Dichiarazione politica congiunta sul futuro dell’Artsakh
Una dichiarazione è stata rilasciata da oltre 30 gruppi politici in Armenia e Artsakh, esprimendo le loro preoccupazioni riguardo ai risultati del recente incontro di Bruxelles e agli approcci articolati da Nikol Pashinyan a Reykjavik. Il comunicato evidenzia i seguenti punti:
- Il popolo armeno è profondamente preoccupato per i risultati annunciati al termine dell’incontro di Bruxelles e per gli approcci articolati da Nikol Pashinyan.
- Data l’attuale situazione geopolitica, l’accelerazione artificiale dei negoziati armeno-azerbaigiani, in particolare sotto pressione e minacce, non è nel migliore interesse del popolo armeno.
Quindi:
- Qualsiasi proposta negoziale che prescinda dal diritto all’autodeterminazione e implichi alle autorità armene l’accettazione dell’Artsakh come parte dell’Azerbaigian è priva di base giuridica. Tale proposta contraddice vari accordi internazionali, tra cui:
– La Carta delle Nazioni Unite,
– Atto finale di Helsinki, i documenti adottati dai copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE (l’unico formato riconosciuto a livello internazionale per i negoziati dell’Artsakh),
– La Costituzione e la legislazione della Repubblica di Armenia,
– La Costituzione della Repubblica dell’Artsakh. - Nikol Pashinyan non è né autorizzato né autorizzato a raggiungere accordi o fare promesse in merito ai negoziati dell’Artsakh e al regolamento armeno-azerbaigiano. Le promesse che ha fatto durante le recenti elezioni parlamentari e il piano del governo riguardo al conflitto dell’Artsakh e al regolamento armeno-azerbaigiano differiscono in modo significativo dalle posizioni espresse nei forum internazionali o nelle dichiarazioni ufficiali.
- Dovrebbe essere esclusa qualsiasi comunicazione di natura extraterritoriale che attraversi il territorio della Repubblica d’Armenia.
- È imperativo il ritiro immediato delle truppe azere dai territori sovrani della Repubblica di Armenia e della Repubblica dell’Artsakh.
- La presenza di prigionieri di guerra armeni nei centri di detenzione azeri dal 9 novembre 2020 costituisce una palese violazione della dichiarazione tripartita. Il loro rilascio è obbligatorio e non dovrebbe essere soggetto a trattative.
- Qualsiasi potenziale dialogo tra Baku e Stepanakert dovrebbe essere condotto all’interno di un quadro riconosciuto a livello internazionale e con chiare garanzie, basato sull’uguaglianza tra le parti, non limitato da alcun ordine del giorno imposto. Qualsiasi altro formato è inaccettabile per la gente dell’Artsakh.
- I processi di delimitazione e demarcazione dovrebbero assicurare la reciproca de-enclavizzazione risultante dalla prima guerra dell’Artsakh e impedire il ritorno alle enclavi.
- La principale responsabilità e missione della comunità internazionale nel processo di regolamentazione armeno-azerbaigiano dovrebbe essere quella di garantire il mantenimento del cessate il fuoco, proibire l’uso o la minaccia della forza, avviare una piattaforma negoziale accettata a livello internazionale e proporre soluzioni in conformità con il diritto internazionale.
- Devono essere presi provvedimenti immediati per sbloccare e ripristinare completamente il Corridoio Berdzor/Lachin sulla base degli articoli delineati nella dichiarazione del 9 novembre 2020.
Noi sottoscritti dichiariamo che qualsiasi esito negoziale in conflitto con questi principi è inaccettabile e non riflette gli interessi degli armeni in tutto il mondo. Nikol Pashinyan o qualsiasi altra figura politica non è autorizzata a fare promesse orali o scritte o ad assumere obblighi che si discostano da questo programma.
REPUBLICA DI ARMENIA
RA NA “Armenia” Alliance
RA NA “I Have Honor” Alliance
“Freedom” Party
“National Consensus’’ Party
“National Security” Party
“National Democratic Union” Party
“Yerkir Tsirani” Party
“Heritage” Party
“Intellectual Armenia” Party
“Solidarity” Party
“Homeland” Party
“Armenian Revolutionary Federation” (ARF) Party
Republican Party of Armenia
Democratic-Liberal Union of Armenia
Democratic Party of Armenia
“United Armenia” Party
“Constitutional Law Union” Party
“Reborn Armenia” Party
“5165 National Conservative Movement” Party
REPUBLICA DI ARTSAKH
Artsakh Justice Party
“Free Motherland” Party