L’amaro tè del Presidente azero…

Nuovi bellicosi proclami del dittatore azero Aliyev che di dichiara pronto ad andare a bersi un tè a Stepanakert. Gli risponde per le rime il portavoce armeno Babayan…

Si è presentato in una postazione militare lungo la linea di contatto fra Azerbaigian e Nagorno Karabakh e ha rilanciato i soliti proclami guerrafondai di conquista dichiarandosi certo di poter tranquillamente bere, a breve, un tè nella capitale dell’Artsakh, Stepanakert. Un’ossessione che la leadership azera culla da molti anni…

Al solito proclama guerrafondaio di Aliyev ha risposto con la sottile ironia che lo contraddistingue il portavoce presidenziale del Nagorno Karabakh, Davit Babayan. Il quale ha suggerito ad Aliyev tre modi di consumare la bevanda:

«La prima loro possibilità di bere il tè è ciò che è ora. Ossia, bere tè seduto a Baku, e impegnandosi per una rapida “liberazione” del Karabakh; possiamo dire che questo tè è condito con la dolcezza delle illusioni…

In alternativa, l’Azerbaigian riconosce l’indipendenza del Nagorno-Karabakh, si apre un’ambasciata a Stepanakert, e organizza una merenda durante la cerimonia di apertura…

La terza possibilità è bere il tè al campo dei prigionieri di guerra. In quel momento tutto finirà come deve finire. La leadership dell’Azerbaigian deve ricordare questo e fare una scelta».

SEGUI  LE  ULTIME  NOTIZIE

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

LUGLIO

AGOSTO

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE