Mirzoyan: non abbiamo alcuna intenzione di cedere territori
Nella tradizionale conferenza stampa di fine anno il ministro degli Esteri del Nagorno Karabakh ha tracciato un bilancio del 2016. Con alcuni punti fermi
Il ministro degli Affari Esteri del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan, ha informato sulle attività del suo ministero durante l’anno che si sta concludendo e ha osservato che nel 2016 le priorità della politica estera dello Stato sono state il riconoscimento internazionale dell’indipendenza dell’Artsakh e la soluzione pacifica del conflitto con l’Azerbaigian.
Il ministro degli Esteri ha osservato che negli ultimi mesi, le sfide più gravi che hanno impegnato la repubblica Nagorno Karabakh in generale e il Ministero degli Esteri in particolare, sono state l’aggressione su larga scala scatenata dall’Azerbaigian il 2 aprile e l’eliminazione delle conseguenze di tale atto criminoso. In questo contesto, il Ministero degli Esteri ha provveduto a informare la comunità internazionale circa le cause e le conseguenze della aggressione di aprile, al fine di ottenere la condanna dell’aggressione, delle palesi violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di guerra commessi dalle forze armate azere in quel periodo. In particolare, il ministero degli AA.EE. ha curato la diffusione di informazioni utili a una maggiore comprensione di quanto stava avvenendo. Grazie al lavoro svolto con i mass media, il Nagorno Karabakh è riuscito a far giungere ai media e alle organizzazioni internazionali notizie su quanto stava accadendo sul campo nonché riguardo la posizione del Artsakh sulla soluzione del conflitto.
Parlando del processo di soluzione pacifica del contenzioso azero-karabakho, Karen Mirzoyan ha sottolineato che, prima di tutto, gli sforzi dovrebbero essere concentrati sulla necessità di garantire la stabilità sulla linea di contatto, oltre a creare le condizioni necessarie per la ripresa dei negoziati. La realizzazione degli accordi raggiunti, a Vienna e San Pietroburgo, diventa quindi un passo serio e concreto in questa direzione.
Il ministro degli Esteri ha ribadito che un reale progresso nel processo di risoluzione del conflitto azero-Karabakh può essere raggiunto solo se il formato trilaterale dei negoziati viene ripristinato e la repubblica del NK può prendervi parte, come soggetto vero e proprio, partecipando direttamente in tutte le sue fasi. Karen Mirzoyan ha anche osservato che nel contesto e a seguito dell’aggressione azera di aprile è diventato particolarmente evidente che qualsiasi proposta, che possa rappresentare una minaccia anche minima per l’indipendenza e la sicurezza del Paese, è inaccettabile per il popolo e le autorità del Nagorno Karabakh-Artsakh.
Karen Mirzoyan ha anche osservato come il riconoscimento internazionale del Artsakh possa divenire un mezzo efficace per prevenire un’altra aggressione da parte dell’Azerbaigian. Il ministro degli Esteri ha espresso fiducia che il riconoscimento internazionale avrebbe anche un impatto positivo per la soluzione pacifica del conflitto, garantendo la sua irreversibilità, e permetterebbe altresì di concentrarsi sullo sviluppo di meccanismi e condizioni necessarie per la coesistenza pacifica di due Stati indipendenti e sovrani.
Karen Mirzoyan ha assicurato che nel 2017, il Ministero degli Affari Esteri continuerà a lavorare costantemente per il riconoscimento internazionale dell’Artsakh e per l’espansione della cooperazione internazionale su diversi livelli. Ha inoltre ribadito che non vi è alcuna intenzione di cedere territori che fanno parte integrante della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh.