato un comunicato nel quale tra l’altro si legge che «i presidenti hanno sottolineato l’importanza dei loro contatti regolari sul conflitto del Nagorno Karabakh e hanno convenuto di proseguire loro in questo formato in aggiunta al lavoro dei co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, che sono stati invitati alla parte finale della riunione di San Pietroburgo. I capi di Stato hanno raggiunto una reciproca comprensione su una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del Nagorno Karabakh». I presidenti di Armenia e Azerbaigian hanno concordato di aumentare il numero di osservatori OSCE nella zona del Karabakh e hanno confermato gli accordi (raggiunti nell’ultimo vertice armeno-azero a Vienna il 16 maggio) che mirano a stabilizzare la situazione nella zona del conflitto e la creazione di un ambiente che contribuisca al progresso nel processo di pace.  «A tal fine essi sono giunti a concordare di aumentare il numero di osservatori internazionali nella zona di conflitto. Essi hanno espresso soddisfazione per il regime di cessate il fuoco mantenuto sulla linea di contatto di recente. Uno scambio di opinioni sugli aspetti essenziali del problema ha avuto luogo. I capi di stato hanno concordato una serie di questioni, la cui soluzione permetterà di creare le condizioni per il progresso nella soluzione del conflitto Nagorno Karabakh» si legge nella dichiarazione rilasciata a margine dell’incontro. I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce, che si sono incontrati separatamente con Sargsyan e Aliyev, hanno giudicato positivamente l’incontro di San Pietroburgo.

(20 giu 16) ALIYEV: STATUS QUO INACCETTABILE – Il presidente azero Aliyev, in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, concorda con il gruppo di Minsk dell’Osce nel considerare inaccettabile lo status quo del Nagorno Karabakh. Tuttavia ritiene che per il cambiamento dello status quo sia necessario il ritiro delle forze armene dalla regione.

(20 giu 16) SARGSYAN E PUTIN A COLLOQUIO –Il presidente armeno e quello russo hanno cominciato il loro colloquio che sarà in buona misura incentrato sul contenzioso del Nagorno Karabakh. Putin vedrà separatamente i colleghi armeno e azero per poi dare vita a un incontro trilaterale. gli incontri sono ospitati nell’imponente Palazzo di Costantino che si trova a Strelna, località nei pressi della città russa.

(20 giu 16) SARGSYAN GIUNTO A SAN PIETROBURGO – Il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, è giunto a San Pietroburgo per un vertice presidenziale con il suo omologo azero Aliyev, preceduto da un incontro con il presidente russo Putin. Ai giornalisti ha dichiarato che «gli ultimi anni hanno dimostrato come il processo di negoziazione sul Karabakh può essere più o meno efficace se le parti rispettano i loro obblighi, vale a dire, agiscono in coerenza con le disposizioni dell’accordo di cessate il fuoco firmato nel 1994 e 1995.  La dichiarazione di Vienna del 16 maggio ddel gruppo di Minsk dell’Osce parla anche di questo» ha osservato Sargsyan. «Mi aspetto che finalmente arriveremo a un accordo a San Pietroburgo e che L’Azerbaigian si obblighi  a quanto prescritto, [che] non ci saranno violazioni alle frontiere, e [che] si continuerà il processo di negoziazione, con la buona intenzione di risolvere il conflitto nel Nagorno Karabakh

(19 giu 16) ANNUNCIATE IMPORTANTI MANOVRE MILITARI AZERE – Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha annunciato per il periodo dal 19 al 24 giugno, importanti manovre militari in prossimità del confine con il Nagorno Karabakh e in Nakichevan. Singolare la circostanza che queste operazioni di addestramento (che dovrebbero interessare 25.000 uomini, 300 carri armati, 100 batterie lancia missili, 40 aeromobili e 30 sistemi difensivi) si tengano all’indomani del Gran premio di Formula 1 disputato a Baku, mentre il presidente armeno Sargsyan si trova a san Pietroburgo per l’incontro con Aliyev e Putin e alla vigilia del viaggio del Papa in Armenia.

(18 giu 16) RIMANE CALMA LA SITUAZIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Continua a rimanere calma la situazione lungo la linea di contatto fra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Non si segnalano particolari violazioni della tregua se non sporadici colpi nelle ore notturne.

(17 giu 16) RIUNIONE DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL NK – A Stepanakert si è tenuta oggi una riunione dei vertici dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh, presieduta dal ministro della Difesa e comandante in capo, generale Mnatsakanyan.

(16 giu 16) MIRZOYAN IN VISITA DI LAVORO IN DANIMARCA – Il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha iniziato una visita di lavoro in Danimarca dove ha in programma numerosi incontri nel corso dei quali illustrerà la posizione dell’Artsakh nel contenzioso con l’Azerbaigian. Mirzoyan è stato anche l’ospite d’onore di un ricevimento organizzato dall’ambasciata di Armenia a Copenaghen in occasione del 25° anniversario della fondazione dello Stato.

(14 giu 16) IL 20 GIUGNO FISSATO INCONTRO PRESIDENZIALE – Si terrà il prossimo 20 giugno l’incontro a san Pietroburgo tra il presidente armeno Sargsyan e quello azero Aliyev. Il presidente della federazione russa Putin farà da moderatore fra le parti. Putin incontrerà in precedenza separatamente i due colleghi. L’Osce ha precisato di non essere coinvolta direttamente nell’organizzazione dell’evento.

(9 giu 16) A FINE GIUGNO PROBABILE VERTICE PRESIDENZIALE – Fonti russe riferiscono che verso fine giugno potrebbe andare in scena un nuovo incontro tra i presidenti di Armenia e Azerbaigian. Non è stata fornita una data certa ma San Pietroburgo dovrebbe essere la sede di questo nuovo vertice che segue quello del 16 maggio.

(8 giu 16) MONITORAGGIO SULLA LINEA DI CONTATTO – L’OSCE ha compiuto oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto fra Nagorno Karabakh (in corrispondenza della regione di Martuni, villaggio di Kuropatkino) e Azerbaigian. Nessuna violazione del cessate-il-fuoco è stata riscontrata. La situazione lungo la linea di contatto rimane relativamente calma e si registrano solo sporadici colpi nottetempo.

(8 giu 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN IN BELGIO – E’ iniziata martedì la visita in Belgio di una della repubblica del Nagorno Karabakh guidata dal presidente Sahakyan che ha già avuto un incontro con gruppi parlamentari locali.

(7 giu 16) MERKEL: SOLUZIONE PACIFICA E DIPLOMATICA – Nel corso della conferenza stampa a margine dell’incontro con il presidente azero Aliyev, la Cancelliera Angela Merkel ha ribadito la necessità di una soluzione pacifica e diplomatica al conflitto che, passo dopo passo, conduca a un accordo basato sui Principi di Madrid.

(6 giu 16) SAHAKYAN IN ARMENIA INCONTRA ALCUNI CITTADINI DI TALISH – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi nella cittadina di Charenkavan in Armenia alcuni residenti del villaggio di Talish che sono stati evacuati dopo i bombardamenti azeri di aprile.

(4 giu 16) – PROPOSTA POLITICA SULL’AZERBAIGIAN ALL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE – Il congresso dell’ Alleanza dei Democratici e Liberali per l’Europa (ALDE) ha approvato una risoluzione da sottoporre all’attenzione del Parlamento Europeo con la quale chiede che l’Azerbaigian, per la natura dittatoriale del suo governo, venga escluso dalle votazioni in seno all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) e che vengano comminate dal Parlamento Europeo sanzioni contro Baku.

(3 giu 16) NALBANDIAN INCONTRA IL GRUPPO DI MINSK – Il ministro degli esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian, ha incontrato ieri i co presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce con i quali ha affrontato il tema della creazione di meccanismi di investigazione delle violazioni di cessate il fuoco lungo la linea di contatto.

(2 giù 16) I PROSSIMI GIOCHI PANARMENI SI TERRANNO IN NK – Il Comitato mondiale organizzatore dei Giochi Panarmeni ha diverso all’unanimità su proposta del presidente Zakaryan che la settima edizione della competizione sportiva si terrá in Nagorno Karabakh. È stato inoltre deciso che l’Assemblea Generale dei giochi si svolgerà l’1 e il 2 settembre 2017. Zakaryan ha definito “storica” la decisione.

(2 giu 16) SITUAZIONE CALMA MA SI TEME PEGGIORAMENTO – Rimane calma la situazione lungo la linea di contatto. Tuttavia secondo il politologo Ara Papasyan dopo il gran premio di Formula 1 a Baku l’Azerbaiguan rialzerà la tensione sopratutto in prossimità della visita del Papa in Armenia.

(1 giu 16) L’OMBUDSMAN DEL NKN DENUNCIA LA DETENZIONE DEL BAMBINO A BAKU – Un bambino di otto anni , Luka Vardanyan, è stato fermato per oltre dieci ore all’aeroporto di Baku dove era arrivato in compagnia dei suoi genitori russi. E’ bastato il cognome per spingere le forze di sicurezza azere a bloccare il “pericoloso” viaggiatore. L’Ombudsman della repubblica del Nagorno Karabakh ha emesso un comunicato denunciando l’increscioso episodio che testimonia ancora una volta l’armenofobia dell’Azerbaigian.

 

QUI LE NOTIZIE DI APRILE

(28 mag 16) IL MESSAGGIO DI SAHAKYAN NELL’ANNIVERSARIO DELLA PRIMA REPUBBLICA – In occasione della festa della prima repubblica armena (1918-1920) il presidente Sahakyan ha indirizzato un messaggio alla nazione nel quale tra l’altro si legge che «le battaglie di 1918 Sardarapat, Bash-Aparan e Gharakilisa occupano il loro degno posto nella cronologia eroica della storia del nostro popolo. Nel corso della loro storia plurisecolare gli armeni si convincono molte volte che la garanzia principale per una vita sicura è un uno stato indipendente, il suo rafforzamento costante e la fede nella propria forza. I quattro giorni di guerra ad aprile, quando l’Azerbaigian ha cercato ancora una volta di svolgere la sua politica di genocidio nei confronti del popolo armeno, hanno dimostrato anche questo. Ma, ha dovuto affrontare la forza e lo spirito dell’esercito armeno e non era in grado di perseguire qualsiasi dei suoi obiettivi aggressivi. Oggi è dovere di tutti per mantenere vivo lo spirito vincente dei nostri eroi antenati nella memoria delle generazioni a venire, avendo davanti agli occhi il loro esempio, guidati dalla ideologia nazionale e del patriottismo disinteressato, fare tutto il possibile affinché i due stati armeni si sviluppino giorno dopo giorno, diventino più forti e più potenti».

(28 mag 16) IL CASO DEL SOLDATO ARMENO DECAPITATO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO – Il caso dell’omicidio e decapitazione del soldato armeno di origine yazida, Kyaram Sloyan, è stato preso in carico dalla “Corte Europea dei diritti dell’uomo” (ECHR) alla quale si sono appellati i familiari del ragazzo, la comunità yazida “Sinjar” e la ONG “Diritti senza frontiere” che chiedono che l’orribile fatto sia classificato come crimine di guerra. Il giovane Kyaram fu ucciso dai soldati azeri nel corso dell’aggressione al Nagorno Karabakh ad inizio aprile, la sua testa fu mozzata ed esibita davanti alle telecamere. L’autore del gesto è stato personalmente premiato dal presidente dell’Azerbaigian Aliyev.

(26 mag 16) UNO DEI SOLDATI FERITI RICOVERATO AD AMBURGO – Il diciannovenne Arman Lazgiyan che fu gravemente ferito in occasione dell’attacco azero di aprile è stato trasferito in Germania per cure specialistiche presso una clinica di Amburgo dove si trova ora sotto cura intensiva. Nelle scorse settimane il ministero della salute dell’Armenia aveva riferito la possibilità che i feriti più gravi potessero essere anche curati all’estero in centri specializzati.

(26 mag 16) NALBANDIAN: IL NK DEVE ESSERE PARTE DELLE TRATTATIVE – Il ministro degli esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian, nel corso di recenti colloqui diplomatici con i vertici dell’Osce ha ribadito che è giunto il momento che la repubblica del Nagorno Karabakh partecipi alla fase negoziale. « Assicuro che tutti i documenti di lavoro depositati e discussi presso l’Osce includono un punto sul quale il Nagorno Karabakh deve prendere parte ai colloqui e che la preparazione e la firma di qualsiasi documento è impossibile senza il Nagorno Karabakh». Nalbandian ha altresì confermato che l’Armenia e il Nagorno Karabakh continueranno a presentare in ogni sede le prove degli atti di barbarie commessi dai soldati azeri nel corso dell’attacco di inizio aprile. Il ministro Nalbandian incontrerà i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce il 2 giugno a Parigi mentre il collega azero Mammadyarov avrà la medesima riunione il 31 maggio a Bruxelles.

(26 mag 16) SALTUARIE VIOLAZIONI AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Continua a rimanere relativamente calma la situazione lungo la linea di contatto dove nella notte sono state registrate sporadiche violazioni azere con colpi di fucile e il lancio di una granata, Nel settore nord orientale si registra il decesso di un militare armeno, Vahe Yeghoyan di 19 anni, mortalmente ferito da un colpo di arma da fuoco; tuttavia non è chiara la circostanza del decesso ed è stata aperta un’indagine al riguardo. Il fatto è avvenuto intorno alle 18 ora locale.

(24 mag 16) DOCUMENTI DEL DIPARTIMENTO DI STATO USA SVELANO LA POSIZIONE AZERA – Il Dipartimento di stato statunitense ha pubblicato un documento incentrato sulle risposte di funzionari governativi USA ai giornalisti in merito al vertice presidenziale di Vienna. In esso viene chiaramente evidenziata la posizione azera di contrasto a tutte le misure proposte dai negoziatori per monitorare e investigare le violazioni dell’accordo di cessate-il-fuoco lungo la linea di contatto. Viene inoltre puntualizzato che uno degli obiettivi dell’incontro austriaco era proprio quello di far cambiare la posizione azera in materia.

(24 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN INCONTRA PARLAMENTARI FRANCESI – A Stepanakert il presidente Sahakyan ha incontrato una delegazione di parlamentari francesi ai quali ha illustrato al posizione della repubblica del Nagorno Karabakh e i recenti sviluppi del contenzioso con l’Azerbaigian.

(23 mag 16) IL MINISTRO DIFESA DELL’ARMENIA CONFERMA MOVIMENTI DI TRUPPE – Nel corso di una conferenza stampa il ministro della Difesa dell’Armenia, Seyran Ohanyan, ha confermato la dislocazione di truppe nei territori della repubblica del Nagorno Karabakh. «Non c’è nulla da nascondere; vi è stato un certo movimento di truppe, [e] che oggi è sotto la supervisione di tutto il personale dell’Esercito di Difesa, le divisioni sono state dislocate nei settori indicati. Questi territori sono parte integrante del territorio della repubblica del NK, e credo che questo sarà debitamente considerato nel processo di negoziazione, che si applicherà anche a questi territori». Ohanyan ha anche aggiunto che al momento la situazione lungo la linea di contatto è relativamente calma.

(20 mag 16) SAHAKYAN VISITA LA REGIONE DI MARTAKERT – Il presidente della repubblica si è recato oggi nella regione di Martakert dove ha avuto incontro con le autorità e la popolazione locale, in particolare dei villaggi di Talish e Mataghis duramente colpiti dall’attacco azero di inizio aprile. E’ stato fatto il punto della situazione e pianificati gli interventi per la ricostruzione delle abitazioni danneggiate. Sahakyan ha anche visitato alcune postazioni militari di difesa lungo la linea di contatto.

