Maggio 2021

(29 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 20 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.754 casi su 25.254 test effettuati.

(28 mag 21) FORZE RUSSE – Le forze di pace russe non hanno registrato violazioni del cessate il fuoco o provocazioni contro i militari russi nel Nagorno-Karabakh secondo quanto ha detto oggi ai giornalisti il rappresentante del contingente russo di mantenimento della pace in Nagorno-Karabakh. Perepelkin ha affermato che il gruppo di ingegneri e genieri russi continuano le operazioni di sminamento. “Ad oggi, 1.844 edifici e oltre 657 chilometri di strade sono stati controllati, 2.121 ettari di territorio sono stati sgomberati e 25.613 ordigni esplosivi sono stati distrutti“, ha aggiunto Perepelkin.

(28 mag 21) PRIMA REPUBBLICA DI ARMENIA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha reso omaggio allo Stepanakert City Memorial e al Shushi Tank-Monument in occasione della Giornata della Prima Repubblica di Armenia. Inoltre, Harutyunyan ha partecipato, vicino al monumento del carro armato Shushi, all’inaugurazione di un khatchkar dedicato all’eroe dell’Artsakh Hakob Harutyunyan

(28 mag 21) SI DIMETTE MINISTRO DELLE FINANZE – Grigory Martirosyan, titolare del dicastero delle finanze nonché Ministro di Stato, ha annunciato le sue dimissioni dalle cariche a partire dal primo giugno. “Ho preso la decisione di dimettermi dalla carica nel 2020. Ma la [recente] guerra che ci ha colpito ei problemi che devono essere affrontati in via prioritaria nella situazione di crisi del dopoguerra mi hanno costretto a rimandare la mia decisione . Continuerò a servire la Repubblica dell’Artsakh e il popolo dell’Artsakh, indipendentemente dalla mia futura sfera di attività“, ha scritto Martirosyan in un messaggio sui Facebook.

(27 mag 21) SI E’ DIMESSO AIVAZIAN – Il ministro degli Esteri della repubblica di Armenia, Ara Aivazian, ha annunciato con una lettera le sue dimissioni dalla carica che stava esercitando ad interim fino alle prossime elezioni politiche del 20 giugno. Aivazian era stato nominato ministro lo scorso 18 novembre.

(27 mag 21) DICHIARAZIONE MINISTRO BABAYAN – Il ministro degli Esteri dell’Artsakh Davit Babayan ha qualificato come “terrorismo” la recente cattura di sei militari armeni da parte delle forze azere nella sezione di confine della provincia armena di Gegharkunik. “In effetti, l’Azerbaigian sta conducendo terrorismo politico e geopolitico. In primo luogo, con tale passo l’Azerbaigian dimostra ancora una volta che non lo fa e non è pronto a costruire le sue relazioni con l’Armenia in modo ragionevole e civile. L’Azerbaigian continua le azioni terroristiche, sta catturando persone che stavano solo conducendo lavori di ingegneria. Infatti, rapiscono, catturano i militari armeni e li chiamano sabotatori “, ha dichiarato alla stampa aggiungendo che l’obiettivo dell’Azerbaigian rimane quello di prendere ostaggi e prigionieri di guerra e poi di etichettarli come sabotatori e terroristi. “Stanno cercando di complicare la situazione politica interna in Armenia in questo modo, creando un’atmosfera di sfiducia verso il futuro, soprattutto nelle più importanti aree strategiche e di confine”, ha detto il ministro dell’Artsakh secondo il quale questo comportamento dell’Azerbaigian è un duro colpo per la CSTO, perché il terrorismo è stato perpetrato contro i militari delle forze armate del suo Stato membro.

(27 mag 21) ARMENIA SI RIVOLGE A CORTE EUROPEA – L’Armenia ha presentato ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) con la richiesta di garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali dei sei soldati armeni che i militari azeri hanno preso prigionieri. Lo riferisce il rappresentante dell’Armenia davanti alla Corte. “La Repubblica di Armenia si è rivolta alla Corte europea dei diritti dell’uomo con lo scopo di garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali di sei prigionieri di guerra armeni. L’Ufficio del Rappresentante dell’Armenia dinanzi alla Corte EDU ha presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo la richiesta di indicare misure provvisorie ai sensi dell’articolo 39 del Regolamento della Corte contro l’Azerbaigian a nome delle persone prese come prigionieri di guerra durante l’esecuzione di lavori di ingegneria nella zona di confine della regione di Gegharkunik la mattina presto del 27 maggio 2021. La richiesta presentata mira a garantire il rispetto dei diritti alla vita dei prigionieri e il divieto di tortura previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo “, si legge nella dichiarazione.

(27 mag 21) SITUAZIONE TESA – La situazione tattica operativa al confine di stato armeno è relativamente tesa, secondo quanto riferisce ai giornalisti nella giornata odierna il vice capo di stato maggiore delle forze armate armene Edvard Asryan. “Le unità delle forze armate azere stanno tentando di svolgere le loro azioni provocatorie-coercitive in diverse direzioni. Nel frattempo le nostre forze armate, prendendo contromisure, stanno tentando di respingere le forze e i mezzi avversari che sono penetrati nel territorio della Repubblica di Armenia”, ha detto il maggiore generale aggiungendo che la situazione era tesa nella direzione del lago Sev-Verishen della provincia di Syunik, e che la situazione in direzione del villaggio di Kut nella provincia di Gegharkunik si è aggravata durante la notte del 26 maggio.

(27 mag 21) SEI SOLDATI ARMENI CATTURATI – Sei soldatia rmeni che stavano eseguendo lavori di ingeneria nella loro postazione difensiva nel territorio dell’Armenia (provincia di Gegharkunik) sono stati circondati e arrestati da militari azeri che hanno oltrepassato il confine e dal 12 maggio occupano aree appartenenti alla repubblica di Armenia. Baku sostiene che i soldati armeni si trovavano in territorio azero

(25 mag 21) ENERGIA ELETTRICA A MARTUNI – Tigran Gabrielyan, vicedirettore di “ArtsakhEnergo” CJSC, ha detto ad “Artsakhpress” che è stata ristabilita la fornitura di energia elettrica stabile agli insediamenti della regione di Martuni grazier a una nuova centrale da 3 megawatt. “La lunghezza della nuova linea aerea da 35 kW è di circa 40 chilometri con una capacità di 8-10 megawatt”, ha detto Gabrielyan, aggiungendo che la linea aerea è stata costruita con il coinvolgimento e il supporto finanziario del personale CJSC di “ArtsakhEnergo”. L’esercizio della linea aerea garantirà a Martuni una fornitura stabile di energia elettrica che era venuta meno a causa della guerra che aveva provocato il danneggiamento del precente impianto.

