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Al summit di Bruxelles interviene il Primo ministro armeno e puntualizza la situazione sul Nagorno Karabakh con un fermo attacco alla politica provocatoria dell’Azerbaigian. In un’intervista a Euronews il leader armeno parla della paura azera di un contagio democratico

Fonte: East Journal  del 5 luglio 2018,  di Aleksej Tilman

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Il 26 giugno si è celebrato a Baku il centesimo anniversario della nascita delle forze armate della Repubblica dell’Azerbaigian. Nel corso della parata militare hanno sfilato per le strade della capitale i nuovi armamenti dell’esercito azero, un avvertimento sul fatto che, come ha sottolineato anche il presidente Ilham Aliyev, non è stata trovata una risoluzione del conflitto in Karabakh che è, a tutti gli effetti, ancora in corso.

Gli analisti armeni hanno notato, in particolare, notato la presenza di nuovi missili tattici e anticarro che potrebbero rappresentare un pericolo per le difese armene, inducendo Erevan a investire nel riarmo. Al contempo, Baku ha annunciato una massiccia esercitazione militare che si terrà tra il 2 e il 6 luglio. Le manovre dovrebbero coinvolgere 120 tra carri armati e altri veicoli corazzati, più di 200 pezzi di artiglieria e fino a 30 carri armati. L’esperto militare Azad Isazade, intervistato dall’agenzia Caucasian Knot, ha spiegato che l’obiettivo dell’esercito azero è semplice: “liberare i territori occupati”.

Manovre e schermaglie

La retorica bellicista non è una novità, come non è un segreto che da tempo il governo azero spenda ingenti somme di denaro per il riammodernamento delle forze armate. Più preoccupante le notizie che arrivano dalle zone al confine tra Armenia e Azerbaigian.

Le schermaglie tra le truppe dei due paesi sono da anni la norma quando si parla della situazione in Nagorno-Karabakh. Nel 2016, è scoppiata quella che è nota come guerra dei quattro giorni che ha causato la morte di centinaia tra civili e militari e ha permesso agli azeri di riconquistare alcune aree che erano sotto il controllo armeno.

L’escalation del 2016, la più grave da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco nel 1994, fa temere un nuovo conflitto generale sia imminente. L’allarme è suonato già nel luglio del 2017, con accuse da entrambe le parti per la violazione del cessate il fuoco.

Quest’anno il copione si è ripetuto. Negli ultimi giorni il ministero della difesa azero ha accusato l’esercito armeno di aver violato 118 volte il cessate il fuoco, bombardando le posizioni azere tra il 26 e il 27 giugno. A sua volta, solo una settimana prima il governo del Karabakh aveva accusato le forze armate di Baku di aver bombardato le postazioni armene per 150 volte tra il 17 e il 23 giugno.

La novità del 2018 è che le manovre militari si sono estese al confine tra il territorio dell’Armenia internazionalmente riconosciuto e l’exclave azera del Nakhichevan. Secondo quanto riportato dal portale Eurasianet le forze azere sono avanzate nella terra di nessuno tra i due paesi, prendendo, poi posizioni sulle alture che sovrastano il centro abitato di Areni. La manovra, oltre ad avere scatenato il panico tra gli abitanti del villaggio, ha destato preoccupazione a livello governativo, in quanto Baku sembra in grado di minacciare la strada M2, l’unico collegamento tra Erevan e la frontiera sud con l’Iran.

Una pace sempre lontana

Viene definito come un conflitto congelato quello tra Armenia e Azerbaigian per il controllo del Nagorno-Karabakh, ma gli eventi degli ultimi anni continuano a dimostrare quanto sia erronea e pericolosa questa etichetta. Il rischio, infatti è quello di dare l’idea di una situazione irrisolta, ma sostanzialmente stabile. Quanto avviene di continuo alle frontiere è la dimostrazione che non è il conflitto ad essere congelato, ma le trattative di pace che dovrebbero portare a una sua risoluzione.

Dopo due anni di guerra, nel 1994 Baku e Erevan firmarono un accordo di cessate il fuoco che però non risolse la situazione giuridica del Nagorno-Karabakh. La regione, che in epoca sovietica aveva uno status di autonomia all’interno della RSS azera per la sua popolazione prevalentemente armena, durante il conflitto si è guadagnata l’indipendenza de facto, rimanendo, però de iure parte del nuovo Azerbaigian indipendente.

Nessuna forza politica sia interna che esterna ai due paesi è mai riuscita a elaborare una risoluzione del conflitto accettabile da entrambe le parti. L’Armenia ha continuato a far leva sul principio di autodeterminazione dei popoli, mentre l’Azerbaigian su quello di intergrità territoriale, il resto lo ha fatto la propaganda che reso inaccettabile all’occhio dell’opinione pubblica dei due paesi una qualsiasi forma di compromesso.