(20 mag 16) SOLIDARIETA’ AL NAGORNO KARABAKH DAL CILE – La Camera dei Deputati del Cile ha votato una risoluzione che condanna l’aggressione azera alla repubblica del Nagorno Karabakh.

(19 mag 16) SITUAZIONE RELATIVAMENTE CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Nella notte passata registrate sporadiche violazioni azere senza impiego tuttavia di mortai e lancia granate. Gli azeri hanno dato fuoco alle sterpaglie prossime alla linea di contatto(sopratutto nei pressi di Akna) nel tentativo di danneggiare le coltivazioni agricole armene.

(19 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN TIENE RIUNIONE OPERATIVA NEL SETTORE SUD – il Presidente Sahakyan, accompagnato dal ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan e da Manvel Grogoryan presidente della “Unione dei volontari” ha visitato la linea di contatto nel settore meridionale e tenuto una riunione operativa con gli ufficiali dislocati in tale settore.

(18 mag 16) PRIMA RETROMARCIA AZERA DOPO IL VERTICE DI VIENNA – A poche ore dalla conclusione del vertice presidenziale di Vienna giungono i primi dietro-front dell’Azerbaigian. In particolare il vice capo dello staff presidenziale di Aliyev, Mamedov, ha dichiarato che Baku si oppone all’aumento di poteri a favore del Rappresentante personale del presidente dell’Osce in carica, amb. Kasprzyk, annunciato nel comunicato ufficiale della stessa organizzazione. Mamedov ha affermato che il comunicato rispecchia la posizione del gruppo di Minsk e non comporta responsabilità per le parti. È notorio che la politica dell’Azerbaigian negli ultimi anni sia stata quella di mantenere uno status quo di incertezza ed evitare azioni risolutive del contenzioso; di qui anche l’opposizione a creare misure di investigazione sulle violazioni del cessate-il-fuoco.

(18 mag 16) POSITIVI COMMENTI DELL’AMBASCIATORE USA IN ARMENIA – Richard Mills, rappresentante diplomatico di Washington a Yerevan, ha commentato positivamente il vertice di Vienna atteso che le parti si sono impegnate a rafforzare gli accordi di cessate il fuoco del 1994 e del 1995 (firmati da Armenia, Azerbaigian e Nagorno Karabakh).

(17 mag 16) MIRZOYAN: RITORNARE A UN FORMATO NEGOZIALE TRIPARTITO – il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha rilasciato la seguente dichiarazione a commento del vertice presidenziale armeno azero di Vienna: « Lodiamo la riunione dei presidenti di Armenia e Azerbaigian tenutasi il 16 maggio a Vienna con la partecipazione del Ministro degli Affari Esteri della Russia, il Segretario di Stato degli Stati Uniti e il Ministro di Stato per gli affari europei della Francia, e sosteniamo l’accordo raggiunto in occasione della riunione per finalizzare il meccanismo investigativo dell’OSCE, per espandere le funzioni l’Ufficio esistente del rappresentante personale del presidente dell’OSCE in carica, nonché di continuare lo scambio di dati sulle persone disperse sotto gli auspici del CICR. Condividiamo anche la posizione dei paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, di escludere qualsiasi possibilità di una soluzione militare del conflitto e di insistere sull’importanza di rispettare gli accordi di cessate il fuoco del 1994 e 1995. Questi accordi che misero fine alle ostilità su larga scala e quindi crearono l’opportunità per la ricerca di una soluzione pacifica al conflitto azero-Karabakh, sono stati raggiunti grazie alla piena partecipazione nel corso dei negoziati di tutte e tre le parti – l’Azerbaijan, il Nagorno Karabakh e l’Armenia. La logica del processo di risoluzione richiede di riprendere i negoziati in quel formato davvero tripartito al fine di raggiungere una soluzione definitiva del conflitto

(17 mag 16) LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE OSCE IN CARICA – Il Presidente in esercizio dell’Osce nonché ministro degli Esteri del suo Paese, il tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha rilasciato oggi la seguente dichiarazione sul conflitto del Nagorno-Karabakh: «La situazione lungo la linea di contatto continua ad essere tesa. Sono profondamente dispiaciuto per le recenti perdite di vite ed esorto le parti a rispettare pienamente il cessate il fuoco. In questo contesto, accolgo con favore l’iniziativa dai miei colleghi della Federazione Russa, degli Stati Uniti d’America e della Francia, i paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE, che hanno tenuto una riunione con i presidenti di Armenia e Azerbaigian il 16 maggio. Sono incoraggiato dal rinnovato impegno che entrambi i presidenti hanno espresso per il cessate il fuoco e alla soluzione pacifica del conflitto, così come la loro disponibilità ad avere un nuovo round di colloqui a giugno (…).»

(17 mag 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE, ALTRO GIOVANE ARMENO COLPITO A MORTE – Mentre a Vienna i presidenti di Armenia e Azerbaigian si incontrano sotto la supervisione Osce per raggiungere un accordo di tregua, sulla linea di contatto continuano le violazioni azere. Nel corso della notte sono stati registrati numerosi colpi di mortaio verso le postazioni armene soprattutto nel settore meridionale (Martuni e Hadrut). Segnalato anche un tentativo di attacco con un veicolo trasporto truppe. Negli scontri ha perso la vita il ventenne Khachatur Harutyunyan, colpito poco dopo mezzanotte. Dura condanna delle violazioni azere da parte della Difesa del Nagorno Karabakh.

(16 mag 16) COMUNICATO OSCE A MARGINE INCONTRO DI VIENNA – «Il Ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa Sergey Lavrov, il Segretario di Stato degli Stati Uniti d’America John Kerry, e il Segretario di Stato per gli affari europei della Francia Harlem Desir, che rappresentano i paesi co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, hanno incontrato oggi il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan e il Presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev per avanzare una risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh. Essi hanno ribadito che non ci può essere alcuna soluzione militare al conflitto. I co-presidenti hanno insistito sulla importanza di rispettare gli accordi del 1994 e 1995 di cessate il fuoco. I Presidenti hanno ribadito il loro impegno per il cessate il fuoco e la soluzione pacifica del conflitto. Per ridurre il rischio di ulteriori violenze, hanno deciso di mettere a punto nel più breve tempo possibile, un meccanismo investigativo OSCE. I Presidenti hanno inoltre convenuto di espandere l’attuale Ufficio del Rappresentante personale del Presidente in carica dell’OSCE. Infine, hanno deciso di continuare lo scambio di dati sulle persone scomparse sotto gli auspici del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) a cui i presidenti si sono affidati durante il vertice di Parigi di ottobre del 2014. I Presidenti hanno concordato un prossimo round di colloqui, che si terrà a giugno in un luogo da concordare, con l’obiettivo di riprendere i negoziati per una soluzione globale.»

(16 mag 16) A VIENNA SI INCONTRANO I PRESIDENTI DI ARMENI A E AZERBAIGIAN – Il presidente armeno Sargsyan e quello azero Aliyev si sono incontrati a Vienna sotto la supervisione dell’Osce, presente il Segretario di Stato Usa Kerry, il ministro degli Esteri russo Lavrov, il Segretario di stato per gli Affari esteri dell’Unione Europea Desir e i co-presidenti del Gruppo di Minsk. Le parti hanno ribadito l’impegno al rispetto del cessate il fuoco e a una risoluzione pacifica del conflitto nonché l’attivazione nel più breve tempo possibile di meccanismi di investigazione da parte dell’Osce per la verifica delle violazioni. I presidenti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente nel mese di giugno e riprendere i negoziati.

(16 mag 16) RICONOSCIMENTO NK NON IN VOTAZIONE AL PARLAMENTO DELL’ARMENIA – La risoluzione presentata da due deputati del parlamento armeno affinché l’Armenia riconosca ufficialmente la repubblica del Nagorno Karabakh non sarà messa in discussione nella sessione dei lavori apertasi oggi, nonostante una esplicita proposta avanzata da dodici deputati. Si tratta, a parere dei commentatori politici, di un atto di correttezza nei confronti dei mediatori internazionali in vista anche del preannunciato (ma non ancora confermato) incontro fra i presidenti di Armenia e Azerbaigian a Vienna.

(16 mag 16) SITUAZIONE ABBASTANZA CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Relativa calma notturna è stata registrata sulla linea di contatto fra armeni e azeri. Lo riporta il ministero della Difesa. Intanto le autorità locali fanno sapere che a Martakert e nel circondario la popolazione che aveva lasciato la zona è ritornata nelle proprie case e l’attività quotidiana prosegue normalmente.

(14 mag 16) NUMEROSI COLPI DI MORTAIO DEGLI AZERI, FERITO UN SOLDATO ARMENO – Un soldato dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh, Eduard Poghosyan, è stato ferito nel corso di un violento bombardamento notturno degli azeri nella sezione nord orientale (Martakert). Sono stati sparati dalle forze azere 53 colpi di mortaio da 60 mm. e 142 proiettili da 82 mm, nonché 30 lanciagranate ZU-23-2. Le forze armene hanno silenziato il nemico. A parte il ferimento del soldato non si segnalano comunque danni ad abitazioni.

(14 mag 16) AZERI SPARANO DAL NAKICHEVAN, UCCISO SOLDATO ARMENO – Non sembra calare la tensione fra Armenia e Azerbaigian neppure alla vigilia di un possibile vertice presidenziale programmato a Vienna il prossimo 19 maggio. Cecchini azeri hanno sparato dall’exclave del Nakichevan verso il confine dell’Armenia e hanno ucciso un soldato di guardia, Aram Ohanyan di venticinque anni. Poche ora prima era stato abbattuto dalle forze armene un drone azero che sorvolava la provincia di Vayots Dzor nell’Armenia centro meridionale.

(13 mag 12) DICHIARAZIONE DEL GOVERNO DEL NK – Il ministero degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh ha rilasciato un comunicato in occasione del 22° anniversario della firma dell’accordo di Bishkek che pose fine alla guerra. Nel messaggio si legge che  “le autorità del Nagorno Karabakh hanno ripetutamente richiamato l’attenzione della comunità internazionale riguardo le azioni deliberate dell’Azerbaigian che hanno reso le violazioni del cessate il fuoco sempre più minacciose nella loro natura e portata. Prima 2 aprile 2016, il cessate il fuoco è stato generalmente mantenuto, nonostante gli incessanti tentativi dell’Azerbaigian di destabilizzare la situazione sulla linea di contatto. Le autorità di Stepanakert hanno sollecitato la comunità internazionale a condannare la politica azera di escalation intenzionale che ha cercato di far deragliare il processo di negoziazione. Abbiamo più volte sottolineato che senza una risposta internazionale adeguata e mirata, le conseguenze della violenza dell’Azerbaigian diventeranno irreparabili. Il Nagorno Karabakh, impegnato in una risoluzione esclusivamente pacifica del conflitto e pronto a fare ogni sforzo per ripristinare completamente il cessate il fuoco, è allo stesso tempo pronto a portare a termine, nel modo più assoluto, qualsiasi tentativo dell’Azerbaigian di scatenare un’altra aggressione“.

(13 mag 16) ABBATTUTO DRONE AZERO SULL’ARMENIA – Un drone azero è stato abbattuto dalle forze armene mentre sorvolava il villaggio di Yelpin nella regione di Vayots Dzor (Armenia centro meridionale).

(13 mag 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN VISITA MATAGHIS – Il presidente della repubblica si è recato in visita questa mattina nel villaggio di Mataghis (regione di Martakert) dove ha avuto un incontro con la comunità locale e le autorità. In discussione il piano di interventi per riparare i danni provocati dai pesanti bombardamenti azeri dello scorso mese.

(12 mag 16) GRUPPO DI MINSK: E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI UN INCONTRO TRA PRESIDENTI – Rilasciato un nuovo comunicato da parte del Gruppo di Minsk dell’Osce. Nel testo fra l’altro si legge che «alla luce della recente violenza e della necessità di ridurre la tensione lungo la linea di contatto, noi crediamo sia arrivato il momento che i presidenti di Armenia e Azerbaigian si incontrino. I nostri ministri degli esteri si stanno adoperando per favorire questo incontro la prossima settimana a Vienna. I nostri principali obiettivi saranno rinforzare il regime di cessate-il-fuoco e cercare accordi per creare misure che costruiscano fiducia e rendano possibili le condizioni  per riprendere i negoziati di un accordo basato sugli elementi e i principi in discussione. Non ci sarà alcun successo nei negoziati se continuerà la violenza e non ci può essere alcuna pace senza un processo negoziale. Ribadiamo che non esiste alcuna soluzione militare del conflitto».

(12 mag 16) UN ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO DAI CECCHINI AZERI – Il ventenne Armen Martirosyan è stato mortalmente colpito da fuoco azero mentre si trovava nella sua postazione nel settore nord orientale, direzione Talish. La grave violazione della tregua è avvenuta intorno alle ore 20 di ieri 11 maggio. In mattinata nella stessa zona si era tenuto il monitoraggio dell’Osce lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Non appena le delegazioni di osservatori si sono allontanate è ripreso il fuoco azero.

(11 mag 16) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Funzionari dell’Osce hanno eseguito oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian, nel settore nord orientale in direzione Talish. Non sono state registrate violazioni. Da parte armena ha partecipato alle operazioni l’amb. Kasprzyk mentre da quella azera era presente l’amb. Khristov.

(11 mag 16) ABRHAMYAN: L’ARMENIA RICONOSCERA’ IL NK QUANDO VERRA’ IL MOMENTO – A margine di un evento tenutosi a Yerevan il Primo Ministro dell’Armenia ha dichiarato che «l’Armenia riconoscerà la repubblica del Nagorno Karabakh quando verrà il momento»

(11 mag 16) NUOVE VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE – Nuove violazioni azere sono state registrate nelle ore notturne anche con colpi di mortaio e lancia granate. Non sono stati comunque segnalati danni o feriti. La forze armate dell’Armenia hanno bollato come “delirio” alcune dichiarazioni riprese da media azeri secondo le quali gli armeni avrebbero usato fosforo bianco (bandito dalle convenzioni internazionali) in direzione della località di Terter.

(10 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA A KASPRZYK A STEPANAKERT – Nella capitale il presidente Sahakyan ha incontrato il rappresentante personale del presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk. La conversazione ha riguardato la situazione lungo la linea di contatto dove domani l’Osce terrà un monitoraggio all’altezza di Talish.

(9 mag 16) L’ARTSAKH CELEBRA LA GIORNATA DELLA VITTORIA – La liberazione di Shushi, la vittoria nella grande guerra patriottica, la fondazione dell’Esercito di difesa del Karabakh: tre eventi in un’unica data. Solenni cerimonie a Stepanakert e Shushi alla presenza del presidente Sahakyan e di tutte le massime autorità civili e religiose dello stato. Presente anche il primo Ministro dell’Armenia Abrahamyan. Nella capitale si è svolta una piccola parata davanti al Memoriale che ricorda le vittime della guerra di liberazione e quelle della seconda guerra mondiale. A Shushi, deposizione di fiori ai monumenti celebrativi e inaugurazione della mostra fotografica “Rinascita dell’Artsakh”. Un corteo con una bandiera di trenta metri ha attraversato le strade di Stepnakert.

(8 mag 16) NIENTE FUOCHI D’ARTIFICIO PER IL 9 MAGGIO – Non ci sarà il consueto spettacolo pirotecnico né il tradizionale concerto a margine delle celebrazioni del 9 maggio, Giornata della triplice vittoria (liberazione di Shushi, costituzione dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh e vittoria nel secondo conflitto mondiale). I lutti degli ultimi quaranta giorni hanno saggiamente consigliato di evitare i festeggiamenti. Il 9 maggio sarà ricordato solo con le cerimonie ufficiali civili e religiose.

(8 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA IL PRIMO MINISTRO DELL’ARMENIA – Il Presidente della repubblica ha ricevuto oggi a Stepanakert il Primo Ministro dell’Armenia, Hovik Abrahamyan, in visita ufficiale in Nagorno Karabakh per le celebrazioni del 9 maggio (Giornata della tripla vittoria).

(6 mag 16) LE FORZE AZERE IN STATO DI ALLERTA “FORTE DIFESA” – Per la prima volta dagli ultimi venti anni le forze armate azere avrebbero ricevuto il comando di stato di allerta “forte difesa”. Lo riferisce il vice Primo Ministro dell’Armenia, Davit Tonoyan, ripreso dall’agenzia “Armtimes“. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce (non confermata da alcuna fonte ufficiale) che in occasione della giornata della vittoria del 9 maggio (liberazione di Shushi e fine seconda guerra mondiale) gli armeni avrebbero potuto lanciare una grande controffensiva. Da qui la mobilitazione delle forze azere sia lungo il confine con il Nagorno Karabakh che nel Nakichevan.  “Posso solo confermare che il L’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh è pronto per qualsiasi sviluppo della situazione, in ogni direzione, e in qualsiasi momento. In parallelo con la retorica militare e vanto, le forze armate azere sono passati ad una ‘forte difesa,’ in termini di dimensioni, per la prima volta nel corso degli ultimi venti anni ” ha detto Tonoyan. Fonti azere hanno parlato di ‘esercitazioni’ delle truppe riguardo il dislocamento delle stesse.

(6 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA MINISTRI DELL’ARMENIA – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha incontrato oggi a Stepanakert  Davit Lokyan (ministro dello sviluppo e dell’amministrazione territoriale dell’Armenia) e Levon Mkrtchyan (ministro dell’Educazione e della scienza dell’Armenia).

(6 mag 16) L’ARMENIA SMENTISCE PRESENZA DI PRIGIONIERI DI GUERRA AZERI – Le notizie di fonte azera sulla presenza di prigionieri azeri in Armenia sono destituite di ogni fondamento. Lo ha riferito Armen Kaprielyan, capo del gruppo di lavoro della Commissione di Armenia su prigionieri di guerra, ostaggi e persone scomparse. “Tutti i soldati catturati durante la battaglia di aprile sono stati restituiti all’Azerbaigian o a paesi terzi” ha dichiarato Kaprielyan che ha bollato come ‘stupidità’ le notizie di una richiesta di riscatto da parte armena.

(6 mag 16) EUROVISION SONG CONTEST: RIAMMESSA LA BANDIERA DEL NAGORNO KARABAKH – L’organizzazione dell’Eurovision song contest ha deciso di cancellare la direttiva varata la scorsa settimana riguardo all’uso delle bandiere durante l’evento. Erano stati messi al bando i vessilli dei Paesi baschi, della Palestina, del Kossovo, della Crimea e del Nagorno Karabakh che potranno essere liberamente sventolati.

(5 mag 16) IL GOVERNO ARMENO PUNTUALIZZA I TERMINI DELLA QUESTIONE DEL RICONOSCIMENTO – La portavoce del Primo Ministro dell’Armenia (Gohar Poghosyan) ha rilasciato una dichiarazione nella quale puntualizza i termini della decisione odierna del Consiglio dei ministri di Yerevan: «L’odierna sessione governativa ha approvato la conclusione della proposta di legge denominata “Riconoscimento della repubblica del Nagorno Karabakh” che era stata presentata da due membri del Parlamento. La decisione chiaramente statuisce che il Governo considererà l’adozione dell’atto come il risultato di una discussione tra Armenia e Nagorno Karabakh, tenendo in conto ulteriori sviluppi, inclusi fattori esterni. Perciò, il Governo non ha approvato in questo passaggio la proposta di legge riguardante il riconoscimento dell’indipendenza del Nagorno Karabakh».

(5 mag 16)  VOCI DI UN RICONOSCIMENTO DELL’ARMENIA  SMENTITE DA YEREVAN – Nella giornata odierna si sono diffuse voci, riprese anche dai media internazionali, riguardo un possibile riconoscimento ufficiale della repubblica del Nagorno Karabakh da parte del governo dell’Armenia. Il Consiglio dei ministri riunito oggi ha in effetti discusso riguardo una iniziativa parlamentare, in calendario per il prossimo 10 maggio, concernente questo argomento.
Tuttavia non vi è stata nessuna pronuncia ufficiale come un portavoce del ministero degli esteri ha dichiarato nel pomeriggio. «Se l’Armenia dovesse compiere un tale passo, il presidente Sargsyan informerebbe prima di ogni annuncio i suoi colleghi e il Gruppo di Minsk dell’Osce».
L’Armenia ha più volte ribadito che il passo del riconoscimento ufficiale non è mai stato compiuto per non spezzare l’esile filo dei negoziati ma ha altresì avvisato che se le provocazioni azere non cesseranno questo passaggio sarà inevitabile.
Spaventati dal possibile nuovo scenario, gli azeri nei giorni scorsi hanno minacciato l’Armenia diffidandola dal pronunciarsi ufficialmente. Un invito alla cautela è stato rivolto dai mediatori Osce.

(4 mag 16) LAVROV: POSSIBILE INCONTRO OSCE SUL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli esteri russo Lavrov ha dichiarato oggi che potrebbe concretizzarsi la possibilità “in un prossimo futuro” di un incontro sul Nagorno Karabakh con la partecipazione del Gruppo di Minsk dell’Osce e le parti in conflitto. Non ancora specificato il format di questo meeting e ovviamente neppure la data e la sede.

(4 mag 16) SEMPRE TESA LA SITUAZIONE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Rimane tesa la situazione lungo tutta la linea di contatto dove nella notte si sono registrate molteplici violazioni azere del cessate il fuoco anche con colpi di mortaio alle quali le forze armene hanno risposto. Secondo fonti non ufficiali due soldati azeri sarebbero caduti dall’inizio del mese. Non confermate voci riguardo una mobilitazione generale dell’esercito azero.

(3 mag 16) VIOLAZIONI AZERE DURANTE LA NOTTE – Nel corso della notte sono state registrate violazioni azere della tregua con colpi di mortaio di diverso calibro. Non sono segnalate situazioni di criticità. La situazione è relativamente calma.

(3 mag 16) SAHAKYAN INCONTRA TER-PETROSYAN – A Stepanakert il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha incontrato il primo presidente dell’Armenia Levon Ter-Petrosyan, nonché fondatore del partito Armenian National Congress, con il quale si è intrattenuto riguardo l’aggressione azera di inizio aprile. Ter-Petrosyan ha anche incontrato il presidente dell’Assemblea Nazionale del Nagorno Karabakh, Ashot Ghoulyan e il Primo Ministro Arayik Haroutyunyan.

(2 mag 16) NUOVO COLLOQUIO KERRY-LAVROV – Un altro colloquio telefonico, a pochi giorni di distanza dal precedente, è intercorso nella giornata odierna tra il ministro degli Esteri russo Lavrov e il Segretario di Stato USA Kerry. Ancora una volta uno degli argomenti in discussione è stata la situazione in Nagorno Karabakh.

(2 mag 16) SITUAZIONE RELATIVAMENTE CALMA, MA DISLOCAMENTO TRUPPE AZERE – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh riporta una situazione relativamente calma lungo la linea di contatto. Non sono state registrate violazioni con armi pesanti da parte delle forze azere. Tuttavia viene segnalato un movimento di truppe dell’Azerbaigian con diverso dislocamento delle stesse. L’esercito di difesa del NK controlla la situazione.

(2 mag 16) SEI CARRI ARMATI DEL KARABAKH RIMESSI IN AZIONE –  Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh informa che sei dei quattordici carri armati che erano stati neutralizzati durante l’aggressione azera di inizio aprile sono stati riparati e rimessi in funzione. L’Azerbaigian nel corso della sua azione ha perso ventisei carri armati.

 

QUI LE NOTIZIE DI APRILE

(29 apr 16) MAMMADYAROV PREANNUNCIA INCONTRO CON IL GRUPPO DI MINSK – A margine di una conferenza stampa il ministro degli esteri dell’Azerbaigian ha dichiarato che potrebbe avere un incontro con i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce. L’occasione potrebbe essere data dalla riunione dei ministri degli esteri del Partnerariato orientale in programma a Bruxelles il 23 maggio.

(29 apr 16) COLLOQUIO TELEFONICO KERRY-LAVROV ANCHE SUL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli esteri russo, Lavrov, e il Segretario di Stato degli USA, Kerry, hanno avuto oggi una conversazione telefonica su vari temi fra i quali anche la situazione in Nagorno Karabakh.

(29 apr 16) L’OMBUDSMAN DEL NAGORNO KARABAKH RASSEGNA LE DIMISSIONI – Il difensore dei diritti umani della repubblica del Nagorno Karabakh, Yyuri Hayrapetyan, ha rassegnato le proprie dimissioni. L’ombudsman avrebbe dovuto lasciare l’incarico all’inizio dell’anno ma ha posticipato la data di cessazione del mandato per preparare il report relativo al 2015. Hayrapetyan ha ringraziato i colleghi ed espresso la speranza che i diritti umani e le libertà fondamentali continuino ad essere i valori cardine dello Stato.

(29 apr 16)  ANCORA ATTIVITA’ BELLICA DA PARTE AZERA – Sia pure con minore intensità rispetto ai giorni precedenti, l’Azerbaigian ha continuato a lanciare colpi (con lancia granate e mortai) verso il territorio armeno a partire dalla serata di ieri. L’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh ha risposto quando necessario.

(28 apr 16) SAHAKYAN: PRONTI A TUTTO SE GLI AZERI BOMBARDAVANO STEPANAKERT – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, nel corso di un’intervista rilasciata ad Artsakh TV ha confermato che il Nagorno Karabakh era pronto a rispondere pesantemente se gli azeri avessero dato seguito alle minacce di bombardare la capitale dello Stato. Egli ha sottolineato di aver ordinato di portare in posizione di tiro i cannoni automatici anti-aerei, i lanciarazzi multipli compresi quelli a lungo raggio. «Se l’Azerbaigian avesse fatto un passo del genere, avremmo subito aperto il fuoco e la risposta sarebbe stata adeguata» ha dichiarato il presidente.

(28 apr 16) NUMEROSI COLPI SUL VILLAGGIO DI MATAGHIS – Dopo ripetute violazioni notturne nel corso della notte, le forze azere nella mattinata hanno preso di mira il villaggio di Mataghis (che si trova molti chilometri lontano dalla linea di confine) lanciano razzi sull’insediamento civile. Fortunatamente non si registrano vittime. Le autorità del Nagorno Karabakh hanno duramente condannato questo bombardamento che viola le convenzioni internazionali. (QUI UN FILMATO DEL BOMBARDAMENTO)

(27 apr 16) IL MINISTERO DELLA DIFESA DENUNCIA ALLA CROCE ROSSA I BOMBARDAMENTI AZERI – Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh ha diramato nella giornata odierna una nota con la quale comunica che il Comitato della Croce Rossa Internazionale è stato informato dei bombardamenti azeri a danno di Martakert e di altri insediamenti civili.

(27 apr 16) MNATSAKANYAN: LA TREGUA POTREBBE COLLASSARE A BREVE – in un’intervista al Washington Post, il ministro della Difesa nonché Comandante dell’esercito, gen. Levon Mnatsakanyan, ha espresso il parere che la tregua concordata il 5 aprile collasserà in pochi giorni. Riguardo agli avvenimenti recenti il generale ha confessato che l’attacco del 2 aprile non era stata previsto anche se c’erano stati segnali di pericolo giacché dal mese di agosto ben 21 soldati armeni erano stati uccisi e 113 feriti nel corso di attacchi azeri lungo la linea di confine. Mnatsakanyan conferma che l’Azerbaigian ha recentemente rimpinguato il proprio arsenale con carri armati russi, droni israeliani e missili turchi. E quanto alla battaglia di inizio mese dice: «Tatticamente, forse hanno registrato alcuni successi, ma direi che, considerando tutta la forza che hanno usato, è piuttosto una sconfitta per loro». Il Comandate è certo che le truppe armene potrebbero difendere il Karabakh senza alcun aiuto russo e che il risultato della guerra di quattro giorni ha testato la prontezza e la capacità della difesa armena. «Se la guerra riprende, non solo li respingiamo, ma avanziamo noi stessi» ha concluso il ministro.

(27 APR 16) SETTE MILIONI DI DOLLARI RACCOLTI PER IL KARABAKH – La campagna mondiale di finanziamento lanciata all’indomani dell’attacco azero ha fruttato al momento oltre sette milioni di dollari donati in tutto il mondo per equipaggiare e armare l’Esercito di Difesa del Nagorno Karabakh. Lo comunica il ministero delle finanze della repubblica.

(27 apr 16) OLTRE 500 RAZZI SUL KARABAKH, AUMENTA LA TENSIONE – Cinquecentocinquanta razzi in una sola notte contro insediamenti civili e postazioni militari armene. Questo è il drammatico bilancio di una notte di attività azera. La tensione sta ritornando a salire velocemente. colpita ancora una volta Martakert e insediamenti limitrofi come il villaggio di Nerkin Horategh. Colpito mortalmente un altro soldato armeno, Hayk Minasyan di venti anni. Il ministero della Difesa riferisce che le avanguardie armene hanno risposto colpendo obiettivi mirati del nemico e causando danni e perdite allo stesso.

(26 apr 16) COMUNICATO DELL’ESERCITO DI DIFESA DEL NAGORNO KARABAKH (ORE 23 LOCALI) – Nel corso della giornata e in questo momento l’avversario continua intensamente a bombardare tutta la prima linea e gli insediamenti civili e militari. La parte azera sta usando mortai di diversi calibri, cannoni da 85, 100, 122 e 152 mm,  lanciarazzi multipli MM-21 (Grad), e  cannone anti aereo automatico M33. Le unità di avanguardia dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh stanno provvedendo ad azioni di ritorsione per reprimere “l’attivismo” del nemico infliggendo perdite sulla sua forza di lavoro e sulle attrezzature militari. La situazione in prima linea continua a rimanere tesa.

(26 APR 16) NUMEROSI AVVICENDAMENTI AL MINISTRO DIFESA DELL’ARMENIA – Il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan ha firmato in giornata diversi decreti con i quali sono stati dimissionati alcuni funzionari del ministero della Difesa. Hanno lasciato il loro posto il Capo della comunicazione (Muradyan), il vice ministro responsabile del settore logistico (Mirzabekyan) e il responsabile dell’Intelligence militare (Karapetyan).