(25 mag 21) AZERI SPARANO E UCCIDONO – Colpi di armi da fuioco sono stati sparati dai soldati azeri penetrati illegalmente nel territorio dell’Armenia in direzione del villaggio di Verin Shorzha. A seguito di questa attività un seregente delle forze armate armene è rimasto ucciso. In giornata si è sparsa la notizia di sparatorie anche nel Syunik nei pressi di Sisian ma il ministero della Difesa dell’Armenia ha negato tale notizia.

(25 mag 21) COMUNICATO MIN. ESTERI ARMENIA SU PRIGIONIERI – Il ministero degli Affari esteri dell’Armenia ha rilasciato il seguente comunicato: “Condanniamo fermamente il procedimento penale ufficiale di Baku contro Lyudvik Mkrtchyan e Alyosha Khosrovyan, catturati durante la recente aggressione dell’Azerbaigian contro l’Artsakh. Secondo il diritto internazionale umanitario, in particolare le Convenzioni di Ginevra, questi ultimi sono considerati prigionieri di guerra e avrebbero dovuto essere rilasciati immediatamente dopo la fine delle ostilità. Nel frattempo, l’Azerbaigian ha intentato cause penali fittizie contro di loro, violando così apertamente sia le norme del diritto internazionale umanitario che i suoi obblighi ai sensi della dichiarazione trilaterale del 9 novembre 2020. Nonostante i numerosi appelli della comunità internazionale, l’Azerbaigian continua a usare i prigionieri di guerra armeni come ostaggi politici e continua la politica di tortura e pressione psicologica su di loro.Va notato che l’Azerbaigian non ha ancora perseguito coloro che hanno commesso atrocità e trattamenti disumani nei confronti di prigionieri di guerra armeni e civili catturati, comprese le uccisioni, nonostante il fatto che gli stessi autori abbiano documentato i loro crimini e li abbiano resi pubblici. Le autorità di Baku trascurano palesemente le decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo di fornire informazioni sui militari armeni e sui civili detenuti nella prigionia azera. Di conseguenza, il 9 marzo 2021, in conformità con l’articolo 39, paragrafo 2 del Regolamento della Corte, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha deciso di notificare al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa le sue misure provvisorie contro l’Azerbaigian. I prigionieri di guerra armeni e i civili tenuti in ostaggio in Azerbaigian, indipendentemente dalle circostanze della loro prigionia, devono essere immediatamente rilasciati e rimpatriati senza alcuna condizione preliminare.

(24 mag 21) OMBUSDMAN RICEVONO RELATORE P.A.C.E. – I difensori dei diritti umani dell’Armenia e dell’Artsakh Arman Tatoyan e Gegham Stepanyan hanno ricevuto oggi il Relatore dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE) per la migrazione, i rifugiati e gli sfollati Paul Gavan e il Segretario del Comitato PACE sulla migrazione, Rifugiati e sfollati Mark Neville, che si trova in Armenia per preparare il rapporto dal titolo “Conseguenze umanitarie del conflitto tra Armenia e Azerbaigian”. Tatoyan ha attribuito importanza alla visita del relatore in Armenia, in particolare alle visite alle zone di confine delle province di Syunik e Gegharkunik. A sua volta, il difensore civico Gegham Stepanyan ha affermato che le organizzazioni internazionali per i diritti umani devono visitare l’Artsakh per proteggere i diritti delle persone che vivono qui. Tatoyan e Stepanyan hanno presentato i crimini di guerra commessi dalle forze armate azere durante la guerra che ha avuto luogo nel settembre-novembre 2020

(24 mag 21) PROCESSO FARSA AI PRIGIONIERI ARMENI – Media azeri informano che due soldati armeni, catturati nel recente conflitto, sono sotto processo per presunti crimini che sarebbero stati commessi nel corso della prima guerra del Karabakh. Si tratta di Ludvig Mkrtchyan (nato nel 1969) e Alyosha Khosrovyan (nato nel 1967), evidente gli unici fra i detunuti che per ragioni anagrafiche potevano essere accusati per fatti di trenta anni fa. Scontata la condanna.

(24 mag 21) RIPRESE RICERCHE RESTI CADUTI – Dopo venti giorni di interruzione sono riprese oggi le ricerche dei resti dei soldati armeni caduti in battaglia nei territori ora occupati dagli azeri. Nella giornata odierna le operazioni si sono concentrate nella zona di Varanda e hanno portato al rinvenimento di quattro resti. Il totale dei corpi recuperati assomma a 1.557 resti di cui almeno 27 appartenenti a civili.

(23 mag 21) OCCUPANTI AZERI – Secondo il governatore del Syunik e altri esponenti politici sarebbero circa un migliaio i soldati azeri penetrati nel territorio dell’Armenia. Il ministero della Difesa di Yerevan ha tuttavia negato tale cifra.

(23 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 29 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.746 casi su 24.981 test effettuati.

(22 mag 21) OMAGGIO AD AZANAVOUR – Nel 97° anniversario della nascita, Stepanakert ha voluto rendere omaggio al maestro franco-armeno. Un busto è stato svelato, presente il presidente dell’Assemblea nazionale Artur Tovmasyan, nel parco dell’amicizia franco.armena.

(22 mag 21) MINISTERO ESTERI SU PARLAMENTO EUROPEO – Il ministero degli Affari esteri dell’Artsakh ha rilasciato una dichiarazione sulla risoluzione adottata dal Parlamento europeo il 20 maggio, che chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri di guerra armeni e dei civili presi in ostaggio durante e dopo i 44 giorni di guerra. ”Accogliamo con favore l’adozione della risoluzione del Parlamento europeo (PE) il 20 maggio a seguito del dibattito urgente in cui, tra l’altro, il Parlamento europeo chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri armeni, sia militari che civili, catturati durante e dopo la guerra scatenata contro il popolo dell’Artsakh dal tandem azero-turco. Lodiamo gli sforzi della stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo per affrontare la questione dell’emergenza umanitaria mantenendo una pressione costante sull’Azerbaigian per garantire che l’Azerbaigian rispetti i propri obblighi internazionali, in particolare per quanto riguarda la CEDU e le Convenzioni di Ginevra. Questa risoluzione è un contributo significativo agli sforzi collettivi della comunità internazionale per riportare a casa i prigionieri armeni. Notiamo inoltre con soddisfazione che la risoluzione attribuisce grande importanza alla sicurezza dell’Artsakh e alla protezione del suo patrimonio culturale nei territori attualmente sotto occupazione azera. È lodevole che il Parlamento europeo insista sul fatto che la parità di diritti e l’autodeterminazione dei popoli sono principi imperativi per determinare il futuro status del Nagorno-Karabakh. Accogliamo inoltre con favore la risoluzione adottata il 19 maggio dal Parlamento europeo il 19 maggio che chiede all’UE e ai suoi Stati membri di aggiungere il movimento “Lupi grigi” di estrema destra razzista alla loro lista di terroristi, per vietare le loro associazioni e organizzazioni nei paesi dell’UE. La risoluzione è un passo fondamentale verso la lotta all’estremismo e al razzismo nella regione. Sarà anche un messaggio chiaro e importante per gli Stati canaglia che la comunità internazionale resiste alle loro politiche genocide“.

(21 mag 21) OCCUPAZIONE AZERA – Il ministero della Difesa armeno non segnala “cambiamenti significativi” nella situazione al confine con l’Azerbaigian, dove le truppe azere hanno violato il confine di stato dell’Armenia. Viene riferito che ieri sera sia avvenuto un “alterco” tra le truppe armene e azerbaigiane vicino al lago Sev. Secondo quanto riferito, l’alterco è stato causato dai video che erano stati precedentemente pubblicati sui media e sui social media armeni e azerbaigiani. Il comando delle truppe è stato in grado di risolvere l’alterco ma secondo alcune fonti ci sarebbero dei feriti leggeri. Le unità militari armene stanno controllando completamente la situazione e continuano a mantenere bloccate le truppe azerbaigiane, Viene tuttavia segnalato dal capo del villaggio di Khoznavar segnala entrata nel territorio armeno di xtruppe azere che sarebbero avanzate per circa un chilometro e mezzo e sarebbero a poco più di due chilometri dall’insediamewnto. Donne e bambini avrebbero lasciato il villaggio a scopo precauzionale.

(21 mag 21) ALIYEV DELIRA… – Baku è pronta a stabilire relazioni commerciali con Yerevan; ma per questo, l’Azerbaigian e l’Armenia devono riconoscere i reciproci confini. La dichiarazione è arrivata dal presidente azero Ilham Aliyev. “Noi [Azerbaigian] siamo pronti per il libero scambio con i paesi del Caucaso meridionale, compresa l’Armenia. Tuttavia, questo richiede il riconoscimento reciproco dei confini di Azerbaigian e Armenia. Da parte nostra, siamo pronti a riconoscere i confini dell’Armenia. Ma L’Armenia deve anche riconoscere i confini dell’Azerbaigian, compreso il riconoscimento del Karabakh [(Artsakh)] come parte dell’Azerbaigian. Quindi, stiamo aspettando azioni da parte armena“, ha detto Aliyev durante una videoconferenza sulle prospettive di sviluppo regionale e cooperazione nel Caucaso meridionale, Secondo lui, 30.000 armeni vivono nei territori del Karabakh che sono attualmente sotto il monitoraggio delle forze di pace russe. “Li consideriamo cittadini dell’Azerbaigian, a cui è stato fatto il lavaggio del cervello dalla propaganda armena“, ha aggiunto il presidente azero.

(20 mag 21) ALTRI INGRESSI AZERI – Il governatore della provincia del Syunik (Armenia) ha denunciato che un’altra trentina di soldati azeri ha varcato il confine di Stato all’altezza del lago di Sev. La situazione non si sblocca. Il premier armeno Pashinyan in Parlamento ha dichiarato che è pronto a confrontarsi con con la controparte azera tramite una commissione indipendente che analizzi la situazione dei confini internazionali.

(20 mag 21) PARLAMENTO EUROPEO – Il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione che chiede all’Azerbaigian di rilasciare tutti i prigionieri di guerra armeni. La risoluzione è stata adottata con 607 voti favorevoli e 27 contrari, mentre 54 deputati si sono astenuti dal voto. Il Parlamento deplora le violenze verificatesi durante l’ultima guerra tra Armenia e Azerbaigian nell’area del Nagorno-Karabakh tra il 27 settembre e il 10 novembre dello scorso anno. I deputati esprimono inoltre la loro grave preoccupazione per i rapporti credibili, secondo i quali l’Azerbaigian ha detenuto e torturato prigionieri di guerra armeni e altre persone prigioniere in condizioni degradanti dalla fine delle ostilità attive. I deputati chiedono al governo dell’Azerbaigian di fornire elenchi esaustivi di tutte le persone detenute in relazione al conflitto armato e di fornire informazioni sulla loro posizione e salute, comprese quelle che sono morte in prigionia. La risoluzione chiede infine il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri armeni, sia militari che civili, detenuti dall’Azerbaigian durante e dopo il conflitto, e che l’Azerbaigian si astenga dal detenere arbitrariamente persone in futuro.

(20 mag 21) AMBASCIATORI EUROPEI AL CONFINE – Il comandante del corpo delle forze armate armene Samvel Minasyan ha informato 11 ambasciatori di paesi europei (fra i quali l’Italia) e 3 rappresentanti dell’Unione europea che hanno visitato Goris sulla situazione al confine armeno-azero nell’area del lago Sev che passa sul confine amministrativo della SSR armena così come adeguato nel 1969 con documenti, firme e timbri. Il movimento delle truppe azere al lago Sev è stato rilevato alle 07:00 del 12 maggio, ha detto. L’incursione è avvenuta di notte. “Prima del 12 maggio le unità militari armene erano situate vicino al confine di stato e stavano effettuando la protezione del confine. I militari azeri stavano effettuando turni di combattimento sul lato opposto. Nel dicembre del 2020, durante gli aggiustamenti del confine, i militari di Armenia e Azerbaigian hanno installato bandiere da entrambi i lati, noi abbiamo installato dalla parte della Repubblica di Armenia e i militari azerbaigiani dalla parte della Repubblica dell’Azerbaigian “, ha detto. Le prime 250 truppe azere che hanno invaso il territorio provenivano da vari rami dell’esercito azero, dalle guardie di confine e dalle forze speciali. Il comandante Minasyan ha affermato che la situazione è sotto controllo e che le unità armene si trovano in condizioni di contatto diretto con le unità azere. “Anche gli insediamenti si trovano nelle vicinanze, non c’è panico, la gente capisce che la situazione è in fase di soluzione”. Gli ambasciatori hanno posto domande al comandante, vale a dire se ci sono o meno accumuli di truppe dalla parte azera. Minasyan ha risposto affermativamente, affermando che l’Azerbaigian si sta ammassando al confine. “Sono stati rilevati anche droni da ricognizione”, ha detto. Dopo il briefing gli ambasciatori sono partiti per la zona del lago Sev. Gli inviati includevano l’ambasciatore dell’UE in Armenia Andrea Wiktorin, il rappresentante dell’UE Jan Plešinger, il rappresentante dell’UE Silvia Zehe e gli ambasciatori di Repubblica ceca, Francia, Germania, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Svezia e Grecia.

(19 mag 21) AZERBAIGIAN DISERTA TRATTATIVE – La parte azera non ha partecipato ai colloqui che dovevano riprendere oggi sulla risoluzione della situazione di confine che si è creata dopo che le truppe azere hanno violato il confine armeno il 12 maggio secondo quanto riferisce il ministero della Difesa armeno.

(19 mag 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – Il capo del servizio stampa del ministero degli Affari esteri dell’Azerbaigian, Leyla Abdullayeva, afferma che l’Azerbaigian ha rilasciato e restituito tutti gli armeni con lo status di prigioniero di guerra secondo quanto riferisce il sito Minval.az. “Attualmente, l’Azerbaigian sta conducendo un’indagine approfondita su tutti coloro che sono stati arrestati dopo i 44 giorni di guerra“, ha aggiunto.

(19 mag 21) AIUTI DAL CANADA – l ministro degli Affari esteri canadese Marc Garneau e il ministro dello Sviluppo internazionale Karina Gould hanno rilasciato ieri una dichiarazione che informa su un nuovo contributo economico a favore della popolazione del Nagorno Karabakh: “Il Canada continua a sostenere gli sforzi per risolvere il conflitto del Nagorno-Karabakh ed è profondamente impegnato ad affrontare le sue gravi conseguenze umanitarie. Basandosi sul sostegno del Canada fornito subito dopo i combattimenti nel 2020, annunciamo un ulteriore milione di dollari per sostenere gli sforzi del Comitato internazionale della Croce Rossa in Nagorno-Karabakh. Il Canada continua a invitare Armenia e Azerbaigian ad allentare le tensioni ed esprime la speranza che le parti possano impegnarsi in azioni significative, compresa l’accelerazione del rilascio dei detenuti e dei resti dei defunti, le indagini e il perseguimento di tutti i presunti crimini di guerra e la cooperazione in materia di sminamento” si legge tra l’altro nel comunicato.

(19 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 30 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.740 casi su 24.888 test effettuati.

(19 mag 21) SITUAZIONE FRONTIERA ARMENIA – Due nuove unità delle forze armate dell’Armenia sono state dispiegate lungo il confine con l’Azerbaigian i cui militari dalla scorsa settimana òsono entrati in territorio armeno nelle regioni di Syunik e Gegharkunik. Yerevan auspica che la vicenda giunga a rapida e pacifica risoluzione con il rientro dei soldati azeri alle posizioni originarie ma non esclude che, in mancanza di uno stallo, si debba ricorrere alla forza.

(18 mag 21) IL PRESIDENTE AL MINISTERO DELLA DIFESA – Il presidente della repubblica Harutyunyan si è recato in visita al ministero della Difesa dove ha avuto una riunione con l’Alto comando militare. Il presidente ha ribadito il ruolo fondamentale dell’Esercito e preannunciato che sarà sviluppato su base professionale. Particolare attenzione verrà data al welfare del personale.

(18 mag 21) INAUGURATA MOSTRA A STEPANAKERT – Su iniziativa del ministero della Cultura, scienza ed educazione è stata inaugurata oggi a Stepanakert la mostra “Etnografia dell’Artsakh” che mira a evidenziare le peculiarità del popolo dell’Artsakh tra gli armeni. L’evento è organizzato nella cornice della Giornata dei musei. Il direttore del Museo statale di storia e geografia dell’Artsakh Zhanna Arstamyan ha dichiarato che “gli armeni dell’Artsakh, essendo una parte inseparabile del popolo armeno, hanno creato uno stile di vita unico in questa regione accogliente, che si distingue per le sue peculiarità. Durante il suo millenario L’esistenza Artsakh è riuscita a mantenere pura la sua immagine etnica. Per avere un’idea di ogni nazione, bisogna prima studiare l’etnografia, conoscere il suo comportamento, il carattere, i costumi, l’occupazione, il dialetto e gli abiti nazionali. L’Artsakh ha una caratteristica molto interessante“, ha detto Arstamyan.

(18 mag 21) CONFINE ARMENIA AZERBAIGIAN – Il ministero della Difesa armeno afferma che non ci sono stati cambiamenti a partire dalla odierna mattina nella situazione che si è creata dopo che l’esercito azero ha violato il confine armeno il 12 e il 13 maggio. “La situazione è relativamente calma“, ha detto il ministero della Difesa, aggiungendo che le unità militari armene stanno impedendo i tentativi logistici azeri di rifornire le loro truppe che hanno fatto breccia nel territorio armeno. “La situazione all’intera linea di confine nelle province di Syunik e Gegharkunik è interamente sotto il controllo delle forze armate armene. Si prevede che i negoziati su una piena risoluzione della situazione proseguiranno domani il 19 maggio. Attribuendo importanza alla necessità di una risoluzione pacifica della questione, allo stesso tempo le forze armate armene sono pronte per qualsiasi sviluppo di eventi e sottolineano che le violazioni contro i territori sovrani della Repubblica d’Armenia sono del tutto inaccettabili. I militari azerbaigiani devono lasciare il territorio della Repubblica di Armenia senza precondizioni e d’ora in poi astenersi da tali provocazioni ”, ha detto il ministero della Difesa.

(17 mag 21) VIOLAZIONE AZERA DEL CESSATE IL FUOCO – Intorno alle 17, un gruppo di militari azeri ha sparato, per circa sette minuti, contro l’escavatore azionato da un residente del villaggio di Sos nella regione di Martuni, che stava conducendo lavori di ingegneria presso una postazione militare sotto la protezione dell’unità militare e del personale di quella postazione militare. Di conseguenza, i finestrini delle porte laterali anteriore e sinistro di questo escavatore sono stati completamente danneggiati. I civili e i coscritti hanno potuto rifugiarsi durante questa sparatoria.

(17 mag 21) SEGRETARIO OSCE – Il Segretario generale dell’OSCE, Helga Maria Schmid, ha risposto alla lettera del Presidente dell’Armenia Armen Sarkissian sulla necessità di un ritorno immediato di tutti i prigionieri di guerra armeni e dei civili detenuti in Azerbaigian. “Continuo a seguire la situazione e mi tengo in contatto con i copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE e il Rappresentante personale del Presidente in esercizio su questa e altre questioni correlate. Sono consapevole del fatto che Lei abbia discusso di queste questioni anche con la Presidente in esercizio Ann Linde durante la sua visita a Yerevan a marzo” si legge tra l’altro nella lettera diffusa alla stampa.

(17 mag 21) AIUTI DA COMMISSIONE EUROPEA – Nell’ambito dei suoi sforzi per rafforzare la resilienza e la costruzione della pace nel Caucaso meridionale, la Commissione europea mantiene il suo impegno a contribuire con ulteriori 10 milioni di euro in aiuti umanitari per aiutare i civili colpiti dal recente conflitto in e intorno al Nagorno-Karabakh. Ciò porta l’assistenza dell’UE alle persone bisognose, dall’inizio delle ostilità nel settembre 2020, a oltre 17 milioni di euro come riferisce il sito web della Commissione.

(15 mag 21) NESSUNA NOVITA’ NELLE TRATTATIVE – La situazione dopo l’invasione delle forze armate azere in alcune aree di confine delle province armene di Syunik e Gegharkunik mercoledì e giovedì, e con il pretesto di “aggiustamento del confine”, non è stata risolta questa mattina. Lo riporta il Ministero della Difesa dell’Armenia. Il ministero ha aggiunto che nonostante il fatto che l’esercito azero abbia dovuto lasciare alcune posizioni a seguito delle azioni intraprese dalle suddivisioni dell’esercito armeno, alcune di esse si trovano ancora nel territorio dell’Armenia. Le forze armate armene sottolineano la necessità di una soluzione pacifica della situazione, ma dichiarano ancora una volta che le invasioni sui territori sovrani dell’Armenia sono assolutamente inaccettabili e la parte azera deve tornare alle sue posizioni di partenza – e senza precondizioni.

(14 mag 21) CROCE ROSSA INTERNAZIONALE – Il segretario del Consiglio di sicurezza Artsakh, Vitaly Balasanyan, venerdì ha avuto un incontro di lavoro con Bertrand Lamon, capo dell’ufficio Stepanakert della missione del Comitato internazionale della Croce Rossa. Durante l’incontro sono state sottolineate le attività svolte dalla missione nel primo trimestre dell’anno in corso e l’efficacia della cooperazione con il Consiglio di Sicurezza dell’Artsakh.

(14 mag 21) SITUAZIONE IMMUTATA AL CONFINE ARMENIA – La situazione dopo le invasioni delle forze armate azere su alcune zone di confine delle province armene di Syunik e Gegharkunik mercoledì e giovedì, con il pretesto di “aggiustamento delle frontiere”, non è ancora cambiata secondo quanto ha riferito ieri sera il ministero della Difesa dell’Armenia. “La parte armena ha presentato la sua chiara richiesta all’esercito azero di tornare alle posizioni di partenza senza alcuna precondizione. I negoziati, che inizieranno il 12 maggio, per risolvere pacificamente la questione, proseguiranno domani. Le informazioni che circolano su Internet e su vari media da questa mattina sui nuovi casi di avanzamento delle forze armate azere non corrispondono alla realtà. Dopo il 13 maggio, le unità azere non solo non sono avanzate [ulteriormente nei territori armeni], ma a seguito delle azioni delle forze armate armene, sono state costrette a lasciare alcuni territori“, si legge in particolare nel comunicato diramato.

(14 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 30 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.726 casi su 24.626 test effettuati.

(14 mag 21) AZERI AVANZANO ANCORA – Il capo del villaggio di Verin Shorza riferisce che ieri li azeri sono avanzati ancora di altri 3/400 metri occupando un a zona franca dentro il territorio dell’Armenia e lavorando per tutta la notte con lavori di fortificazione.

(13 mag 21) MACRON SOSTIENE L’ARMENIA – Un tweet (anche in armeno) del presidente francese condanna l’azione dell’Azerbaigian in territorio armeno e rinnova solidarietà all’Armenia.

(13 mag 21) PARLAMENTO EUROPEO – Nella sessione plenaria 17-20 maggio il parlamento europeo discuterà il tema dei prigionieri armeni che a distanza di sei mesi sono ancora trattenuti in Azerbaigian. In agenda per il giorno 20 risulta il punto come “Prigionieri di guerra all’indomani del più recente conflitto tra Armenia e Azerbaigian”. Si parlerà anche di violazione dei diritti umani.