Il nuovo governo armeno salito al potere lo scorso maggio grazie alla cosiddetta Rivoluzione di velluto, pur rappresentando una grossa novità nel panorama politico del paese, non sembra avere un atteggiamento sostanzialmente diverso dai predecessori per quanto riguarda la risoluzione del conflitto in Nagorno-Karabakh.

Uno degli aspetti dei giorni della rivoluzione armena è che nonostante la quasi totalità delle strade del paese fosse bloccata dai manifestanti, la M11 e la M12, le due vie di comunicazione tra Armenia e Karabakh, siano rimaste sgombre per permettere gli spostamenti all’esercito armeno in caso di attacco azero.

Il  nuovo primo ministro armeno, Nikol Pashinyan ha incontrato Aliyev a Mosca il 14 giugno nel corso della cerimonia di inaugurazione del mondiale. Il premier armeno ha scritto sul suo profilo Facebook che Putin lo ha presentato al presidente azero, ma che l’incontro non è andato al di fuori delle presentazioni. Ci vorrà ben altro se si vorrà veramente trovare una risoluzione del conflitto che avvelena la regione da trent’anni.

Ferme parole del portavoce presidenziale Babayan di fronte alle continue minacce azere

(30 lug 18) MATTARELLA IN ARMENIA: SOLUZIONE POLITICA E PACIFICA – Il presidente della repubblica italiana, Sergio Mattarella, è in Armenia per una visita di Stato di due giorni. Nel corso del suo messaggio al termine del colloquio con il collega Sarkissian, Mattarella ha anche affrontato il tema del Nagorno Karabakh affermando che l’Italia sostiene gli sforzi del Gruppo di Minsk dell’Osce e auspica «una soluzione politica e non militare, duratura, sostenibile e soddisfacente

(30 lug 18) 61 SOLDATI BATTEZZATI A SHUSHI – Sessantuno soldati di un battaglione di stanza a Mataghis (regione di Martakert) sono stati battezzati oggi nella cattedrale Ghazanchechots di Shushi. Ha officiato la cerimonia l’arcivescovo della diocesi dell’Artsakh Martirosyan.

(27 lug 18) FERITO SOLDATO ARMENO – Un soldato dell’Esercito di difesa dell’Artsakh, il ventenne Davit Miloyan, è stato ferito da colpo di cecchino azero mentre si trovava in una postazione lungo la linea di contatto nel settore nord orientale. Così riferisce il ministero della Difesa precisando che il militare si trova ora ricoverato presso l’ospedale  militare di Stepanakert. Non sono state rese note le sue condizioni di salute. La violazione del cessate-il-fuoco è avvenuta nella serata di ieri, intorno alle 20 e 45.

(26 lug 18) PASHINYAN PRONTO A INCONTRARE ALIYEV – Il Primo ministro dell’Armenia nel corso di un’intervista televisiva rilasciata in inglese all’emittente Al Jazeera si è dichiarato disponibile a incontrare il presidente azero per risolvere il contenzioso sul Nagorno Karabakh. Parimenti si è dichiarato pronto a ristabilire relazioni diplomatiche con la Turchia senza pre condizioni precisando che il lato armeno del confine non è mai stato chiuso.

(25 lug 18) PREVISTO ALTRO INCONTRO MINISTRI ESTERI – Il gruppo di Minsk dell’Osce ha chiesto all’Armenia e all’Azerbaigian di fissare un altro incontro a livello di ministri degli Esteri. La data potrebbe essere a settembre a New York nell’ambito dei lavori dell’Assemblea generale dell’ONU.

(24 lug 18) CONGRATULAZIONI MINISTRO ABKHAZIA – Il ministro degli Esteri della repubblica di Abkhazia, Daur Kove, ha inviato al collega dell’Artsakh, Masis Mayilian, un messaggio di congratulazioni in occasione del 25° anniversario dell’istituzione del ministero.

(24 lug 18) DIFESA: SITUAZIONE CALMA – Il ministro della Difesa nonché Comandante dell’Esercito, Levon Mnatsakanyan, nel corso di una conferenza stampa ha dichiarato che la situazione sulla linea di contatto in queste ultime settimane è molto tranquilla come mai in passato.

(21 lug 18) VASTO INCENDIO NELLA REGIONE DI MARTUNI – Intorno all’una di questa notte un incendio è divampato  a una dozzina di chilometri dal capoluogo regionale Martuni. Le fiamme hanno bruciato alcuni alberi da frutto non coltivati) e si sono estese su circa mille ettari di terreno con erba secca. Non si registrano danni a cose o persone. I vigili del fuoco sono stati coadiuvati nelle operazioni di spegnimento da un centinaio di volontari.

(20 lug 18) IMPORTAZIONI ED ESPORTAZIONI – Aumenta il volume complessivo delle merci importate in Artsakh per un controvalore di circa 105 milioni di euro. Secondo il ministero delle Finanze nel primo semestre si è registrato un aumento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Raddoppiano invece le esportazioni passate da circa 45 a circa 92 milioni di euro.

(20 lug 18) 25° ANNIVERSARIO MINISTERO AA.EE. – Festeggiati oggi i venticinque anni dall’istituzione del ministero degli Affari esteri dell’Artsakh. Il presidente Sahakyan ha inviato un messaggio di congratulazioni allo staff ministeriale.

(20 lug 18) SUMMER SCHOOL NELLA NATURA – Anche quest’anno il ministero dell’Educazione, scienze e sport organizza nei boschi del villaggio di Tsmakahogh (regione di Martakert) dal 20 al 31 luglio una ‘summer school’ per i giovani studenti provenienti dai villaggi vicini. Il progetto è attivo dal 2014.

(20 lug 18) ANNUNCIATO NUOVO PARTITO – Il varo di una nuova formazione politica – “Unità nazionale” – è stato annunciato oggi da un gruppo di promotori. «Un gruppo di iniziativa composto da cittadini interessati al destino del nostro popolo e che tiene conto dell’urgenza di superare le sfide interne ed esterne, nonché della necessità di risolvere i problemi delle sfere sociale, politica, economica e culturale, sulla base di i nostri interessi nazionali»  si legge nel comunicato stampa.

(17 lug 18) RACCOLTO AGRICOLO – Il Ministro di Stato, Grigor Martirosyan, ha annunciato che alla data odierna il raccolto è stato completato su 33.847 ettari su un totale di 38.916 coltivati, la maggior parte a orzo. Al momento sono impiegate 55 mietitrebbie mentre il comando dei Vigili del fuoco è allertato 24 ore su 24 per prevenire il rischio di incendi durante la lavorazione del fieno.

(16 lug 18) APERTO CENTRO COMUNITARIO A KRASNI – Nel villaggio di Krasni (regione di Askeran) è stato inaugurato il nuovo centro comunitario. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della repubblica e l’arcivescovo Martirosyan.

(15 lug 18) CAMPIONE DEL MONDO DI WUSHU – Arsen Baghryan, atleta dell’Artsakh, è diventato campione del mondo ai campionati di wushu (arte marziale cinese) disputatisi in Brasile dal 10 al 15 luglio. Un altro atleta dell’Artsakh si è classificato al secondo posto. Ne dà notizia il ministero dello sport della repubblica. Entrambi gli atleti hanno dovuto ovviamente gareggiare sotto le insegne dell’Armenia.

(12 lug 18) MOGHERINI: SOLUZIONE PACIFICA – A Bruxelles il primo Ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan, ha incontrato il Commissario europeo per gli Affari Esteri Federica Mogherini. Nel corso dell’incontro le parti hanno anche discusso del conflitto del Nagorno Karabakh (Artsakh)  la cui soluzione pacifica secondo Mogherini continua a essere una delle priorità dell’Unione europea.

(12 lug 18) TURISMO IN CRESCITA – Diffusi dal dipartimento del turismo i dati relativi ai visitatori stranieri nei primi cinque mesi dell’anno. Sono stati 8654 i turisti stranieri che hanno raggiunto l’Artsakh. Si tratta di un numero più che doppio rispetto allo stesso periodo del 2016.

(12 lug 18) INCONTRO MINISTRI ESTERI A BRUXELLES – I ministri degli Esteri di Armenia (Mnatsakanyan) e Azerbaigian (Mammadyarov) si sono incontrati oggi a Bruxelles sotto gli auspici del Gruppo di Minsk dell’Osce. Questo è stato il primo incontro dei ministri degli Esteri dei due Paesi dopo il cambio di potere e la formazione del nuovo governo in Armenia.  Erano presenti alla riunione anche i Co-presidenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE Igor Popov, Stephane Visconti, Andrew Schofer e il Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE, Andrzej Kasprzyk. Il ministro armeno ha ringraziato i copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE per aver organizzato l’incontro e ha sottolineato l’importanza del processo di pace sotto i loro auspici e la necessità di mantenere la dinamica dei negoziati. L’incontro ha avuto un carattere introduttivo ed era finalizzato a conoscere le reciproche opinioni.

(11 lug 18) SUMMIT NATO A BRUXELLES – Una parte del comunicato rilasciato nel corso del summit NATO in svolgimento a Bruxelles riguarda anche la situazione del Caucaso meridionale (punto 67 del testo): «Continuiamo a sostenere il diritto di tutti i nostri partner a fare scelte indipendenti e sovrane sulla politica estera e di sicurezza, senza pressioni e coercizioni esterne. Rimaniamo impegnati nel nostro sostegno all’integrità territoriale, all’indipendenza e alla sovranità dell’Armenia, dell’Azerbaigian, della Georgia e della Repubblica di Moldova. In tale contesto, continuiamo a sostenere gli sforzi per una soluzione pacifica dei conflitti nel Caucaso meridionale, nonché nella Repubblica moldava, sulla base di questi principi e delle norme del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e dell’Atto finale di Helsinki. . Esortiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo e con una volontà politica rafforzata nella risoluzione pacifica dei conflitti, all’interno dei quadri negoziali stabiliti

(10 lug 18) ISPEZIONI SUL FONDO HAYASTAN – Il presidente della repubblica ha ordinato un’attività ispettiva sul fondo “Hayastan” il cui direttore, Ara Vardanyan, ha confessato di aver utilizzato somme di denaro (poco più di quarantamila euro) per scopi privati.

(10 lug 18) SAHAKYAN VISITA LINEA DI CONTATTO – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, si è recato oggi in visita in alcuni distaccamenti difensivi lungo la linea di contatto al fine di verificare il miglioramento delle condizioni di servizio dei soldati e discutere questioni logistiche. Nel corso della sua visita è stato accompagnato dal ministro della Difesa nonché capo dell’Esercito Levon Mnatsakanyan.

(10 lug 18) MONITORAGGIO OSCE – Funzionari dell’Osce hanno portato a termine oggi una missione di monitoraggio lungo la linea di contatto tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh (Artsakh). L’osservazione, all’altezza della strada che collega Akna (NKR) a Barda (AZ) è stata conclusa senza che fossero segnalati incidenti. Come già accaduto altre volte in passato le autorità azere si sono rifiutate di condurre gli osservatori internazionali fin sulla prima linea.

(5 lug 18) NUOVO MINISTRO AMBIENTE – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha firmato oggi il decreto di nomina del nuovo ministro dell’Ambiente, Felix Gabrielyan

(2 lug 18) NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha presentato oggi il nuovo ministro della Cultura, affari gioventù e turismo nella persona di Lernik Hovnannisyan che succede al dimissionario Sergey Shahverdyan al quale il Capo dello Stato ha espresso gratitudine per il lavoro svolto.

(2 lug 18) HAROUTYUNYAN CONSIGLIERE PRESIDENZIALE – Arayik Haroutyunyan, già Ministro di Stato e dimessosi all’inizio di giugno, è stato nominato consigliere del presidente della repubblica e suo rappresentante generale. Bako Sahakyan ha firmato oggi il relativo decreto di nomina.

 

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L’Artsakh è parte in causa e non può rimanere in disparte. Ecco perché se davvero si vuole raggiungere una soluzione di pace è necessario che possa esprimere direttamente la propria posizione

(29 giu 18) GIORNATA DEI CADUTI PER LA PATRIA – Il presidente Sahakyan ha deposto una corona di fiori al monumento commemorativo dei caduti per la patria nella giornata nazionale a loro dedicata.

(28 giu 18) ESERCITAZIONI MILITARI – Esercitazioni tattico militari e di tiro sono state compiute nella giornata da pate dell’Esercito di difesa dell’Artsakh. Ne dà notizia il ministero della Difesa.

(28 giu 18) AL VIA CONVEGNO INTERNAZIONALE DI FISICA – Hanno preso avvio a Stepanakert i lavori di un convegno internazionale di fisica dal titolo “Nuove tendenze in fisica quantistica e mesoscopica” che vede la partecipazione di una cinquantina di scienziati provenienti da diversi Paesi. Il convegno –  promosso dal “Quantum center” di Mosca e dall’università russo armena di Yerevan in collaborazione con il ministero dell’Educazione, scienze e turismo dell’Artsakh – si concluderà il 2 luglio

(28 giu 18) FESTEGGIATO 25° LIBERAZIONE MARTAKERT – Il presidente della repubblica è intervenuto a una cerimonia organizzata per ricordare il 25° anniversario della liberazione di Martakert. Ha deposto una corona di fiori al monumento dedicato ai caduti e conferito onorificenze ad alcuni veterani di guerra. La liberazione della città segnò l’inizio di una progressiva liberazione di territori che nella fase iniziale del conflitto erano stati occupati dagli azeri.

(23 giu 18) SVENTATO TENTATIVO DI INCURSIONE AZERA – Un tentativo azero di penetrazione nel territorio della repubblica del Nagorno Karabakh (Artsakh) è stato sventato lo scorso 17 giugno (ore 21,45 locali) nel settore est della linea di contatto. Ne dà notizia solo oggi il ministero della Difesa. Non vengono riferite perdite o feriti.

(22 giu 18) CONCLUSE ESERCITAZIONI MILITARI – Dal 18 al 22 giugno si sono svolte esercitazioni militari di comando nei pressi della località di Tigranakert. Il Comandante dell’Esercito di difesa dell’Artsakh, Levon Mnatsakanyan, ha assistito alle operazioni.

(22 giu 18) INCONTRO MINISTRI ESTERI ARMENO E AZERO – I ministri degli Esteri di Armenia (Mnatsakanyan) e Azerbaigian (Mammadyarov) si sono incontrati oggi a Minsk (Bielorussia) a margine dei lavori del decimo Consiglio dei ministri degli Esteri dei Paesi membri del partenariato orientale. Il nuovo ministro armeno ha ribadito che lo status e la sicurezza della regione del Nagorno Karabakh rimangono una priorità per l’Armenia.

(19 giu) ABBATTUTO DRONE ARMENO DI OSSERVAZIONE – Il ministero della Difesa dell’Artsakh comunica che questa mattina alle 11 e 20 (ora locale) un drone armeno di osservazione è stato abbattuto dagli azeri mentre stava compiendo un volo di ricognizione lungo il settore sud orientale della linea di contatto.

(18 giu) NUOVO CAPO REGIONE ASKERAN – Gegham Beglaryan è stato nominato dal presidente della repubblica a capo dell’amministrazione della regione di Askeran. Prende il posto di Sergey Grigoryan. Nella giornata  una cerimonia si è tenuta nel capoluogo regionale per presentare il nuovo responsabile.

(18 giu 18) RIUNIONE DI LAVORO SU AGRICOLTURA – I danni causati dal maltempo (grandine e vento) nei giorni scorsi sono stati al centro di una riunione di lavoro convocata dal ministro dell’Agricoltura Zhirayr Mirzoyan con i capi dipartimento e rappresentanti delle regioni.

(18 giu 18) SAHAKYAN RINGRAZIA PASHINYAN – Il presidente della repubblica ha inviato un messaggio di ringraziamento al Primo Ministro dell’Armenia per la sua recente visita in Artsakh. «Onorevole Premier Pashinyan, La ringrazio di cuore per aver accettato il mio invito a visitare Artsakh dal 16 al 17 giugno.
Le discussioni tenute con Lei e la delegazione governativa sono state molto importanti e sostanziali.
Vorrei anche ringraziare per la Sua posizione espressa durante il nostro incontro con la quale si apprezza e si giudica alta la prontezza del Presidente della Repubblica di Artsakh ad avviare cambiamenti pratici e sostanziali in Artsakh e con la quale si sostiene in modo inequivocabile i colleghi dell’Artsakh e il capo dello Stato di Artsakh, e con la quale il governo della Repubblica di Armenia afferma il suo sostegno incondizionato al percorso politico che abbiamo intrapreso. Vorrei sottolineare che le autorità di Artsakh e io personalmente esprimiamo il nostro sostegno incondizionato alla vostra principale politica volta a cementare la democrazia e lo stato di diritto nella Madre Armenia, nonché a ristabilire il formato completo dei negoziati nel processo negoziale con l’Azerbaigian riguardo al conflitto del Karabakh. Sono convinto che una stretta cooperazione tra i due Stati armeni sarà ulteriormente rafforzata per la gloria della nostra Patria e della nostra gente. Ancora una volta accetti  la mia gratitudine e gli auguri calorosi»

(16 giu 18) PASHINYAN A STEPANAKERT – Il Primo Ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan, è in Artsakh per una breve visita di lavoro su invito del presidente della repubblica. Raggiunta Stepanakert a bordo di un elicottero militare, il premier dell’Armenia si è recato con il presidente dell’Artsakh, Sahakyan, nel villaggio di Djardar nella regione di Martuni dove ha partecipato alla messa solenne celebrata per inaugurare la nuova chiesa di San Vartanank.

(12 giu 18) SAHAKYAN RICEVE I PARENTI DI MONTE MELKONIAN – Il presidente della repubblica ha ricevuto oggi a Stepanakert i parenti dell’eroe nazionale della guerra di liberazione Monte Melkonian.

(11 giu 18) SAHAKYAN NON CORRERA’ ALLE PRESIDENZIALI 2020 – Il presidente attualmente in carica ha annunciato oggi che non parteciperà alle elezioni politiche del 2020 dall’esito delle quali – per il nuovo sistema costituzionale di tipo presidenziale – emergerà il nuovo Capo dello Stato.

(11 giu 18) UCCISO SOLDATO ARMENO LUNGO LINEA DI CONTATTO – Il ventiseienne Vahagn J. Eloyan è stato mortalmente colpito da un cecchino azero. L’ennesima grave violazione del cessate-il-fuoco è avvenuta intorno alle ore 18 di domenica 10 in un punto non meglio indicato lungo la linea di contatto nel settore sud orientale. Il militare ha ricevuto la decorazione postuma “Per servizio, in battaglia” conferita dal presidente Sahakyan. Il ministero degli Affari esteri dell’Armenia ha duramente condannato l’ennesima provocazione azera arrivata alla vigilia della visita del Gruppo di Minsk dell’Osce a Yerevan.

(9 giu 18) SAHAKYAN INCONTRA LE FORZE POLITICHE – Il presidente della repubblica ha incontrato oggi le forze politiche presenti nell’Assemblea nazionale. Con i rappresentanti di Partito democratico dell’Artsakh, Federazione Rivoluzionaria Armena e Patria libera si è discusso della situazione politica interna e della stabilità del Paese.

(9 giu 18) TRASFERITO A YEREVAN IL GIOVANE FERITO – Gevorg Khachatryan è stato trasferito all’ospedale militare di Yerevan. Ne dà notizia il Comando Difesa.

(8 giu 18) CONDIZIONI CRITICHE PER IL SOLDATO ARMENO – Le condizioni di Gevorg Khachatryan sono critiche ma stabili. Lo annuncia un bollettino medico dell’ospedale militare che precisa che il giovane è stato colpito al petto dal colpo del cecchino azero.

(8 giu) MONITORAGGIO OSCE – Una delegazione dell’Osce ha eseguito oggi un monitoraggio lungo la linea di contatto. L’osservazione si è tenuta a nord est di Martakert. Nessuna violazione è stata riscontrata, tuttavia le autorità azere si sono rifiutate di condurre i funzionari dell’organizzazione lungo la linea di contatto.
(8 giu 18) FERITO SOLDATO ARMENO -Un colpo di cecchino azero ha ferito il ventenne soldato armeno Gevorg Khachatryan. Il fatto è avvenuto intorno alle 23,30 di ieri nel settore nord orientale della linea di contatto. Il militare è stato trasferito in ospedale; non sono stati resi noti ulteriori dettagli.
(7 giu 18) DELEGAZIONE OSCE IN ARTSAKH – L’amb. Andrzej Kasprzyk, rappresentante speciale del presidente dell’Osce in carica, è a Stepanakert con altri funzionari dell’Organizzazione. Oggi ha avuto colloqui con il ministro degli Affari Esteri Mayilyan. Domani è previsto un monitoraggio lungo la linea di contatto.

(6 giu 18) TOM CATENA IN ARTSAKH – Il medico americano Tom Catena, insignito nel 2017 dell’Aurora Prize, è in visita in Artsakh dove nella giornata odierna ha incontrato il presidente Sahakyan.

(6 giu 18) NUOVO MINISTRO DI STATO  E DELLE FINANZE – Grigory Martirosyan, già ricoprente la carica di ministro delle Finanze, è stato nominato Ministro di Stato in sostituzione del dimissionario Haroutyunyan.  Al posto di Martrosyan al dicastero economico va Arthur Haroutyunyan. I rispettivi decreti di nomina sono stati firmati nel pomeriggio dal presidente Sahakyan.

(6 giu 18) SI DIMETTE HAROUTYUNYAN – Il ministro di Stato, Arayik Harutyunyan, ha annunciato oggi le proprie dimissioni dalla carica. Nel corso di una conferenza stampa ha preannunciato nei prossimi giorni le dimissioni di altri funzionari.

(6 giu 18) DIMISSIONI PER CAPO DELLA POLIZIA E DEL SERVIZIO DI SICUREZZA – A seguito degli incidenti di venerdì sera e successive proteste di piazza, il Capo della polizia Kamo Aghajanyan e quello delle Servizio di sicurezza nazionale Arshavir Karamyan (nonché il suo vice Garik Sargsyan ) hanno rassegnato le proprie dimissioni. Il nuovo capo del Servizio di sicurezza è il colonello Samvel Shahramanyan, il nuovo capo della polizia è il generale Arshavir Gharamyan.

(5 giu 18) MONDIALI DI KICKBOXING – Quattro atleti dell’Artsakh hanno partecipato con successo ai mondiali di specialità disputatisi nella città russa di Anapa dal 30 maggio al 5 giugno. I quattro rappresentanti dell’Artsakh hanno collezionato due medaglie d’argento e due di bronzo.

(5 giu 18) COMANDANTE FF.AA. ARMENIA IN ARTSAKH – Una delegazione guidata dal Comandante generale delle Forze Armate dell’Armenia, Artak Davtyan, è in missione ufficiale in Artsakh. Davtyan, accompagnato dal ministro della Difesa dell’Artsakh Mnatsakanyan, ha visitato diverse postazioni difensive lungo la linea di contatto.

(5 giu 18) MANIFESTAZIONI DI PROTESTA CESSATE – Si sono interrotte le manifestazioni di protesta a Stepanakert e i manifestanti, in considerazione degli impegni assunti dal presidente Sahakyan e dell’invito del premier armeno Pashinyan, hanno sciolto il presidio che era stato allestito sin da sabato scorso.

(4 giu 18) PASHINYAN INVITA ALLA CALMA IN ARTSAKH – Il Primo ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan, ha invitato i dimostranti di Stepanakert a sospendere le manifestazioni di protesta per permettere all’autorità di dare concretezza agli accordi raggiunti nelle precedenti ore.

(4 giu 18) PREOCCUPAZIONE DI KAREKIN II – Il Catholikos di Tutti gli Armeni ha espresso preoccupazione per la situazione in Artsakh. In una nota ha dichiarato che «Siamo preoccupati per gli ultimi sviluppi a Stepanakert che minacciano la stabilità interna di Artsakh. L’aggravamento della situazione politica interna nel paese e le posizioni intransigenti sono inaccettabili, dal momento che mettono a repentaglio la sicurezza e la pace di Artsakh», si legge nella dichiarazione. «Invitiamo i nostri amati figli in Artsakh a risolvere tutti i disaccordi e i problemi nello spirito di solidarietà e fratellanza e attraverso il dialogo, per il bene della stabilità e del progresso di Artsakh».

(4 giu 18) SAHAKYAN CONVOCA RIUNIONE DI GOVERNO – Il presidente del Karabakh Bako Sahakyan ha convocato oggi una consultazione con la partecipazione di membri del governo e di vari organi statali e ha discusso della situazione politica interna nel paese. Il Presidente ha osservato che l’incidente che si è verificato la sera del 1° giugno a Stepanakert è stato condannato dallo Stato, qualificato come inaccettabile e ha ricevuto una valutazione legale. Il Capo dello Stato ha altresì sottolineato che tali incidenti, la loro politicizzazione e le varie speculazioni sono inaccettabili in Artsakh e determinano il rischio di spaccare la società. «In questo contesto vorrei fare appello in particolare ai nostri dipendenti facendo affidamento sulla loro saggezza, sulla loro capacità di navigare in situazioni complesse, per mostrare sobrietà e un approccio globale equilibrato, prendere decisioni giuste, mostrare un atteggiamento premuroso e compassionevole nei confronti di questioni significative. stabilità interiore, unità e coesione, mantenendo le basi statali costanti, coerente miglioramento della sicurezza e della capacità di difesa del paese, garantendo le condizioni pacifiche del lavoro e della vita dei cittadini, soluzione di importanti questioni sociali ed economiche volte a migliorare le condizioni di vita delle persone sono valori esclusivi per noi » ha sottolineato Bako Sahakyan. Secondo il presidente, le autorità e gli ambienti della pubblica amministrazione sono obbligati a dimostrare il più alto grado di responsabilità per la soluzione dei problemi esistenti, realizzando un lavoro di principio, coerente e diligente in questa direzione.

(3 giu 18) CONTINUA IL PRESIDIO DI PROTESTA – Le proteste a seguito delgli incidenti di venerdì sera non si placano. Alcune centinaia di persone mantengono un presidio in via dei Martiri dell’Artsakh chiedendo che i responsabili delle forze di sicurezza coinvolti nei tafferugli siano allontanati. Il ministro della Difesa ha invitato alla calma.

(2 giu 18) PRESIDENTE SAHAKYAN RICEVE DIMOSTRANTI – Bako Sahakyan ha ricevuto un gruppo di dimostranti per ascoltare le loro recriminazioni dopo gli incidenti di ieri. Il Capo dello Stato ha assicurato un’imparziale indagine su quanto accaduto la sera precedente.

(2 giu 18) TENSIONE A STEPANAKERT – Una discussione tra due cittadini e un membro delle forze di sicurezza è sfociata ieri sera in una rissa nella quale sono rimaste coinvolte alcune decine di persone. Quindici civili sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. In segno di protesta alcune decine di persone stanno manifestando nel centro della città.

(2 giu 18) BLOCCATO INGRESSO ILLEGALE – Un cittadino iraniano ha tentato di entrare clandestinamente in Artsakh ma è stato fermato dalle forze di sicurezza. Il ventenne Hasan Gholani Sayat Ali della città di Hamadam ha varcato la frontiera nella serata di ieri oltrepassando il fiume Arax su un ponte in disuso.

(1 giu 18) RUSSIA CRITICA PASHINYAN – Artem Kozhin, vice capo del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, ha descritto la posizione del primo ministro armeno Nikol Pashinyan sulla risoluzione del conflitto del Karabakh come “possibilmente non costruttiva“. Il leader armeno nel corso della sua visita a Stepanakert lo scorso 9 maggio aveva dichiarato che la via della pace passa attraverso la partecipazione diretta dell’Artsakh al tavolo negoziale.

 

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Il 12 maggio 1994 fu firmato l’accordo di cessate-il-fuoco.  Oggi più che mai è necessario che venga rispettato dagli azeri

Nel suo discorso all’Assemblea nazionale dell’Armenia il candidato premier parla anche del negoziato sul Nagorno Karabakh

(30 mag 18) NUOVO CAMPO DI PALLAMANO – E’ stato inaugurato a Stepanakert un nuovo campo di pallamano realizzato grazie ai contributi della Diaspora francese. L’impianto è provvisto anche di una tribunetta con un centinaio di posti a sedere oltre che di locali di servizio.

(30 mag 18) IN DISCUSSIONE TARIFFE ELETTRICHE – Il ministro dell’Energia e delle risorse, Arthur Grigoryan, ha lanciato una discussione sull’abbassamento delle tariffe elettriche preannunciando che vi sarà una revisione ad agosto.

(28 mag 18) SAHAKYAN AL MEMORIALE DI SARDARAPAT – In occasione del centesimo anniversario della Prima repubblica Armena, il presidente dell’Artsakh, Bako Sahakyan, si è recato in Armenia al memoriale di Sardarapat dove ha preso parte alle solenni cerimonie di festeggiamento dell’anniversario.