(26 apr 16) DIVERSI EDIFICI DI MARTAKERT DANNEGGIATI DAL BOMBARDAMENTO AZERO DELLA NOTTE – Sono numerosi gli edifici della cittadini ad essere stati colpiti dai razzi azeri sparati nella notte.  Secondo giornalisti presenti in zona, case, negozi e altre strutture pubbliche risultano parzialmente o totalmente danneggiati. Non vengono comunque riportati feriti o vittime. Nel pomeriggio il Primo Ministro Haroutyunyan si è recato nella città per verificare di persona i danni. (FOTO DAL SITO NEWS.AM)

(26 apr 16) NOTTE DI VIOLENZA AZERA SUL KARABAKH: COLPITI INSEDIAMENTI CIVILI, UCCISI DUE SOLDATI ARMENI – Nonostante gli appelli della comunità internazionale non cessano le attività belliche azere che anzi negli ultimi giorni hanno visto un intensificarsi  delle violazioni della tregua. Nella notte tra il 25 e il 26 aprile  sono state registrate oltre ottanta violazioni con decine di colpi sparati con tutte le armi dell’arsenale azero verso obiettivi militari e insediamenti civili. Questo il bilancio delle provocazioni: 26 colpi di mortaio da 26 mm, 75 colpi di mortaio da 82 mm, 7 colpi di lanciagranate RPG-7, 2 tiri con SPG9, 3 colpi con AGS-17, 200 tiri con cannoni anticarro ZU-23-2, razzi TR 107 Grad quattordici dei quali indirizzati verso la città di Martakert, otto verso il villaggio di Mataghis. Un casolare della regione di Martakert è stato colpito. Nel bombardamento notturno hanno perso la vita due altri soldati armeni: Tigran Poghosyan (classe 1992) e Aram Arushanyan (1972).

(25 apr 16) VIOLAZIONI AZERE, LANCIATO MISSILE ANTICARRO VERSO MARTAKERT – Ancora violazioni azere nella notte, ne sono state registrate oltre un centinaio, con colpi di mortaio di vario calibro sparati contro le linee armene. Segnalato anche il lancio di un missile anticarro in direzione Martakert che nelle intenzioni degli azeri doveva colpire un obiettivo  militare ma è caduto nei campi a cento metri di distanza nonostante il puntamento con il sistema SPIKE MR/LR.

(24 apr 16) NALBANDIAN SMENTISCE “CONCESSIONI DOLOROSE” – Il ministro degli Affari esteri dell’Armenia ha smentito che l’omologo russo Lavrov abbia fatto proposte risolutive per il Nagorno Karabakh che comportino “dolorose concessioni” come qualcuno ha ipotizzato. Al riguardo Nalbandian ha sostenuto che in passato l’Azerbaigian ha sempre rifiutato il tavolo delle trattative proprio perché non soddisfatto delle proposte e ha quindi optato per una soluzione militare. Dal canto suo il ministro della difesa dell’Armenia Ohanyan ha dichiarato che «il Karabakh non cederà un solo pollice di territorio».

(24 apr 16) GIORNATA DELLA MEMORIA ARMENA – il Presidente Bako Sahakyan ha reso omaggio oggi al memoriale delle vittime del genocidio armeno, presenti autorità civili e religiose e alcune centinaia di persone che hanno voluto commemorare la giornata della memoria armena. Nel suo messaggio alla nazione, il presidente ha dichiarato: «Cari compatrioti, oggi il popolo dell’Artsakh insieme a tutta la nazione armena ricorda un milione e mezzo di vittime innocenti del genocidio armeno. 101 anni fa, un milione e mezzo di armeni, tra cui anziani, bambini e donne furono vittime della legge della scimitarra turca contrapposta al mondo civilizzato. L’intera nazione è stato privata della Patria ed è stata costretta a disperdersi in tutto il mondo. Purtroppo, troppi genocidi sono stati commessi in epoca moderna, e se il genocidio armeno fosse stato riconosciuto e condannato dalla comunità internazionale a tempo debito, non ci sarebbero stati milioni di nuove vittime innocenti in diverse parti del mondo. Sia in quei tragici giorni del 1915 e oggi, quando gli armeni lottano per il loro diritto a vivere liberi e indipendenti, per il riconoscimento e la condanna del genocidio armeno, abbiamo sentito il sostegno di diversi paesi e di numerose persone che hanno messo sopra di tutto la giustizia,l’ umanità, la protezione dei diritti umani universali. Siamo grati e riconoscenti a tutti gli amici del popolo armeno. Il nostro nemico non è cambiato, ma il nostro popolo si. Oggi gli armeni appaiono al mondo con le due repubbliche armene, la trinità inflessibile Armenia-Artsakh-diaspora e la determinazione a vivere e a creare nella loro terra storica. In questi giorni di aprile gli armeni di tutto il mondo, ancora una volta si sono alzati in piedi indivisi e rafforzati per affermare al mondo che erano pronti a difendere la loro patria e la dignità e avrebbero fatto tutto il possibile insieme ai loro figli coraggiosi e all’eroico esercito, con la loro l’unità, la coesione e lo spirito invincibile».

(23 apr 16) PESANTI VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA – Situazione piuttosto tesa nel settore nord orientale (Martakert) dove si susseguono violazioni azere della tregua. Oltre a installazioni militari, gli azeri nel pomeriggio hanno mirato  l’insediamento di Mataghis, con un proiettile, sparato da un obice tipo D-30 che ha colpito il villaggio senza peraltro arrecare perdite umane. Utilizzati anche lancia granate da 60 e 80 mm.

(22 apr 16) OMBUDSMAN DEL KARABAKH PRESENTA REPORT SULLE ATROCITA’ AZERE – Il difensore dei diritti umani (Ombudsman) del Nagorno Karabakh ha redatto un rapporto di 28 pagine incentrato sulle atrocità commesse dagli azeri nel corso della battaglia di inizio mese. Il documento, che è stato inviato alle più importanti organizzazioni internazionali, analizza alcuni casi di violazioni dei diritti umani delle quali si sono rese protagonisti i soldati azeri.  (Qui il testo in inglese, contenuto fotografico non adatto ai minori e a un pubblico sensibile)

(21 apr 16) MIRZOYAN: NESSUN ACCORDO SENZA LA PARTECIPAZIONE DEL NAGORNO KARABAKH – Il ministro degli Affari esteri della repubblica del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, nel corso di un intervento all’Assemblea nazionale ha dichiarato  che qualsiasi documento presentato durante il processo di negoziazione, inclusi i principi di Madrid, non può essere praticabile in termini di applicazione, senza la partecipazione diretta di Stepanakert. Mirzoyan ha ribadito che l’Artsakh deve ritornare a sedere al tavolo del negoziato.

(21 apr 16) IL PRIMO MINISTRO CONFERMA LAVORI DI FORTIFICAZIONE  – Il Primo Ministro Arayik Haroutyunyan ha reso noto che, a seguito anche di incontri con il ministro della Difesa e la Protezione civile, sono in corso lavori di fortificazione lungo tutta la linea di contatto con l’Azerbaigian. Con l’occasione il premier ha ringraziato le imprese che stanno lavorando alla difesa dei confini dello Stato.

(21 apr 16) VIOLAZIONI AZERE, ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO – Non si fermano le provocazioni dell’Azerbaigian a dispetto degli appelli alla calma rivolti dalla comunità internazionale e dai mediatori del Gruppo di Minsk. Colpi di mortaio e cecchinaggio sono quotidiani e aumenta il numero dei caduti. All’alba, intorno alle 6,30, in direzione Talish (settore nord orientale), il soldato armeno Marat Danielyan (1984) è stato mortalmente colpito. Al momento sono ancora 52 i soldati ricoverati al centro medico militare di Yerevan, due dei quali versano in condizioni critiche. il governo ha stanziato fondi per consentire le cure all’estero di alcuni soldati.

(20 apr 16) I PRESIDENTI ARMENI VISITANO UNITA’ MILITARI LUNGO LA LINEA DI CONFINE – Il presidente dell’Armenia (Sargsyan) e quello del Nagorno Karabakh (Sahakyan) si sono recati oggi in visita presso alcune unità militari lungo la linea di contatto nel settore nord orientale e in quello meridionale.

(20 apr 16) RESTITUITO DAGLI AZERI IL CORPO DI UN SOLDATO ARMENO – Alle ore 16, sotto il controllo della Croce Rossa Internazionale, gli azeri hanno restituito il corpo di un soldato armeno. La consegna è avvenuta lungo la linea di contatto all’altezza dell’insediamento di Karvand, a distanza di dieci giorni dallo scambio di caduti fra le parti. Le autorità armene non hanno ancora rivelato il nome del soldato che potrebbe essere il capitano Argishti Gaboyan che ancora manca all’appello. prima di fornire tale informazione, tuttavia, la Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi” sta attendendo il riconoscimento da parte dei familiari.

(19 APR 16) L’ASSEMBLEA PARLAMENTARE DEL CONSIGLIO D’EUROPA VOTA RISOLUZIONE SUL NAGORNO KARABAKH -L’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha votato questa sera la risoluzione n° 603 riguardante il conflitto del Nagorno Karabakh. «Essendo convinti che una risoluzione pacifica del conflitto del Nagorno Karabakh non ha alternative, l’Assemblea parlamentare ribadisce il suo continuo sostegno agli sforzi dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, unico formato di mediazione concordato a livello internazionale, per raggiungere una soluzione giusta e duratura di questo conflitto. Pertanto, invitiamo a rispettare i continui appelli rivolti dai co-presidenti del Gruppo di Minsk a non compromettere il loro mandato e complicare i negoziati in corso. Invitiamo tutte le parti a intraprendere passi decisivi e mostrare la volontà politica necessaria per raggiungere una soluzione negoziata sulla base delle proposte dei paesi co-presidente – Francia, Stati Uniti e Russia -evidenziate in cinque affermazioni a livello dei loro presidenti fatto dal 2009. Noi condividiamo le preoccupazioni per quanto riguarda l’aumento delle tensioni nella zona di conflitto. L’uso di armi pesanti, come mortai e lanciarazzi, è inaccettabile e presenta un grave pericolo per la popolazione civile. Deploriamo profondamente la perdita di vite umane, tra cui civili. La creazione di un meccanismo per indagare sulle violazioni del cessate il fuoco insieme ad altre proposte dei co-presidenti del Gruppo di Minsk sulle misure di rafforzamento della fiducia e il consolidamento dell’accordo di cessate il fuoco del 1994 contribuirà alla riduzione delle tensioni e alla creazione di un ambiente più favorevole per far progredire i colloqui di pace

(19 apr 16) IL SOLDATO ARMENO DISPERSO POTREBBE ESSERE RICONSEGNATO DOMANI POMERIGGIO – Potrebbe essere il corpo del capitano  Argishti Gaboyan quello che ancora manca all’appello delle autorità armene. L’Azerbaigian, sotto pressione della Croce Rossa Internazionale,  sembra intenzionato a riconsegnare il cadavere nella giornata di mercoledì pomeriggio.

(19 apr 16) UN ALTRO SOLDATO ARMENO COLPITO A MORTE DAL FUOCO AZERO  – Non accennano ad arrestarsi le provocazioni dell’Azerbaigian lungo la linea di contatto. Nella mattinata odierna un altro giovane soldato armeno Gevorg Gevorgyan (1996) è stato mortalmente colpito mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh lungo la linea di contatto. Il ministero non ha precisato la località del fatto.

(19 apr 16) VIOLAZIONI AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO E AL CONFINE CON L’ARMENIA – Nel corso della notte sono state registrate un’ottantina di violazioni azere della tregua lungo la linea di contatto con il Nagorno Karabakh. Registrato anche uso di mortai all’altezza di Hadrut. Colpi sono stati sparati dal territorio dell’Azerbaigian verso quello dell’Armenia (regione di Tavush).

(19 apr 16) JUNKER (UE) INVITA L’AZERBAIGIAN A CESSARE IL FUOCO IN NAGORNO KARABAKH – Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker, nel corso del suo intervento all’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha invitato le autorità dell’Azerbaigian a cessare il fuoco in Nagorno Karabakh. Al rappresentante della delegazione azera Pashayeva, che gli aveva rivolto una domanda sul conflitto in NK e la questione dei profughi azeri, Junker ha risposta seccamente: «La sola cosa che posso dire all’Azerbaigian è di fermare gli spari, fermare i combattimenti». Sono seguiti applausi dai membri dell’Assemblea. Mai in precedenza, alcun alto esponente della Commissione Europea si era così apertamente e direttamente rivolto all’Azerbaigian e una tale risposta testimonia come l’opinione pubblica e politica dell’Europa abbia condannato l’aggressione azera di inizio mese al Nagorno Karabakh.

(18 apr 16) IL PRESIDENTE DELLA PACE DURAMENTE CONTESTATO DALLA DELEGAZIONE ARMENA – Il presidente in carica dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, lo spagnolo Pedro Agramunt, noto per le sue posizioni filo azere è stato duramente criticato dalla delegazione  armena nel corso dell’odierno dibattito sugli ultimi avvenimenti in Nagorno Karabakh. Il presidente nel suo intervento è rimasto allineato al punto di vista dell’Azerbaigian evitando di soffermarsi sia sull’aggressione militare di inizio mese, sia sulle violenze ai civili delle quali si sono resi protagonisti i soldati azeri. Naira Zohrabyan, capo delegazione armena, ha informato la stampa che comunque a tutti i colleghi dell’Assemblea è stato fornito materiale per illustrare quanto accaduto ma per precisa scelta etica la delagazione armena ha evitato di inserire le foto che testimoniano la barbarie azera.

(18 apr 16) IL PRESIDENTE DELL’ARMENIA SARGSYAN IN VISITA NEL NAGORNO KARABAKH – Il presidente della repubblica di Armenia, Serzh Sargsyan, si è recato oggi in visita nella repubblica del Nagorno Karabakh. All’aeroporto di Askeran, dove è atterrato l’elicottero militare, è stato accolto dal presidente Bako Sahakyan.

(18 apr 16) NUOVO TENTATIVO DI INCURSIONE AZERA, FERITI ALTRI DUE SOLDATI ARMENI – Nella notte un drappello di circa una ventina di azeri ha tentato una sortita nel territorio del Nagorno Karabakh. Il fatto è avvenuto intorno all’una nel settore centro orientale della linea di contatto all’altezza di Akna (Agdam). Gli aggressori sono stati respinti. Violazioni azere anche nel settore nord orientale dove fra le fila armene si registrano due feriti, Erik Matevosyan (classe  1991) e Azat Barsamyan (1996), colpiti da fuoco nemico.

(16 apr 16) NESSUNA TRACCIA DI VIOLENZE SUI CORPI DEI SOLDATI AZERI – Contrariamente alle notizie diffuse da alcune fonti azere  (con oltre una settimana di ritardo rispetto allo scambio dei cadaveri) nessun soldato dell’Azerbaigian caduto nella battaglia di inizio mese presentava tracce di violenze. Prima dello scambio i corpi dei soldati che dovevano essere riconsegnati oltre confine furono esaminati da rappresentanti della Croce Rossa Internazionale che non segnalarono alcuna criticità. Come noto, i 18 cadaveri di soldati armeni riconsegnati dagli azeri presentavano invece tracce evidenti di torture e mutilazioni.

(16 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE, COLPITO UN VILLAGGIO – Nella notte sono state registrate circa 70 violazioni azere del cessate il fuoco lungo tutta la linea di confine. Si è trattato per lo più di colpi sporadici di fucile. Intorno alle 2,15 colpi sono stati indirizzati verso Talish e un soldato armeno, Gagik Khurshudyan, è rimasto ferito.