(13 mag 21) ANCORA TESA SITUAZIONE PER LAGO SEV – Il segretario generale della CSTO Stanislav Zas ha discusso della situazione nella provincia di Syunik in Armenia durante le conversazioni telefoniche con il ministro della difesa armeno Vagharshak Harutyunyan e il ministro degli esteri incaricato Ara Aivazian. “La CSTO segue da vicino gli sviluppi nelle regioni di confine della provincia di Syunik e, se necessario, verranno intraprese azioni in conformità con il Trattato di sicurezza collettiva e la Carta CSTO“, afferma la dichiarazione dell’organizzazione. I soldati azeri sono avanzati per 3,5 km dentro il territorio dell’Armenia al fine di prendere intero possesso del lago vulcanico che la comunità a nord di Goris utilizza prevalentemente per irrigazione. Il primo ministro (ad interim, si è dimesso in vista delle prossime elezioni politiche) Nikol Pashinyan ha detto che questa azione è intollerabile per l’Armenia, in quanto è un’invasione contro il territorio sovrano dell’Armenia. “Ieri mattina le forze armate azere hanno effettuato un’operazione provocatoria e hanno attraversato il confine di stato armeno nella sezione del lago Sev. Finora non c’è praticamente alcun cambiamento significativo nella situazione e la situazione continua ad essere la stessa. Ciò significa che ci sono soldati azeri vicino al lago Sev e c’è anche una grande presenza delle nostre truppe lì. Ma la situazione non ha raggiunto un’escalation militare, il che significa che non ci sono scambi di armi da fuoco o scontri. Da ieri si sta lavorando per ritirare i soldati azerbaigiani da quella zona”, ha detto Pashinyan allaodierna riunione di gabinetto. Pashinyan ha detto che l’azione è stata una provocazione pianificata dall’Azerbaigian, perché i soldati azeri portano mappe esplicitamente false con le quali stanno cercando di affermare di essere entro i limiti del confine azero. “Certamente una domanda molto importante è come sia stato possibile per i soldati azeri di attraversare e passare le nostre zone neutrali e raggiungere il lago Sev. Questa è una questione separata che sarà sicuramente presa in considerazione“, ha aggiunto.

(13 mag 21) DIASPORA IN ARTSAKH – Nella odierna riunione di gabinetto, il governo ad interim ha implemnetato il programma iGorts per coinvolgere gli specialisti armeni della diaspora nel sistema della pubblica amministrazione armena che possono ora utilizzare le loro capacità professionali ed esperte, idee innovative ed esperienza lavorativa non solo presso le agenzie della pubblica amministrazione dell’Armenia, ma anche dell’Artsakh. Soprattutto in questo periodo del dopoguerra, un numero considerevole di specialisti armeni della diaspora ha espresso il desiderio di condividere le loro idee innovative e l’esperienza lavorativa anche nell’Artsakh.

(13 mag 21) CAMBIO VERTICE FORZE RUSSE – Il nuovo comandante del contingente russo di mantenimento della pace in Nagorno-Karabakh , il tenente generale Aleksey Avdeyev, assumerà le rispettive funzioni entro la fine del mese secondo quanto riferisce il ministero della Difesa russo. Si avvicenderà all’attuale comandante Rustam Muradov che ha gestito i prim i sei mesi di attività del contingente. Il generale Avdeyev, che arriverà a breve nella regione, è nato il 17 maggio 1967 a Tashkent, la capitale dell’Uzbekistan. E’ dal 2019 vicecomandante del distretto militare meridionale delle forze armate russe. Ha combattuto nelle ostilità nel Caucaso settentrionale.

(12 mag 21) NUOVE ESERCITAZIONI AZERE – L’esercito azero lancerà nuove esercitazioni militari con vari tipi di truppe il 16 maggio, sec ondo quanto riferisce il servizio stampa del ministero della Difesa dell’Azerbaigian. Alle operazioni che termineranno il 20 maggio parteciperanno fino a 15.000 soldati, 300 carri armati e altri veicoli corazzati, 400 sistemi missilistici e missilistici, lanciarazzi multipli, mortai e misure anticarro, 50 unità di aerei militari e vari droni.

(12 mag 21) NUOVI RIMPATRI – 56 famiglie per un totale di 271 persone si sono ristabilite in Artsakh dopo un programma di visite preparatorie, necessarie a studiare le condizioni di rimpatrio in altra località rispetto a quella originaria in territorio ora occupato dagli azeri.

(12 mag 21) TENTATIVO DI PENETRAZIONE AZERA – Alta tensione fra Armenia e Azerbaigian. Questa mattina soldati azeri sarebbero penetrati in territorio armeno all’altezza del lago Sev che si trova sul confine tra i due Stati, quasi interamente in territorio armeno (solo la sponda nord è ora in controllo azero). Le forze dell’Azerbaigian avrebbero attivato lavori di ingegneria per spostare il confine verso sud. Secondo alcune fotni (tra le quali il vice sidndaco di Goris) alcune centinaia di soldati nemici sarebbero avanzati per tre-quattro chilometri. Sarebbero in corso trattative con le forze russe per ristabilire la calma. Yerevan nega comunque che ci siano stati scontri a fuoco.

(11 mag 21) OMBUDSMAN ARTSAKH – Il difensore dei diritti umani dell’Artsakh ha partecipato oggi alla conferenza online dal titolo “Situazione in Nagorno-Karabakh: prigionieri di guerra e rischi che rappresentano una minaccia per la popolazione armena” e ospitata dal Gruppo di amicizia parlamentare del Parlamento europeo con Artsakh. Nel suo discorso, Stepanyan ha presentato il trattamento disumano, le torture, le sfigurazioni e gli omicidi mostrati e commessi dalle forze armate azere nei confronti dei prigionieri di guerra armeni e dei civili catturati durante e dopo i 44 giorni di guerra e ha sottolineato che esiste una minaccia per la vita e la salute di tutte le persone catturate detenute illegalmente in Azerbaigian, aggiungendo che è necessario il loro immediato ritorno in Armenia. Parlando delle azioni della comunità internazionale, il difensore civico ha attribuito importanza alla necessità di esercitare pressioni sull’Azerbaigian e ha affermato che ciò contribuirà a costringere l’Azerbaigian a rispettare gli impegni internazionali che ha assunto e a restituire i prigionieri armeni. Stepanyan ha anche invitato i suoi partner del Parlamento europeo a continuare la lotta per la protezione dei diritti del popolo dell’Artsakh a livello dei rispettivi stati e in tutta Europa. Durante la conferenza sono stati discussi anche la situazione umanitaria del dopoguerra e le questioni e le minacce cui è confrontato il popolo dell’Artsakh.