(15 apr 16) SONO 125 I SOLDATI ARMENI FERITI  ANCORA RICOVERATI – Sono 125 i soldati armeni feriti nei combattimenti dei giorni scorsi e ancora ricoverati in ospedale. Lo rende noto il Dipartimento di medicina militare dell’Armenia. 45 si trovano presso il policlinico militare di Yerevan mentre gli altri sono ricoverati in strutture sanitarie del Nagorno Karabakh. Altri militari, leggermente feriti, sono stati già dimessi. La maggior parte dei soldati ha riportato ferite da schegge di granata.

(15 apr 16) SOLIDARIETA’ DAI PAESI BASCHI – Il parlamento dei Paesi Baschi ha approvato una mozione di solidarietà al Nagorno Karabakh e di condanna per l’aggressione azera. Nel documento si chiede altresì di inserire la repubblica del Nagorno Karabakh al tavolo dei negoziati.

(15 apr 16) 14 VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE CONTRO L’ARMENIA – Nel corso della notte sono state registrate 14 violazioni dell’accordo di cessate-il-fuoco da parte delle forze azere che hanno sparato colpi di mortaio all’indirizzo delle postazioni armene nella provincia nord orientale di Tavush.

(15 apr 16) ANCORA SPARI AZERI, UCCISI ALTRI SOLDATI ARMENI – Violazioni della tregua sono state registrate nella serata di ieri nel settore nord orientale (Martakert, direzione Talish). A farne le spese il soldato armeno Hamlet  Hajoyan colpito mortalmente. Nella giornata di ieri si sono ripetuti sporadici colpi di mortaio verso mezzogiorno e verso le 15 sia nel settore settentrionale della linea di contatto, sia in quello meridionale. Nella notte altre violazioni azere della tregua lungo tutta la linea di contatto sono costate la vita a Manvel Grigoryan raggiunto da un colpo nemico.

(14 apr 16) CONTINUANO AZIONI DI DISTURBO AZERE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – La situazione si mantiene relativamente calma lungo la linea di contatto pur non mancando sporadiche violazioni della tregua con colpi di mortaio sparati dalle posizioni azere. Intorno alle 4,55 della mattina le forze armene hanno respinto un tentativo di infiltrazione nel settore meridionale ricacciando indietro i soldati dell’Azerbaigian. Dalle 5,15 fino alle 6 antimeridiane colpi di mortaio (60 e 82 mm) sono stati sparati dal territorio dell’Azerbaigian verso la provincia di Martakert in direzione di Talish.

(14 apr 16) PROTESTE CON TAFFERUGLI A YEREVAN DAVANTI ALL’AMBASCIATA RUSSA – Alcune centinaia di persone hanno manifestato ieri sera davanti all’ambasciata della Federazione russa accusata di aver armato l’Azerbaigian e di aver favorito così l’aggressione al Nagorno Karabakh. Nei giorni scorsi le autorità di Mosca avevano precisato che un ritiro russo dal mercato delle armi nel Caucaso meridionale avrebbe semplicemente aperto le porte ad altri venditori. È stato registrato qualche tafferuglio, non grave, fra manifestanti e forze dell’ordine.

(14 apr 16) PERMANE IL SILENZIO AZERO SUL NUMERO DEI CADUTI – Il governo dell’Azerbaigian non ha ancora aggiornato il numero dei caduti rimanendo fermo a un comunicato diramato il 3 aprile che citava 31 vittime fra i propri soldati. Nonostante tentativi da parte delle ONG di spingere le istituzioni a rilevare l’esatto bilancio dello scontro militare, Baku non rilascia nuove dichiarazioni. Secondo la Meydan TV il numero dei morti potrebbe essere di 94 oltre a 6 dispersi, per l’organizzazione internazionale di analisi difesa  “Bellingcat” gli azeri avrebbero sofferto almeno 400 vittime. Fonti armene parlano di almeno 500 morti.

(14 apr 16) BILANCIO UFFICIALE CADUTI ARMENI: 93 PERDITE – Il ministero della Difesa dell’Armenia ha comunicato il bilancio ufficiale dei caduti nel corso degli scontri all’inizio di aprile. La cifra totale è di 94 morti così distribuiti: 64 militari (15 ufficiali, 15 soldati a contratto, 34 soldati di leva), 11  volontari, 4 membri della milizia, 9 addetti ai servizi, 4 civili. Al conto va aggiunto il capitano Argishti Gaboyan che risulta scomparso.

(13 apr 16) GLI AZERI TRATTENGONO ANCORA IL CORPO DI UN SOLDATO ARMENO – La Croce Rossa Internazionale sta lavorando per ottenere la restituzione del corpo di un soldato armeno che viene ancora trattenuto dall’Azerbaigian nonostante le parti nei giorni scorsi abbiano concordato lo scambio delle vittime. La “Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi” sta verificando l’identità del soldato che potrebbe essere quello che effettivamente manca all’appello ed è considerato missing in action.

(13 apr 16) INCONTRO TRA NALBANDIAN E MIRZOYAN – A Yerevan si sono incontrati i ministri degli Affari esteri di Armenia (Eduard Nalbandian) e del Nagorno Karabakh (Karen Mirzoyan) che hanno discusso delle misure preventive per evitare future provocazioni dell’Azerbaigian. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati anche i futuri passaggi sul piano diplomatico internazionale. Nella giornata Nalbandian aveva incontrato gli ambasciatori dei Paesi membri dell’Osce per illustrare la situazione nel Nagorno Karabakh.

(13 apr 16) RELATIVA CALMA SULLA LINEA DI CONTATTO – Permane una relativa calma sulla linea di contatto tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh. L’ufficio stampa dell’esercito di Difesa del Karabakh ha riferito che le forze azere hanno sparato durante la notte più di due dozzine di colpi di mortaio e granate e che le forze armene hanno risposto al fuoco solo  “se necessario”. «La situazione è calma, per ora» ha concluso la dichiarazione rilasciata al mattino. Il portavoce del presidente della repubblica, David Babayan,  ha dichiarato che «Rispetto a quello che è successo tra il 2 e il 5 aprile, si può dire che la situazione è stata relativamente stabile negli ultimi giorni. E’ vero che il nemico ha bombardato le nostre posizioni in alcune sezioni, ma nel complesso, possiamo dire che vi è una relativa calma in prima linea.» Un soldato del Karabakh è stato leggermente ferito nel corso di una violazione azera.

(13 apr 16) MOGHERINI: IL CONFLITTO E’ UNA MINACCIA PER LA SICUREZZA REGIONALE –  Il responsabile della politica estera dell’Unione Europea, in un suo intervento al Parlamento europeo ieri sera, ha ribadito che il conflitto del Karabakh pone una minaccia per la sicurezza regionale ed è un ostacolo allo sviluppo dell’Armenia e dell’Azerbaigian. «Il Caucaso del sud  è una regione cruciale per l’Europa e ha un enorme potenziale di crescita» ha detto, aggiungendo che un conflitto su larga scala non porterà da alcuna parte. Parlando della recente escalation alla linea di contatto, Mogherini ha aggiunto che l’uso di armi pesanti e il numero enorme di vittime e le dichiarazioni di Baku e Yerevan pongono un serio pericolo. Il responsabile della politica estera UE ha ricordato che aveva esortato le parti a smettere di combattere e aveva avuto conversazioni separate con il ministro degli esteri armeno e azero per discutere la questione. «L’escalation mette in chiaro che non esiste una soluzione militare al conflitto», ha affermato l’Alto rappresentante dell’Unione europea e ha invitato i deputati a contribuire alla soluzione del conflitto con l’aiuto dei contatti parlamentari e delle organizzazioni della società civile. Tuttavia, ha aggiunto che la UE non può risolvere il problema con lo status quo, e  che le parti devono riprendere i negoziati con la mediazione del gruppo di Minsk dell’OSCE. Allo stesso tempo, il capo della politica estera UE ha sottolineato che la soluzione è nelle mani delle parti, e che sono necessari nuovi sforzi, in particolare le misure di sicurezza e i meccanismi di indagine che l’Unione Europea aveva approvato.

(12 apr 16) CONTINUA A SALIRE IL NUMERO DI CADUTI AZERI – Nonostante Baku continui a minimizzare il bilancio della sua attività bellica, cresce il conto dei caduti fra le file dell’esercito azero. Secondo il “Caspian Defense Studies Institute” sarebbe almeno 95 le vittime accertate fra le quali 22 ufficiali e 11 sotto ufficiali. L’Azerbaigian ad oggi continua ad ammettere la perdita di soli 31 soldati, cifra che non regge al solo riscontro delle immagini diffuse dai media e al numero di mezzi da combattimento andati distrutti. Secondo fonti non ufficiali il numero dei caduti azeri dovrebbe attestarsi intorno alle trecento unità.

(11 apr 16) IL GENERALE BALASANYAN COMMENTA LA BATTAGLIA -Vitaly Balasanyan, generale dell’Esercito di Difesa nonché membro del parlamento, ha commentato con la stampa gli sviluppi della battaglia dei giorni scorsi. Egli ha affermato che «la ripresa delle azioni militari da parte l’Azerbaigian non è giunta come una sorpresa. La Turchia dovuto spostare il teatro di combattimento in un altro luogo, e apparentemente ha dovuto scegliere l’Azerbaigian per questo scopo. L’Azerbaigian ha iniziato la preparazione per la guerra fin dal momento della firma dell’accordo di cessate il fuoco il 12 maggio 1994. La firma di questo accordo è stato un grave errore politico per noi. Questa è stata seguita dalle informazioni divulgate dai media azeri,dagli  eventi in Turchia e in Medio Oriente. Avrebbe dovuto essere chiaro che la Turchia avrebbe spostato il teatro di combattimento in un altro luogo, e questo poteva essere solo l’Azerbaijan, rifugio della Turchia nel Caucaso. Avremmo dovuto capire questo prima. Dovremmo analizzato gli sviluppi»  ha detto Balasanyan che nella notte del 2 aprile, quando l’Azerbaigian ha scatenato la sua aggressione contro il Nagorno  Karabakh, era a capo della 4 ° linea di difesa che ha sostenuto furiosi combattimenti senza riportare perdite ma solo due soldati feriti. Nelle sue parole, il primo giorno l’attacco principale era diretto contro Aghdam, e poi nelle direzioni nord e sud. L’obiettivo, non riuscito, delle forze armate azere era quello di violare le difese armene  nel centro e separare in due parti l’Esercito di Difesa. Balasanyan, che ha anche sostenuto che le milizie azere sparavano contro i commilitoni in fuga dalla prima linea, ha dichiarato che la differenza fra le forze in campo è data dalla diversa motivazione dei soldati dei due schieramenti.

(11 apr 16) ORRORE: I CORPI DEI SOLDATI ARMENI CADUTI CON SEGNI DI TORTURA E AMPUTAZIONI – La “Commissione di Stato della repubblica del Nagorno Karabakh sui prigionieri di guerra, gli ostaggi e gli scomparsi denuncia che molti corpi di soldati armeni deceduti e riconsegnati dalle autorità azere vi sono tracce di torture e mutilazioni. Ad oggi sono 18 i corpi riconsegnati dall’Azerbaigian nel corso delle operazioni poste in essere sotto l’egida della Croce Rossa. Presumibilmente i soldati armeni riconsegnati erano stati catturati nel corso dell’avanzata azera del 2 aprile e poi uccisi (e torturati) in un secondo momento. Il Comitato della repubblica del Nagorno Karabakh ha diramato un comunicato stampa denunciando la violazione azera delle convenzioni internazionali. Il conto delle vittime armene ha raggiunto quota 64, due soldati mancano ancora all’appello. 

(11 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA, SI CERCANO I CORPI – Durante la notte e nella prima mattinata sono state registrate alcune violazioni azere della tregua lungo il confine sia con il Nagorno Karabakh che con l’Armenia. Le forze azere hanno lanciato due colpi di mortaio da 60mmm e 14 granate con lancia granate AGS 17; nessun ferito è stato registrato. Nella mattinata l’Esercito di difesa del Karabakh ha acconsentito che il nemico proseguisse l’attività di ricerca dei corpi sotto la supervisione della Croce Rossa Internazionale.

(10 apr 16) SCAMBIO DEI CORPI DEI SOLDATI DECEDUTI TRA NAGORNO KARABAKH E AZERBAIGIAN – Sotto la supervisione del Comitato della Croce Rossa Internazionale e in ossequio all’accordo raggiunto tra repubblica del Nagorno Karabakh e repubblica di Azerbaigian, oggi le parti hanno dato avvio alle operazioni di scambio dei corpi dei militari deceduti. Lo scambio è avvenuto all’altezza del villaggio azero di Karvand lungo la linea di contatto.

(10 apr 16) BILANCIO DELLE VITTIME – I caduti armeni sono 46 e 122 i feriti secondo quanto dichiarato dalle autorità della repubblica del Nagorno Karabakh e dell’Armenia. L’Azerbaigian ammette la perdita di 31 uomini ma tale dato è sconfessato dalle ricognizione fotografiche e video di parte armena che attestano decine di corpi sul campo. Fonti dell’opposizione in Azerbaigian parlano di 81 vittime e cinque dispersi ma il dato più credibile dovrebbe attestarsi intorno alle trecento unità con almeno un migliaio di feriti. Stante la censura in vigore nell’Azerbaigian non sarà mai possibile avere un quadro cero delle conseguenze della battaglia.

(10 apr 16) SITUAZIONE APPARENTEMENTE TRANQUILLA – Nel corso della notte e della prima mattina non sono state segnalate gravi violazioni della tregua e la situazione lungo la linea di contatto appare tranquilla come da giorni non accadeva. Nel corso della conferenza stampa allestita ieri sera a Yerevan dai co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce è stata confermata la volontà delle parti a rispettare l’accordo di cessate-il-fuoco così come il ministro degli Esteri russo, Lavrov, aveva invitato a fare.

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(9 apr 16) CONCORDATA UN’ALTRA TREGUA PER RECUPERO VITTIME – Con la mediazione della CRI e dell’Osce è stata concordata un’altra tregua dalle 16 alle 19 di oggi (ora locale) per continuare le operazioni di recupero dei soldati caduti nei combattimenti dei giorni scorsi.

(9 apr) IL GRUPPO DI MINSK A YEREVAN. PROTESTE E DICHIARAZIONI – I co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce hanno concluso la visita in Nagorno Karabakh e si sono recati in Armenia dove hanno incontrato il presidente della repubblica e il ministro degli esteri. Un folla di alcune centinaia di persone ha manifestato pacificamente chiedendo il riconoscimento della repubblica del Nagorno Karabakh e la fine dell’aggressione azera. Sotto accusa anche lo stesso GM considerato troppo “morbido” di fronte alle provocazioni azere. Al riguardo l’ambasciatore russo Popov ha dichiarato che l’ingresso del  Nagorno Karabakh al tavolo delle trattative potrà avvenire solo a un determinato stadio delle stesse e ha altresì affermato che l’impossibilità dell’esistenza della regione all’interno dell’Azerbaigian è uno dei temi oggetto di discussione. In questo momento per i co-presidenti del Gruppo di Minsk è importante stabilizzare la non belligeranza e d’intesa con la Croce Rossa Internazionale procedere al recupero dei corpi. al Comitato della croce Rossa i co-presidenti hanno peraltro richiesto di indagare sulle mutilazioni subite dai civili nei giorni scorsi: il riferimento è all’eccidio della famiglia Khalapyn nel villaggio di Talish e la decapitazione del soldato armeno di origine yazida la cui testa è stata esibita dai militari azeri come documentato in un video in rete.

(9 apr 16) UFFICIALE: IL PAPA IN ARMENIA A GIUGNO – Il Vaticano ha ufficialmente annunciato che il Papa si recherà in Armenia a giugno, in Georgia e Azerbaigian a settembre. Significativa la circostanza che il viaggio, inizialmente programmato in tutta la regione, sia stato diviso e l’Armenia sia stata privilegiata dal Santo Padre che ancora una volta conferma vicinanza e solidarietà al popolo armeno.

(9 apr 16) RINVENUTI I CORPI DI ALTRI DUE SOLDATI ARMENI – Nel corso dell’attività di recupero vittime, con un totale cessate-il-fuoco concordato dalle 15 alle 20 del giorno 8 aprile, sono stati recuperati da parte armena i corpi di altri due soldati caduti negli scontri degli ultimi giorni. Si tratta del sergente Robert Abajyan e del soldato  Andranik Zohrabyan entrambi nati nel 1996. Le autorità armene sono in contatto con la Croce Rossa Internazionale al fine di concordare nuove tregue e proseguire nelle operazioni di ricerca dei corpi.

(9 apr 16) VIOLAZIONI AZERE CONTRO TERRITORIO DELL’ARMENIA – Nel corso della notte e della prima mattinata sono stati registrati numerosi colpi azeri verso il territorio dell’Armenia (Tavush). L’intensità delle violazioni sembra comunque in calo.

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(8 apr 16) OSCE: NON SI ESCLUDE UNA FORZA DI PEACE KEEPING – Il rappresentante russo all’Osce, Lukashevich, non ha escluso che l’organizzazione dispieghi una forza di mantenimento pace lungo il confine tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Il diplomatico ha riferito che sussistono tutti i presupposti per una tale decisione.

(8 apr 16) SALE IL NUMERO DELLE VITTIME ARMENE – Il ministero della Difesa ha aggiornato il conto dei caduti nelle fila armene. Esso ha raggiunto quota 42 mentre 21 risultano ancora dispersi.

(8 apr 16) PROSEGUE LA MISSIONE OSCE IN KARABAKH – Prosegue la missione dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce nella repubblica del Nagorno Karabakh. Nel frattempo il Segretario Generale dell’Organizzazione, Lamberto Zannier, in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti, ha dichiarato che gli ambasciatori ritorneranno comunque nella regione a breve. Inoltre, se la situazione dovesse peggiorare, non è esclusa la convocazione di una sessione speciale dell’Osce dedicata esclusivamente al tema.

(8 apr 16) CONCORDATA UNA TREGUA TOTALE DI CINQUE ORE PER RECUPERO VITTIME – Le parti belligeranti hanno concordato una tregua assoluta di cinque ore, dalle ore 15 alle ore 20 locali, per il recupero dei cadaveri dei soldati rimasti uccisi negli scontri a fuoco dei giorni scorsi. La Croce Rossa Internazionale e l’Osce stanno coordinando le operazioni. Un monitoraggio dell’Osce lungo la linea di contatto è previsto nella giornata odierna.

(8 apr 16) ANCORA VIOLAZIONI AZERE DELLA TREGUA, UCCISO SOLDATO ARMENO – Nonostante l’accordo di cessazione ostilità in vigore da martedì scorso, sono continuate anche la notte scorsa e questa mattina attività aggressive da parte dell’Azerbaigian. Come risultato di queste violazioni, un soldato armeno Hrach Muradyan è stato ucciso e altri sono rimasti feriti. Si segnalano inoltre colpi di mortaio nell’estremo nord dell’Armenia, regione di Tavush, dove gli azeri hanno colpito case prossime al confine.

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(7 apr 16) CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE SAHAKYAN – Il presidente della repubblica del Nagorno Karabakh ha tenuto nel tardo pomeriggio una conferenza stampa. Nel suo intervento Sahakyan ha sostenuto che «la nostra patria è stata divisa in varie parti, e nel 1921 una porzione della nostra patria è finitaall’interno di Azerbaigian, un paese straniero che si era improvvisamente creato allora». Egli ha affermato che il movimento di liberazione Artsakh nel 1988, il popolo armeno e l’Artsakh armeno non ha mai accettato tale illegale decisione imposta. «Abbiamo cercato di fare appello contro  tale decisione nel corso di 70 anni. In quegli anni abbiamo compiuto molti sforzi per riottenere giustizia storica. Non siamo riusciti a farlo fino al movimento di liberazione nel 1988. Quando ci siamo liberati dalla prigionia grazie a quel movimento, in base ai valori universali che sono rimasti, ci siamo impegnati a costruire uno stato democratico. E durante questo periodo abbiamo ricevuto l’apprezzamento delle missioni di diversi paesi» ha detto Sahakyan. «Noi stiamo combattendo per la nostra Patria. Il popolo armeno è oggi in lotta per la propria dignità. Siamo leader in questa lotta, e ci rendiamo conto che stiamo portando avanti una missione unica, e continueremo la nostra missione con la stessa realizzazione. Siamo pronti al sacrificio e a soffrire le difficoltà in modo da avere l’opportunità di raggiungere la libertà finale.»

(7 apr 16)  ARRIVATI A  STEPANAKERT I COPRESIDENTI DEL GRUPPO DI MINSK – Sono arrivati nel pomeriggio a Stepanakert gli ambasciatori Popov (Russia), Andreu (Francia) e Warlick (Usa) co-presidenti del Gruppo di Minsk che hannno così raggiunto l’ambasciatore kasprzyk che già si trovava nella capitale della repubblica del Nagorno Karabakh. Hanno subito avuto un incontro con il ministro della Difesa Mnatsakanyan che ha illustrato alla delegazione Osce l’azione azera contro gli insediamenti civili del Nagorno Karabakh.

(7 apr 16) KAREKIN II E ARAM I VISITERANNO IL NAGORNO KARABAKH – Il Catholicos di Tutti gli Armenia, Karekin II, e il Catholicos della Grande casa di Cilicia, Aram I, hanno annunciato che visiteranno insieme il Nagorno Karabakh nei prossimi giorni. Lo ha annunciato un comunicato della Grande Casa di Cilicia. La visita congiunta, mai precedentemente avvenuta nella storia della piccola repubblica armena, acquista un alto valore simbolico sia dal punto di vista religioso che politico.

(7 apr 16) L’AZERBAIGIAN HA AVUTO CARTA BIANCA PER L’AGGRESSIONE – Il vice ministro degli Affari Esteri dell’Armenia Khocharyan, in un incontro odierno con la stampa ha sottolineato come la mancanza di comunicati specificatamente indirizzati all’Azerbaigian (come responsabile delle violazioni passate del cessate il fuoco, NdR) è stato interpretato da Baku come una sorta di “carta bianca” per l’aggressione sferrata nei giorni scorsi. Circa l’applicazione della tregua, il viceministro ha precisato che le misure adottate non si sono dimostrate sufficienti a garantire un effettivo regime di cessate-il-fuoco.

(7 apr 16) LA REPUBBLICA DEL NAGORNO KARABAKH GIA’ AL LAVORO PER RIPARARE I DANNI – Il primo Ministro Harutyunyan è nella regione di Martakert per constatare i danni provocati dagli azeri e ha annunciato che il governo farà il possibile per restaurare nel più breve tempo possibile le case e le infrastrutture danneggiate dai bombardamenti nemici.

(7 apr 16) I COPRESIDENTI DEL GRUPPO DI MINSK IN VIAGGIO PER IL KARABAKH – i co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce sono in viaggio verso la repubblica del Nagorno Karabakh dove incontreranno le autorità locali.

(7 apr 16) REGISTRATI ANCHE IN MATTINATA TENTATIVI AZERI DI INFILTRAZIONE – Gli azeri in violazione della tregua concordata hanno tentato nuove sortite nel territorio del Nagorno Karabakh senza riuscire nel loro intento. Il gruppo di incursori è stato respinto e diversi di loro sono rimasti sul campo, compreso il comandante del drappello.

(7 apr 16) ANCORA VIOLENZA AZERA ROMPE LA TREGUA, UCCISO UN SOLDATO ARMENO – Nella tarda serata di ieri un soldato armeno, Armen Gasparyan (1974), è stato ucciso da una granata lanciata dalle linee azere. Si tratta dell’ennesima grave violazione della tregua concordata a partire dalle ore 12 di martedì.

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(6 apr 16) TREGUA VIOLATA DAGLI AZERI CHE COLPISCONO UN’AMBULANZA – nonostante l’accordo di tregua continuano le azioni provocatorie delle forze azere che questo pomeriggio hanno colpito un’ambulanza che percorreva una strada nella regione di Martakert in prossimità della linea di demarcazione. Un carro armato azero ha sparato colpi verso il veicolo che stava raccogliendo i corpi di alcuni soldati periti nel combattimento. Il personale di servizio era fuori dal veicolo e non ha riportato lesioni.  Il ministero della difesa ha sottolineato la gravità dell’atto che è stato commesso durante la tregua e in danno di un mezzo di soccorso.

(6 apr 16) AGGIORNATO IL BILANCIO DELLE VITTIME ARMENE – il ministero della Difesa ha aggiornato in serata il bilancio delle vittime armene di questi giorni. Risultano deceduti 32 soldati (8 dei quali ufficiali), 121 sono i feriti (24 ufficiali) e 25 persone mancanti all’appello.

(6 apr 16) IL NAGORNO KARABAKH D’ACCORDO PER MONITORAGGIO OSCE – Ani Sargsyan, portavoce del ministero degli Affari esteri della repubblica, ha dichirato che il Nagorno Karabakh è d’accordo per un monitoraggio Osce lungo la linea di contatto e in tal senso le autorità si sono espresse con l’amb. Kasprzyk in visita a Stepanakert. L’accordo non è stato tuttavia ancora perfezionato perché manca l’assenso azero.

(6 apr 16) L’OSSEZIA DEL SUD A FINACO DEL KARABAKH – in una conversazione telefonica del ministro degli esteri Mirzoyan con il suo omologo osseto, Tskhovrebov, questi ha espresso piena solidarietà dell’Ossezia del Sud alla repubblica del Nagorno Karabakh.

(6 apr 16) UCCISI DUE SOLDATI ARMENI NEL KARVACHAR – Il ministero della difesa comunica la notizia della morte di due soldati armeni nel Karvachar (nord del Karabakh). Si tratta di Suren Aramyan  e Grigor Avetisyan, entrambi diciannovenni. Non sono state fornite informazioni sulle modalità del fatto e sulla esatta località.

(6 apr 16) PRESIDENTE NK: L’ESERCITO DI DIFESA HA ADEMPIUTO AI SUOI COMPITI – Il presidente Bako Sahakyan, nel corso di una riunione operativa tenutasi in mattinata, ha lodato il lavoro svolto dall’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh che ha adempiuto al suo compito di preservare l’integrità della nazione.

(6 apr 16) NUOVI TENTATIVI DI INFILTRAZIONE AZERA – A dispetto dell’accordo di cessazione ostilità, gli azeri hanno compiuto con una pattuglia di una quindicina di soldati nuovi tentativi di oltrepassare il confine e occupare posizioni. Tutti i tentativi sono stati respinti.

(6 apr 16) SITUAZIONE CALMA DOPO L’ACCORDO DI NON OSTILITA’ FRA LE PARTI – Nel corso della notte non si sono rilevate particolari attività belliche dopo l’accordo raggiunto dai comandi militari (e non dai governi) e la situazione è relativamente calma.

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(5 apr 16) PROSSIMA VISITA DEI COPRESIDENTI GRUPPO DI MINSK NELLA REGIONE –  I co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce, il russo Popov e il francese Andrieu, saranno a breve nella regione per un incontro fra le parti. Oggi a Vienna riunione dei membri Osce per discutere la questione. E’ stato rinnovato dal presidente dell’Osce in carica, il tedesco Steinmeier, l’appello al cessate-il-fuoco. Steinmeier ritiene l’accordo di oggi una interessante base su cui lavorare per una risoluzione pacifica del conflitto. Il rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica, amb. Kasprzyk, sarà in visita in Nagorno Karabakh.

(5 apr 16) NESSUN CESSATE IL FUOCO CONCORDATO DALLE PARTI – Il ministero della Difesa dell’Armenia conferma che non è stato raggiunto un accordo ufficiale ma le parti hanno dichiarato l’intenzione di sospendere le ostilità. Tuttavia a poche ore dall’annuncio è ripresa attività di artiglieria azera con cannoni e mortai nel nord est, regione di Martakert.

(5 apr 16) DIFESA NK: QUASI DUEMILA I CADUTI AZERI -In una conferenza stampa il col. Arustamyan ha riferito che il numero dei caduti azeri potrebbe raggiungere quota duemila. Il dato sarebbe stato ricavato da una conversazione telefonica nemica; i caduti dell’esercito di difesa del Karabakh sarebbero 29.

(5 apr 16) CONCORDATO UN CESSATE-IL-FUOCO FRA LE PARTI – Un portavoce dell’Esercito di difesa dell’Artsakh ha dichiarato che dalle ore 12.00 di oggi è in vigore un cessate-il-fuoco concordato fra le parti. 

(5 apr 16) TERRORISTI E MERCENARI SPALLEGGIANO GLI AZERI – Il portavoce presidenziale Davit Babayan ha affermato che « ci sono motivi per affermare che anche i mercenari dello Stato Islamico e di altre organizzazioni terroristiche hanno partecipato alle azioni aggressive che l’Azerbaigian ha scatenato contro il Nagorno Karabakh. Ciò è evidenziato da numerose circostanze. Parlavano tra loro in turco o in arabo, non avevano altre divise [e] hanno agito come militanti. La loro età era differente [rispetto alla media dei militari azeri, NdT] , erano tutti sopra i trenta anni». 

(5 apr 16) BABAYAN: SITUAZIONE PER CERTI VERSI STABILIZZATA – Il portavoce presidenziale Davit Babayan riferisce una certa stabilizzazione della situazione lungo la linea di contatto tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian e dichiara che gli armeni hanno acquisito un vantaggio strategico. «Dobbiamo attendere e vedere cosa accade» ha commentato. Gli scontri, secondo quanto comunicano fonti di stampa, sembrano essersi ridotti di intensità anche perché gli armeni hanno respinto gli azeri sulle loro posizioni iniziali riprendendo il controllo del terreno perduto.

( 5 apr 16) SESSIONE SPECIALE DELL’OSCE DEDICATA AL NAGORNO KARABAKH – Prende il via a Vienna una sessione speciale dell’Osce alla quale partecipano i Paesi membri del Gruppo di Minsk e quindi oltre ai co-presidenti Popov (Russia) Warlick (usa) e Andrieu (Francia) anche i rappresentanti di Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Germania, Italia, Svezia, Finlandia e Turchia. Sono previste anche consultazioni separate.

(5 apr 16) ANCHE UNA GUERRA INFORMATICA DIETRO LE LINEE MILITARI – Hackers azerbaigiani hanno manipolato il profilo FB della regione di Kashatgh e disseminato false e caotiche informazioni per gli utenti. Contemporaneamente  il “Monte Melkonian Cyber Army” annuncia di esser riuscito ad ottenere i dati di 25000 soldati azeri.