(10 mag 21) LAVROV IN AZERBAIGIAN – I problemi di confine nella regione del Nagorno-Karabakh [(Artsakh)] possono essere risolti nonostante la complessità. La dichiarazione è arrivata dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante un incontro con il presidente azero Ilham Aliyev. “Siamo grati per l’apprezzamento del ruolo dei nostri peacekeepers [nella regione]. Faremo del nostro meglio per garantire che, come lei ha sottolineato, tutto derivi dalla chiusura degli aspetti militari. Ora, i dettagli” sul campo “devono essere affrontati. Ci sono problemi di demarcazione. Non tutto è facile, ma è risolvibile, nella nostra convinzione. Esperti militari, con la partecipazione di diplomatici, possono concordare soluzioni reciprocamente accettabili”, ha detto Lavrov.

(9 mag 21) GIORNATA DELLA VITTORIA, COMUNICATO MINISTERO ESTERI – “Il 9 maggio è uno dei giorni più memorabili e simbolici della storia dell’Artsakh e dell’intero popolo armeno. Oggi celebriamo una gloriosa tripla festa: la vittoria nella Grande Guerra Patriottica, la liberazione di Shushi nel maggio 1992 e la formazione dell’Esercito di difesa della Repubblica dell’Artsakh. Ricordiamo con orgoglio l’eroismo dei nostri soldati, grazie ai quali siamo stati in grado di superare tutte le sfide, raggiungere il successo nella lotta contro il fascismo, il nazionalismo e l’ingiustizia storica. Le vittorie epocali simboleggiano forza d’animo, coraggio, fede incrollabile e patriottismo della nazione. Ed è proprio questo il messaggio principale delle vacanze di maggio. Per ottenere nuove vittorie, bisogna sempre ricordare e valorizzare le vittorie storiche. In questo giorno significativo, ci congratuliamo con tutta la nostra comunità, i nostri fratelli e sorelle dell’Armenia e della Diaspora, veterani e militari a guardia della Patria. Pace alla nostra patria. Avremo ancora nuove vittorie“.

(9 mag 21) GIORNATA DELLA VITTORIA AL MEMORIALE – Il presidente della Repubblica di Artsakh Arayik Harutyunyan, accompagnato dagli ex presidenti Bako Sahakyan e Arkady Ghukasyan, nonché da un gruppo di alti funzionari, hanno visitato lo Stepanakert Memorial per onorare la memoria dei soldati armeni morti per la libertà della madrepatria. “Ricordiamo e chiniamo il capo davanti alla memoria di tutti gli eroi caduti che hanno ottenuto la vittoria nella Grande Guerra Patriottica e nella Guerra di Liberazione dell’Artsakh, aprendo una nuova pagina nella storia secolare dell’Armenia. Una storia piena di alti e bassi , dure prove e sconfitte, risultati e successi“, ha osservato Harutyunyan il quale ha anche aggiunto che l’Artsakh continuerà a lottare per riprendere Shushi.

(8 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 16 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Sono stati condotti dall’inizio dell’anno 6.888 test con 815 casi di positività. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.699 casi su 24.343 test effettuati.

(8 mag 21) ONORIFICENZA PER TER TADEVOSYAN – Con decreto del presidente Armen Sarkissian, Eil maggiore generale Arkady Ter-Tadevosyan, alias Commandos, è stato insignito postumo del titolo di Eroe Nazionale dell’Armenia. Il suddetto decreto afferma anche che Ter-Tadevosyan è stato insignito postumo dell’Ordine della Patria per i suoi eccezionali servizi nella creazione e nell’istituzione delle Forze armate dell’Armenia e nella difesa e sicurezza della patria. Ter Tadevosyan nella prima guerra dell’Artsakh guidò la liberazione di Togh e Shushi.

(6 mag 21) SVILUPPO AGRICOLTURA – Il presidente dell’Artsakh Arayik Harutyunyan ha convocato oggi una consultazione di lavoro con i rappresentanti del settore agricolo e i capi delle amministrazioni regionali. I partecipanti alla consultazione hanno discusso le questioni relative all’uso del potenziale agricolo esistente dell’Artsakh nel modo più efficace possibile. Secondo Harutyunyan, nell’attuale situazione creata a seguito della guerra che l’Azerbaigian ha scatenato contro l’Artsakh nel settembre 2020, è necessario cambiare gli approcci alle soluzioni ai problemi legati all’agricoltura e sviluppare una nuova strategia di sviluppo. Il capo dello Stato ha incaricato di elaborare un nuovo concept paper sullo sviluppo dell’agricoltura che si baserà sull’uso mirato e razionale di 35.000 ettari di terreni agricoli e sulla creazione di opportunità di esportazione dei prodotti agricoli.

(6 mag 21) LAVROV IN ARMENIA – Il ministro degli Esteri della Federazione russa è in Armenia per una visita di lavoro. Ha incontrato il suo omologo Aivazian e il premier Pashinyan. Nei colloqui ovviamente molta rilevanza ha avuto la situazione postbellica a cominciare dalla questione dei prigionieri di guerra e dall’atteggiamento retorico e aggressivo della controparte azera.

(5 mag 21) COMUNICATO GRUPPO DI MINSK – I copresidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE (Igor Popov della Federazione Russa, Stephane Visconti della Francia e Andrew Schofer degli Stati Uniti d’America) hanno rilasciato la seguente dichiarazione congiunta: ”I copresidenti accolgono con favore il rilascio da parte dell’Azerbaigian dei detenuti armeni Robert Vardanyan, Samvel Shukhyan e Seryan Tamrazyan e invitano entrambe le parti a completare in modo completo e rapido il processo di scambio di tutti i prigionieri, detenuti e resti [umani, NdR], e a rispettare i loro obblighi di garantire il trattamento umano dei detenuti. Ricordando la loro dichiarazione del 13 aprile, i copresidenti esortano le parti a scambiare tutti i dati necessari per condurre uno sminamento efficace delle regioni di conflitto e ad abolire le restrizioni all’accesso al Nagorno-Karabakh, anche per i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie internazionali. I copresidenti incoraggiano le parti ad adottare misure concrete per creare un’atmosfera di fiducia reciproca che favorisca una pace duratura, affrontando le restanti aree di preoccupazione delineate nella dichiarazione dei copresidenti del 13 aprile. Ciò include la ripresa del dialogo politico ad alto livello sotto gli auspici dei copresidenti il ​​prima possibile”, si legge nella dichiarazione.

(5 mag 21) USA SU RILASCIO PRIGIONIERI – Gli Stati Uniti accolgono con favore il rilascio da parte dell’Azerbaigian di tre detenuti armeni. Il segretario di Stato americano Antony Blinken lo ha scritto su Twitter. “Chiediamo a entrambe le parti di completare in modo completo e rapido il processo di scambio per tutti i prigionieri, detenuti e resti di corpi, e di rispettare i loro obblighi per garantire un trattamento umano dei detenuti“, ha aggiunto.

(5 mag 21) NUOVO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA – Il presidente Arayik Harutyunyan ha firmato un decreto, secondo il quale Karen Danielyan è stata sollevata dalla carica di ministro della Giustizia dell’Artsakh in conformità alla sua stessa lettera di dimissioni. Con un altro decreto presidenziale, Jirayr Mirzoyan è stato nominato ministro della giustizia dell’Artsakh.

(4 mag 21) RILASCIATI TRE PRIGIONIERI – Tre prigionieri armeni (Rovert Vardanyan, Samvel Shukhyan e Seyran Tamrazyan) sono stati rilasciati dall’Azerbaigian. L’ex vice capo del servizio statale per le situazioni di emergenza dell’Artsakh Boris Avagyan ha dichiarato che l’aereo del comandante del contingente russo di mantenimento della pace, il tenente generale Rustam Muradov, è atterrato all’aeroporto di Erebuni a Yerevan, con a bordo tre prigionieri armeni trasferiti dall’Azerbaigian all’Armenia.

(4 mag 21) APPELLO PER RILASCIO PRIGIONIERI – Più di 120 membri del Parlamento europeo hanno sollecitato l’UE ad aumentare la pressione sull’Azerbaigian affinché rilasci i prigionieri di guerra armeni catturati l’anno scorso durante i combattimenti nel Nagorno Karabakh. “Vi chiediamo di agire per chiedere il ritorno di tutti i prigionieri di guerra armeni nel loro paese“, hanno detto, in una lettera ai capi della Commissione europea, del Consiglio europeo e del servizio diplomatico dell’UE. I firmatari invitano Ursula von der Leyen, Charles Michel e Josep Borrell “a portare tutto il nostro peso, e usare tutte le leve a nostra disposizione, per esigere che l’Azerbaigian rispetti esclusivamente ed esclusivamente il diritto internazionale“. Dal canto suo il ministero degli Esteri dell’Artsakh ha commentato: “Lodiamo la lettera di 121 membri del Parlamento europeo indirizzata al Presidente della Commissione europea e al Presidente del Consiglio europeo sull’urgente necessità di liberare i prigionieri di guerra armeni attualmente detenuti illegalmente in Azerbaigian. Apprezziamo molto la posizione dei membri del Parlamento europeo nel dare voce alle violazioni del diritto internazionale umanitario da parte dell’Azerbaigian e sostenere la richiesta legale di Artsakh. Questa è una manifestazione esemplare di umanesimo, valori morali e adesione alle norme e ai principi del diritto internazionale.”

(4 mag 21) CONDANNATI I MERCENARI TERRORISTI – La Corte di giurisdizione generale della provincia armena di Syunik ha condannato all’ergastolo i due mercenari terroristi coinvolti nelle ostilità contro Artsakh. Il procuratore Arshak Martirosyan ha informato che gli imputati sotto processo si sono dichiarati parzialmente colpevoli in tribunale. Toccando la questione della loro estradizione, il pubblico ministero ha dichiarato di non esserne a conoscenza.

(4 mag 21) INIZIATO PROCESSO AI MERCENARI – L’udienza del procedimento penale contro i due terroristi siriani mercenari coinvolti nelle recenti ostilità contro l’Artsakh (Nagorno-Karabakh) è iniziata oggi presso il tribunale della giurisdizione generale della provincia di Syunik, in Armenia. All’udienza preliminare del 27 aprile, il predetto tribunale aveva confermato la loro custodia cautelare. Il procedimento penale ha dimostrato che i cittadini siriani Muhrab Muhammad al-Shkheri (45 anni) e Yusef Alabet al-Haji (28 anni) hanno preso parte, in cambio di un pagamento, alla guerra scatenata dalla leadership azerbaigiana, durante la quale le loro azioni erano volte a distruggere o causare gravi lesioni personali a civili in Armenia e Artsakh e alle persone che non sono state direttamente coinvolte nelle ostilità durante il conflitto armato. I due terroristi mercenari furono catturati a novembre poco prima della fine del conflitto.

(4 mag 21) CATTEDRALE DI SHUSHI – La pubblicazione di una foto dei lavori di “restauro” nella cattedrale di Shushi del S.mo Salvatore ha destato preoccupazione. L’immagine evidenzia che è stata tolta la cupola armena e le croci sulla chiesa. Anche il cancello di ingresso è stato privato della croce in ferro e delle statue degli angeli ai lati.

(3 mag 21) PRIGIONIERI DI GUERRA – L’atrtiviasta per i diritti umani Artak Zeynalyan ha reso noto che è stata presentata una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo sul trattamento dei prigioniri di guerra per 19 dei quali (elencati in una lista) è comprovata la tortura e la successiva uccisione da parte degli azeri.

(3 mag 21) HARUTYUNYAN DAL PROCURATORE GENERALE – Il presidente della repubblica è stato oggi ascoltato dal Procuratore generale dello Stato che indaga con l’apertura di un procedimento penale ai sensi dell’art. 312 sezione 1 del codice penale (sovvertimento dell’ordine costituzionale) in relazione a quanto accaduto durante l’ultimo conflitto. Harutyunyan, che era già stato sentito lo scorso 15 aprile, ha scritto sui social che ha fornito tutte le informazioni in suo possesso e ha dichiarato la sua piena disponibilità.

(1 mag 21) AGGIORNAMENTO COVID IN ARTSAKH – Ad oggi 24 persone risultano in trattamento per sindorme Covid 19. Sono stati condotti dall’inizio dell’anno 6.527 test con 786 casi di positività. Complessivamente dall’inizio della pandemia sono stati accertati 2.670 casi su 23.982 test effettuati.