(5 apr 16) PROSEGUITI NELLA NOTTE LANCI DI RAZZI AZERI – Sono proseguiti nella notte i lanci di razzi azeri contro il territorio del Nagorno Karabakh. Il nemico ha utilizzato lancia razzi “Smerch” (che hanno una gittata fino a 90 chilometri)  innalzando qualitativamente il livello dell’armamento. Più le truppe azere sono costrette ad arretrare (residuano poche centinaia di metri di territorio ancora sotto il loro controllo) e più tentano di colpire gli insediamenti civili aumentando la potenza delle armi utilizzate. L’attività più intensa viene ora registrata nel settore sud orientale in quanto in quello nord orientale le truppe di invasione che si erano infiltrate sulla direttiva Mataghis  lungo il fiume Tartar sono state ricacciate indietro.

(5 apr 16) AGGIORNAMENTO PERDITE AZERE – Alle ventidue del 4 aprile il bilancio di perdite materiali azere ammontava a  29 carri armati, 5, veicoli armati, 1 veicolo trasporto truppe, 2 elicotteri, 1 lanciafiamme multiplo TOS, 1 lanciarazzi Grad, 7 droni.

(5 apr 16) MALDESTRO TENTATIVO DI DISINFORMAZIONE AZERA – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh ha denunciato un maldestro tentativo di disinformazione messo in atto dall’Azerbaigian che avrebbe diffuso falsi comunicati a firma del ministro della Difesa Mnatsanakyan. Tali documenti, scritti in un armeno approssimativo più simile a un pishing  bancario che a un comunicato di guerra, sono ovviamente stati categoricamente smentiti dall’interessato e commentati con ironia. 

(5 apr 16) SALE LA TENSIONE ANCHE SUL CONFINE ARMENO AZERO – Durante la notte sono stati registrati colpi da parte delle postazioni azere contro quelle armene lungo il confine tra Armenia e Azerbaigian all’altezza della regione di Tavush (direzione Berdavan e Koti). Un soldato armeno è stato ferito.

(5 apr 16) MIRZOYAN ALLA CNN: NON E’ UNA QUESTIONE DI TERRITORIO MA DI AUTODETERMINAZIONE – Non è una questione di territori, è una questione di autodeterminazione, ha detto  il ministro degli Esteri del Karabakh Karen Mirzoyan  in un’intervista rilasciata ieri alla CNNche gli  ha chiesto di commentare l’affermazione del ministro degli esteri azero riguardo i “territori occupati”. Mirzoyan ha affermato che venticinque anni fa il popolo del Karabakh ha votato per l’indipendenza, e ora il regime attuale di Baku sta cercando di opprimere questo popolo non solo con mezzi  diplomatici, ma anche prima di tutto con mezzi militari. Ha assicurato che il Karabakh è alla ricerca di una soluzione diplomatica, per un meccanismo che possa fornire alle parti una possibilità di convivenza in questa regione. Alla richiesta di commentare le chiamate del collega russo Sergey Lavrov per calmare la situazione, Mirzoyan ha risposto che il Karabakh apprezza altamente gli sforzi dei co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE e della comunità internazionale, aggiungendo però  che tutte gli appelli indistintamente indirizzati a entrambe le parti vengono ricevuti dall’Azerbaigian non come un segnale di preoccupazione, non come un segnale che è il momento di fermare la violenza, ma come un segno a continuare la politica di violenza.

(5 apr 16) GLI STATI UNITI SI APPELLANO AL RISPETTO DEI PRINCIPI DI MADRID – Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti auspica «risoluzione equa e giusta  per il Nagorno Karabakh, che si basi su principi di diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, l’Atto finale di Helsinki, in particolare sul mancato uso della forza, l’integrità territoriale e l’autodeterminazione». Gli USA esprimono preoccupazione per l’escalation di violenza a auspicano un ritorno al dialogo. 

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(4 apr 16) GLI AZERI MINACCIANO DI COLPIRE STEPANAKERT – Il ministro della Difesa dell’Azerbaigian ha oggi minacciato di colpire la città di Stepnakert come rappresaglia (?) alle azioni armene. Da parte armena, il ministero della Difesa fa sapere che nel caso di una tale eventualità la risposta sarà “sproporzionata” lasciando intendere che sarà elevato il livello degli armamenti in campo.

(4 APR 16) COLPITO DAGLI AZERI UN PULLMAN CON VOLONTARI DI SISIAN, VITTIME – Un pullman che trasportava un gruppo di volontari di Sisian lungo la strada per Martakert è stato colpito da un drone azero. Il bilancio sarebbe di sette vittime.

(4 apr 16) TERRORISTI ISIS AZERI LASCIANO RAKKA PER COMBATTERE IN KARABAKH – Secondo una fonte militare un gruppo di 50/70 militanti ISIS di etnia azera avrebbero lasciato la roccaforte Rakka in Siria per raggiungere, via Turchia e Nakichevan, l’Azerbaigian e unirsi nella battaglia per il Karabakh.

(4 apr 16) SQUADRONI PUNITIVI AZERI DIETRO LE LINEE NEMICHE PER COLPIRE I SOLDATI FUGGITIVI – Dietro alle linee nemiche starebbero operando squadroni punitivi con il compito di punire i soldati che abbandonano la linea di combattimento.

(4 apr 16) SI AGGRAVA IL BILANCIO DELLO SCONTRO, NESSUN INSEDIAMENTO ARMENO SOTTO CONTROLLO AZERO – Il capo della divisione operativa dell’esercito di difesa del NK, Vitali Arustamyan, ha questa sera comunicato ufficialmente il bilancio degli scontri aggiornato alla tarda mattinata. I caduti armeni sono 20, 26 soldati mancano all’appello e potrebbero essere stati fatti prigionieri dagli azeri o eliminati oltre confine,  72 risultano i feriti. Gli azeri avrebbero perduto almeno 300 uomini mentre è imprecisato il numero dei feriti. A questa mattina nessun insediamento armeno era sotto controllo azero ma solo alcune porzioni di territorio inabitato prossime alla linea di confine e intorno alle quali si tanno svolgendo i combattimenti. Per la prima volta gli azeri hanno impiegato lanciafiamme multipli su cingolati TOS-1 “Solntsepyok” di fabbricazione russa, uno dei quali è già stato distrutto.  Gli armeni hanno perso sette carri armati; venti carri armati azeri sono stati distrutti unitamente a tre veicoli di trasporto fanteria, due elicotteri, sei droni e un lancia razzi Grad.

(4 apr 16) SARGSYAN: SE NON CESSANO LE OSTILITA’ RICONOSCEREMO UFFICIALMENTE IL NAGORNO KARABAKH – Il presidente dell’Armenia nel corso del riferito meeting con gli ambasciatori Osce ha annunciato che se non cesseranno le ostilità l’Armenia procederà al riconoscimento ufficiale della repubblica del Nagorno Karabakh. Questo passaggio diplomatico è sempre stato evitato sino ad oggi perché aprirebbe scenari di difficile interpretazione e sarebbe una strada senza ritorno nei rapporti (difficili) con l’Azerbaigian. Ma se da Baku non vogliono ascoltare il dialogo, la decisione di Yerevan diviene inevitabile. Con tutto quello che ne consegue anche per il lavoro del Gruppo di Minsk. Il ministro degli Affari esteri del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha affermato che non solo l’Armenia ma tutta la comunità internazionale deve riconoscere la repubblica.

(4 apr 16) RESPINTI NUOVI TENTATIVI AZERI DI PENETRAZIONE – Il portavoce della del presidente della repubblica, Babayan, comunica che nuovi tentativi di penetrazione delle forze azere sono stati respinti con successo arrecando al nemico ingenti perdite e decine di soldati caduti. Nella loro disperata difesa gli azeri hanno anche usato potenti lanciafiamme TOS che tuttavia non hanno arrecato alcun danno agli armeni. Il portavoce ha assicurato che non vi è alcun panico fra la popolazione, alto è il morale degli uomini impegnati nel combattimento, incessante la fila di volontari (anche studenti minorenni) che si presentano alle autorità per aiutare la difesa dell’Artsakh. «In questo momento l’Esercito di Difesa dell’Artsakh è in grado di proteggere i confini della patria da solo» ossia che al momento non è intervenuto alcun supporto logistico straordinario dall’Armenia.

(4 apr 16) SARGSYAN CONVOCA AMBASCIATORI PAESI OSCE –  Il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan ha avuto oggi un incontro al palazzo presidenziale con gli ambasciatori di tutti i Paesi membri dell’Osce ai quali ha illustrato la situazione in corso aggiornandoli sugli ultimi sviluppi militari.

(4 apr 16) MIGLIAIA DI VOLONTARI IN AIUTO DELL’ARTSAKH – Il ministero della Difesa dell’Armenia, così come fatto da quello del Nagorno Karabakh, comunica che sono migliaia i volontari che si stanno presentando – anche provenienti da Paesi della Diaspora – per andare ad aiutare l’Artsakh. Tutti vengono registrati ma solo quelli che vantano esperienza possono affluire in Nagorno Karabakh.

(4 apr 16) UNA SOTTO DIVISIONE AZERA CIRCONDATA E ANNIENTATA – Il portavoce della Difesa dell’Armenia, Hovhannisyan, riferisce che una intera sotto divisione azera è stata circondata e annientata nel settore meridionale della linea di confine. Numerosi mezzi nemici sono stati distrutti.

(4 apr 16) GLI AZERI AMMETTONO OPERAZIONE BELLICA –  Il ministro della Difesa dell’Azerbaigian, gen. Hasanov, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Le forze armate armene hanno recentemente organizzato azioni di sovversione, attaccando i territori situati lungo la linea del fronte e utilizzando armi pesanti e artiglieria contro la nostra popolazione. Gli eventi recenti mostrano che il numero di vittime tra la popolazione civile è aumentata. Per prevenire questi attacchi sovversivi, abbiamo valutato la situazione operativa e deciso di assestare colpi alle linee di tiro e alle unità di artiglieria delle forze armate armene per farle muovere lontano dai nostri villaggi.
Allo stesso tempo, tenendo conto del movimento delle riserve delle forze armate armene in una certa direzione, unità da ricognizione delle forze armate azere hanno svolto attività previste in tre direzioni … Le nostre azioni hanno in primo luogo lo scopo di liberare i nostri insediamenti e linee di tiro
». In buona sostanza Baku ha ammesso di aver iniziato l’offensiva militare peraltro giustificando la stessa con giustificazioni che nulla hanno a che fare con la realtà.

(4 apr 16) RESI PUBBLICI I NOMI DI SETTE CADUTI DEL KARABAKH – Il ministero della Difesa ha reso noti i nomi di sette soldati caduti mentre combattevano nell’Esercito di difesa dell’Artsakh. Questi i nomi: capitano Hovsep Kirakosyan (nato 1988), soldato Nodarik Margaryan ( 1963), soldato  Sasun Mkrtchyan(1989), capitano Armenak Urfanyan (1990), soldato Qyaram Aloyan (1996), sergente Yuri Paramazyan, maggiore Hovsep Mayilyan (1978).

(4 apr 16) ALTRI TRE CARRI ARMATI AZERI DISTRUTTI – Nel corso delle operazioni di controffensiva di questa mattina altre tre carri armati azeri sono andati distrutti.

(4 apr 16) RIPRESI NELLA MATTINATA BOMBARDAMENTI AZERI SU INSEDIAMENTI CIVILI – Dopo una relativa calma notturna sono ripresi nella mattinata lanci di razzi azeri contro insediamenti civili prossimi al confine. Mentre le truppe azere vengono progressivamente ricacciate oltre la linea di demarcazione, il governo dell’Azerbaigian tenta di colpire la popolazione con lanci di razzi Grad che, ad ora, non hanno per fortuna avuto ancora alcuna conseguenza.

(4 apr 16) IL PRESIDENTE SAHAKYAN RICEVE DELEGAZIONE DI VOLONTARI – I primi gruppi di volontari armeni stanno affluendo in Artsakh. Questa mattina il presidente Sahakyan ha incontrato una delegazione della “Unione Volontari Yerkrapah” guidata dal responsabile Manvel Grigoryan.

(4 apr 16) ORRORE A TALISH, GLI AZERI SGOZZANO FAMIGLIA DI ANZIANI ARMENI – La liberazione del villaggio di Talish (regione di Martakert) per qualche ora occupato dalle forze azere ha svelato una scena raccapricciante. In un casolare fuori dal villaggio tre anziani, Valera Khalapyan, sua moglie, Razmela e la madre di lui Marusya Khalapyan (92 anni) sono stati barbaramente trucidati dagli azeri. Ai due coniugi sono state tagliate le orecchie. Qui le foto del massacro (vietato ai minori e a un pubblico impressionabile)

(4 apr 16) FORZE ARMENE AVANZANO E LIBERANO LE AREE OCCUPATE –  Nella serata di ieri il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia, Artsrun Hovhannisyan, ha così commentato su Facebook: «Finalmente buone notizie. Le unità armene hanno fatto importanti avanzamenti in diverse sezioni della linea del fronte, liberando nuove posizioni e frontiere. Lunga vita ai soldati armeni».

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(3 apr 16) DICHIARAZIONE DEL PORTAVOCE DEL MINISTERO DELLA DIFESA DELL’ARMENIA –  Il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia Artsrun Hovhannisyan ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Continuiamo le nostre misure di deterrenza e a dettare la situazione in molte parti della linea del fronte. Devo sottolineare ancora una volta che gli scontri continuano in alcune parti della prima linea, laddove l’avversario ha schierato molte truppe. Voglio fare una serie di osservazioni. Guardate con attenzione i cosiddetti “rapporti di prima linea” dell’Azerbaigian e prestate attenzione a una cosa chiara: nessuno dei rapporti mostra chiaramente qualsiasi perdita umana o attrezzature della parte armena. Non c’è anche una posizione chiara del territorio da essi occupato. Abbiamo sofferto alcune vittime, che non abbiamo tenuto in segreto, ma essi  non sono in grado anche di mostrare e indicare (dove si trovano, NdT) , il che significa che feroci scontri vanno avanti nelle loro frontiere e il vantaggio è nelle mani della parte armena. Focalizzate anche l’atteggiamento dei due opinioni pubbliche verso le operazioni militari in corso già da due giorni. Possiamo notare che il pubblico armeno è incoraggiato e c’è un grande flusso di volontari al fronte, mentre nel pubblico azero succede il contrario».

(3 apr 16) IL PRESIDENTE CONVOCA RIUNIONE OPERATIVA – La presidenza della repubblica comunica che questa sera è stata convocata una riunione operativa per discutere la situazione lungo la linea di confine con l’Azerbaigian. Oltre al presidente Sahakyan hanno partecipato il Primo Ministro Haroutyunyan, il ministro della difesa Mnatsanakyan e l’arcivescovo Martirossyan.

(3 apr 16) MIGLIAIA DI VOLONTARI ARMENI PRONTI A INTERVENIRE – Secondo la “Unione Volontari Yerkrapah” sono migliaia i volontari che si stanno registrando per intervenire a difesa dell’Artsakh. Alcuni gruppi avrebbero già raggiunto il fronte per seguire le operazioni più importanti. L’Unione sta coordinando le sue azioni con gli organi di governo, i ministri della difesa e i comandanti in capo di Armenia e Nagorno Karabakh. Combattenti per la libertà, studenti, medici, infermieri e altri specialisti si stanno rivolgendo agli uffici Yerkrapah per la registrazione.

(3 apr 16) ALTRO ARMAMENTO AZERO E’ STATO DISTRUTTO – L’Esercito di Difesa del NK comunica che nel corso dei combattimenti che stanno interessando l’estremo lembo nord orientale della regione di Martakert le forze armene hanno distrutto un altro carro armato azero, un drone e una batteria di lancia razzi Grad. Dall’inizio degli scontri sono almeno quindici in carri armati azeri andati distrutti. Intanto il ministero della Difesa rende noto che sono dieci i soldati armeni ricoverati in ospedale a Yerevan.

(3 apr 16) SMENTITA LA DICHIARAZIONE AZERA DI CESSATE-IL-FUOCO UNILATERALE – Il portavoce del presidente della repubblica del NK, Babayan, ha smentito la dichiarazione del presidente azero Aliyev che aveva annunciato una cessazione unilaterale delle ostilità. Babayan ha viceversa informato come l’attività bellica azera continui su tutta la linea di contatto. «La realtà è completamente differente»  ha  commentato il portavoce presidenziale che ha etichettato le parole di Aliyev alla stregua di «una tipica speculazione azera». Dieci minuti dopo che il presidente azero aveva annunciato la tregua, razzi azeri colpivano la città di Martakert. In una dichiarazione l’ufficio stampa dell’Esercito di Difesa dell’Artsakh è pronto a discutere la proposta di cessate il fuoco nel contesto di un ristabilimento delle posizioni iniziali giacché al momento residuano sacche di resistenza di alcuni drappelli di incursori nemici.

(3 apr 16) ARMENIA PRONTA A UN SUPPORTO MILITARE A FAVORE DEL KARABAKH – Il vice ministro della Difesa di Yerevan, David Tonoyan, parlando con la stampa ha affermato che l’Armenia sta seguendo tutti gli sviluppi della situazione ed è pronta a dare un supporto militare diretto alla repubblica del Nagorno Karabakh. Al momento l’attacco azero è fronteggiato dal solo Esercito di Difesa del NK; se la situazione non dovesse evolvere positivamente, l’Armenia scenderebbe in campo da un punto di vista logistico anche se questo passo significherebbe l’apertura di un fronte azero anche lungo i suoi confini.

(3 apr 16) INTENSI COMBATTIMENTI IN CORSO, RAZZI SU MARTAKERT – La situazione rimane tesa lungo tutta la linea di confine ma in particolare nel nord est (Martakert) e nel sud est (Martuni). Le forze azere cercano di sfondare la difesa armena con carri armati; sarebbero almeno quattordici i tank azeri distrutti fra ieri e oggi. solo questa mattina gli azeri hanno perso cinque carri (due nella sezione sud) e due veicoli trasporto truppe da combattimento (IFV, Infantry Fighting Vehicle). Gli azeri, in difficoltà sul campo, starebbero cercando di colpire anche oggi obiettivi civili: fonti non confermate segnalano razzi BM 21 Grad sulla città di Martakert.

(3 apr 16) PROSEGUITI PER TUTTA LA NOTTE I COMBATTIMENTI – Il ministero della Difesa del Nagorno Karabakh informa che sono proseguiti per tutta la notte i combattimenti con le truppe nemiche, sopratutto nell’estremo settore nord orientale del Paese (regione di Martakert). In particolare le forze armene hanno ripreso la base militare di Talish (villaggio che si trova a una decina di chilometri dalla linea di confine) in precedenza occupata dagli azeri.

(3 apr 16) CINQUE CARRI ARMATI AZERI CIRCONDATI NEL TERRITORIO ARMENO – Secondo fonti (agenzia russa Interfax) diffusesi nella serata di ieri, vi sarebbero cinque carri armati azeri in territorio armeno circondati dalle forze di difesa del Nagorno Karabakh che starebbero valutando se catturare i cingolati o distruggerli. L’area delle operazioni sarebbe il distretto nord orientale nella regione di Martakert dove si è avuto lo scontro più violento tra le forze in campo.

(3 apr 16) TRAGICO BILANCIO DI VITE – Al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale, il presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, ha comunicato il bilancio dell’attacco azero al Nagorno Karabakh. Le incursioni, respinte, sono costate la vita a diciotto soldati armeni e il ferimento di altri trentacinque. Il presidente ha annunciato che l’Armenia dovrebbe firmare un accordo di mutua assistenza militare con il Nagorno Karabakh. Secondo fonti non ufficiali gli azeri hanno lasciato sul campo almeno duecento morti anche se Baku ha confermato la perdita di soli dodici uomini. Nella serata di ieri il ministero della difesa del NK ha diffuso un video dei resti di uno degli elicotteri azeri abbattuti in territorio armeno.

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(2 apr 16) SMENTITA DISINFORMAZIONE AZERA SU OCCUPAZIONE DI TERRITORIO – Il ministero della Difesa ha categoricamente smentito le notizie diffuse da alcune agenzie azere riguardo l’occupazione di territorio armeno e le ha bollate come mera propaganda di regime. Il presidente azero Aliyev denuncia gli “attacchi” armeni ma non spiega come mai uomini e mezzi dell’esercito azero si siano trovato nel Nagorno Karabakh. Viceversa, nel timore di rappresaglie armene, fonti azere riferiscono che la popolazione di villaggi dell’Azerbaigian prossimi alla linea di confine sta abbandonando le proprie case.

(2 apr 16) APPELLO DEL SEGRETARIO OSCE, ZANNIER – Il Segretario Generale dell’Osce, Lamberto Zannier, si è detto preoccupato per la situazione e ha lanciato un appello alle parti per la cessazione delle ostilità. Dal canto suo il Gruppo di Minsk dell’Osce ha diramato un comunicato nel quale, ancora una volta senza indirizzarsi specificatamente alla parte azera responsabile dell’accaduto, «esprime seria preoccupazione per le violazioni su larga scala del cessate-il-fuoco che hanno avuto luogo lungo la linea di contatto nella zona di conflitto del Nagorno Karabakh. Condanniamo con forza l’uso della forza e piangiamo la perdita insensata di vite umane, inclusi civili» Il Gruppo di Minsk invita le parti a fermarsi  e ribadisce che non vi è alcuna alternativa a una soluzione negoziata della controversia. Anche il Commissario per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Federica Mogherini, sollecita le parti a interrompere i combattimenti e definisce le notizie su quanto accaduto «profondamente preoccupanti».

(2 apr 16) DIFESA NK: ALMENO 200 MORTI FRA GLI AZERI – Il ministero della Difesa della repubblica del Nagorno Karabakh riferisce che le forze azere hanno perso almeno duecento uomini nel corso delle incursioni delle ultime ore. Solo nei pressi del villaggio di Talish (nord est della regione di Martakert) sono state registrate una trentina di vittime. Sono state diffuse immagini del luogo della battaglia con cadaveri di soldati azeri, relitti di droni, auto e case danneggiate. La presenza dei corpi di militari azeri nel territorio del Nagorno Karabakh (parecchi chilometri oltre la linea di confine con l’Azerbaigian) è la prova dell’aggressione azera. (FOTO) (FOTO)

(2 apr 16) L’AZERBAIGIAN AMMETTE LE PERDITE – Il ministero della Difesa dell’Azerbaigian ha ammesso la perdita di dodici soldati, un elicottero Mi-24 e un carro armato. secondo fonti armene i carri colpiti sono almeno tre, due gli elicotteri e altrettanti droni; il numero dei caduti azeri è molto probabilmente ben più alto di quello comunicato da Baku. L’ammissione di velivoli aerei e carri conferma l’aggressione azera al territorio del Nagorno Karabakh e sconfessa la contraria  tesi di Baku. Molte agenzie stampa azere non hanno ancora fornito notizie su quanto accaduto nelle ultime ore.

(2 apr 16) LA LISTA DEI CIVILI FERITI NEGLI ATTACCHI AZERI – Sono in condizioni critiche ma stabili i civili feriti nel corso dei recenti attacchi azeri. Questa la lista diramata dalle autorità di Stepanakert nel cui ospedale sono stati ricoverati: Tsovinar Agahjanyan (nato 1961), Garegin Aghajanyan (1973), Zaven Avanesyan (1985) and Hayk Torosyan (1997). Questa mattina erano stati colpiti anche tre ragazzi: il piccolo Vaghinak Grigoryan (12 anni) è rimasto ucciso mentre Gevorg Grigoryan (11 anni) e Vardan Andreasyan (12 anni) sono rimasti gravemente feriti.

(2 apr 16) SITUAZIONE PIU’ CALMA LUNGO IL CONFINE – Il portavoce del presidente della repubblica, Babayan, ha dichiarato che la situazione lungo la linea di demarcazione con gli azeri è ora «relativamente calma»  aggiungendo che c’è naturale inquietudine nella popolazione ma nessun atteggiamento di panico. «Noi difendiamo la nostra patria, il nostro futuro, i nostri figli. E che fa il popolo dell’Azerbaigian? Esso è chiamato a difendere il corrotto presidente Aliyev?»  ha affermato il portavoce. Tuttavia un portavoce del ministero della Difesa in un post su FB ha affermato che continuano combattimenti in diverse direzioni e che la situazione rimane tesa.

(2 apr 16) LAVROV (RUSSIA) SI APPELLA AI MINISTRI DEGLI ESTERI – Il ministro degli Esteri della Federazione Russa Sergej Lavrov ha incontrato separatamente i ministri degli esteri di Armenia (Nalbandian) e Azerbaigian (Mammadyarov) chiedendo la cessazione delle ostilità lungo la linea di contatto. Anche il ministro della Difesa russo ha avuto conversazioni telefoniche con i colleghi armeno e azero.

(2 apr 16) GIOVANI DELL’ARTSAKH VOLONTARI PER IL FRONTE –  Un esponente dell’organizzazione “Combattenti per la libertà”, Alvaro Scheghyan, ha dichiarato che già alcune centinaia di giovani si stanno offrendo come volontari per difendere i confini della repubblica del Nagorno Karabakh e che si attende un invito in tal senso da parte del ministero della Difesa.

(2 apr 16) ARAM I CONDANNA L’AGGRESSIONE AZERA – Il Catholikos degli armeni di Cilicia ha duramente condannato l’aggressione azera e ha pubblicamente espresso vicinanza e solidarietà al presidente della repubblica del Nagorno Karabakh.

(2 apr. 16) ANCHE UN SINDACO FERITO DAI RAZZI AZERI – Anche il capo della comunità di Mataghis (regione di Martakert) risulta ferito dai razzi sparati dagli azeri verso il territorio del Nagorno Karabakh.

(2 apr 16) IL COMUNICATO UFFICIALE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELL’ARMENIA – «Condanniamo con forza le azioni militari, scatenate dalle forze armate azere la scorsa notte lungo tutta la linea di contatto con il Nagorno Karabakh e il confine con l’Armenia, mirate anche a infrastrutture e insediamenti civili. Baku ha continuato gli sforzi per minare il processo di negoziazione, tra cui il recente rifiuto di un incontro con i co-presidenti del Gruppo di Minsk, unitamente ai sostenuti attacchi militari che per l’Azerbaigian sono altro che futili tentativi di ricatto. Baku sfida palesemente i numerosi appelli della comunità internazionale sulla risoluzione del conflitto attraverso negoziati. Solo nei giorni scorsi i co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE, la Presidenza tedesca dell’OSCE, il vice presidente degli Stati Uniti e il Segretario di Stato americano hanno fatto tali dichiarazioni. Ed è così che l’Azerbaijan risponde a questi appelli. In numerose occasioni abbiamo richiamato l’attenzione della comunità internazionale sollecitandola a frenare le ambizioni militari di Baku, avendo in mente esattamente un tale sviluppo della situazione, creata dalle odierne azioni dell’Azerbaigian. Questo altro passo dell’Azerbaijan per far degenerare la situazione, data la sua natura su larga scala, le armi usate e gli obiettivi selezionati, dimostra che Baku ha scelto di intensificare costantemente la situazione, sicché diviene un imperativo lo rende imperativo per la comunità internazionale intraprendere azioni concrete per riportare l’Azerbaigian all’ordine».

(2 apr 16) SAHAKYAN PRESIEDE IL CONSIGLIO DI SICUREZZA – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha presieduto oggi una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Nazionale. Anche il presidente dell’Armenia Serzh Sargsyan, appena tornato dagli Stati Uniti, ha convocato per la serata il Consiglio di Sicurezza.

(2 apr 16) PUTIN INVITA A UN IMMEDIATO CESSATE-IL-FUOCO  – La gravita della situazione lungo la linea di demarcazione tra Nk e Azerbaigian ha spinto il presidente russo Vladimir Putin a una dichiarazione ufficiale che invita le parti a una immediata tregua. (leggi su Aska)

(2 apr 16) ARMENIA: O INTERVENGONO I MEDIATORI O REAGIREMO DURAMENTE – L’Armenia e il Nagorno Karabakh ha rilasciato numerose dichiarazioni riguardo la nuova aggressione azera e hanno invitato la comunità internazionale ad intervenire immediatamente con una dichiarazione di condanna “mirata” nei confronti dell’aggressore azero; in caso contrario le forze armene saranno costrette a reagire duramente. Le autorità armene hanno ribadito che ogni responsabilità di quanto sta accadendo nella regione ricade unicamente sul governo dell’Azerbaigian. (leggi su Repubblica)

(2 apr 16) RAZZO AZERO COLPISCE VILLAGGIO, MUORE UN BAMBINO – Un razzo BM 21 Grad ha colpito questa mattina, intorno alle ore 8,30 locali, un insediamento civile nella regione di Martuni causando la morte di un bambino di dodici anni e il ferimento di altri due. La vittima si chiamava Vaghinak Grigoryan.

(2 apr 16) ATTACCO AZERO SU VASTA SCALA NELLA NOTTE – L’Azerbaigian a partire dalla notte di venerdì ha avviato un attacco lungo quasi tutta la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh. Utilizzando carri armati, artiglieria pesante e mezzi aerei, le forze azere hanno cercato di sfondare le linee difensive del Nagorno Karabakh. Il tentativo non è riuscito, l’Esercito di difesa del NK ha respinto le incursioni arrecando gravi perdite al nemico; secondo il ministero della difesa di Stepanakert sono stati abbattuti due elicotteri e due droni e distrutti alcuni cingolati. Gravi perdite umane. (Qui la notizia completa)

(1 apr 16) CECCHINO AZERO UCCIDE ALTRO SOLDATO ARMENO –  Continuano  le violazioni azere del cessate-il-fuoco lungo la linea di demarcazione tra Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Oggi, alle ore 12,20 locali, il giovane Vladimir Melkonyan di anni venti è stato mortalmente colpito mentre si trovava in una postazione di difesa. Ne dà notizia il ministero di Stepanakert che al momento non ha divulgato dettagli sulla località del fatto.

(1 apr 16) INCONTRO NALBANDIAN – WARLICK A NEW YORK – Il ministro degli Esteri dell’Armenia, Eduard Nalbandian ha incontrato ieri il copresidente USA del Gruppo di Minsk, James Warlick al quale ha evidenziato le continue violazioni azere sia lungo la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh sia lungo il confine con l’Armenia dove proprio ieri è stata registrata un’altra giovane vittima armena e dove negli ultimi giorni si sono intensificati i colpi contro le abitazioni dei civili. In particolare Nalbandian ha sottolineato come Baku abbia ignorato l’appello dei mediatori internazionali a rispettare le festività religiose e proprio sotto Pasqua abbia intensificato le violazioni contro gli armeni.