(23 mag 18) KARABAKH TELECOM INVESTE – Nel corso della odierna conferenza stampa, il direttore generale Karekin Odabashyan ha annunciato che la compagnia investirà dieci milioni di euro per il miglioramento della connessione internet in Artsakh. Inoltre ha sottolineato la prossima diminuzione dal primo giugno delle tariffe del 5% che segue la diminuzione del 12,5% praticata a febbraio 2017.

(22 mag 18) DALL’AUSTRALIA MOZIONE PRO ARTSAKH – Il Consiglio municipale di Ryde, cittadina di circa 26.000  abitanti nello Stato australiano del Nuovo Galles del sud ha votato una mozione di sostegno all’indipendenza della repubblica di Artsakh nella quale tra l’altro invita il governo centrale australiano a riconoscerla formalmente.

(21 mag 18) MORTO SOLDATO ARMENO – Il diciannovenne Norayr Grigoryan è rimasto ucciso da un colpo d’arma da fuoco in circostanze non ancora chiarite. Il tragico episodio è avventa intorno alle ore 11 in un’unità di difesa lungo la linea di contatto nel settore orientale.

(19 mag 18) NUOVO MINISTRO ESTERI ARMENIA A STEPANAKERT – Il nuovo ministro degli esteri dell’Armenia, Zohrab Mnatsakanyan, è giunto a Stepanakert per una serie di colloqui con le autorità locali. Oggi ha incontrato il presidente dell’Assemblea nazionale Ashot Ghulyan. il ministro degli Esteri Mayilian e il presidente della repubblica Sahakyan.

(18 mag 18) MOSTRA DI TAPPETI A STEPANAKERT – Il Presidente della repubblica ha inaugurato oggi al Museo storico di Stato della capitale una esposizione dedicata al tappeto del Karabakh.

(18 mag 18) GEMELLAGGIO MARTAKERT – La città libanese di Bourj Hammoud (150.000 abitanti nel Libano, facente parte della Grande Beirut e popolata prevalentemente da armeni) ha siglato un memorandum di intesa con Martakert. Alla cerimonia erano presenti i sindaci delle due città nonché il ministro dell’Economia Grigoryan.

(17 mag 18) REGIONE DI MARTUNI – Mher Ohanyan è stato nominato nuovo presidente della Regione di Martuni. Subentra a Karen Tovmasyan dimessosi per un nuovo incarico. Nella giornata odierna il Presidente Sahakyan si è recato a Martuni dove ha partecipato a una riunione con il nuovo amministratore regionale e i membri del governo locale.

(17 mag 18) MILITARE FERITO A YEREVAN – Il sergente Shamkhal Petrosyan, rimasto gravemente ferito nella lo scorso 13 maggio da un colpo di cecchino azero è stato trasferito all’ospedale militare di Yerevan dove in giornata ha ricevuto anche la visita del primo ministro dell’Armenia Pashinyan. Le condizioni del militare fortunatamente migliorano ed è cosciente.

(16 mag 18) A.D. HALO TRUST A STEPANAKERT – L’Amministratore Delegato di “Halo Trust”, società britannica no profit impegnata da anni nelle operazioni di sminamento post bellico, James Cowan, è giunto a Stepanakert dove ha incontrato il presidente Sahakyan e il ministro degli esteri Mayilian. Nel corso degli incontri sono stati analizzati i futuri progetti di “Halo Trust” in Artsakh.

(16 mag 18) MONITORAGGIO OSCE – Un’osservazione lungo la linea di contatto è stata compiuta oggi da delegazioni dell’Osce all’altezza del villaggio di Kuropatkino (Regione di Martuni). Nessuna violazione è stata registrata.

(16 mag 18) NOZZE E DIVORZI IN ARTSAKH – L’Ufficio di registrazione degli atti civili informa che nel primo quadrimestre del 2018 sono diminuite le nozze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono stati registrati 217 matrimoni contro i 231 del 2017. In calo anche i divorzi passati da 75 a 70.

(15 mag 18) MAMMADYAROV, PRONTI A NEGOZIATI INTENSIVI – Il ministro degli Esteri dell’Azerbaigian, Elmar Mammdyarov, nel corso di un incontro a Parigi con i co-Presidenti del Gruppo di Minsk dell’Osce,  ha espresso la disponibilità di Baku nel proseguimento dei negoziati in maniera intensiva anche tenendo conto del completamento dei processi elettorali in Azerbaigian e in Armenia. Durante l’incontro sono state discusse a fondo le misure pianificate dai co-presidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE per far avanzare il processo negoziale.

(15 mag 18) IN AUMENTO LE NASCITE IN ARTSAKH – Nei primi quattro mesi dell’anno sono state registrate 719 nascite in Artsakh contro le 709 dello stesso periodo del 2017. 293 (contro 290) i parti a Stepanakert mentre la regione più prolifica è quella di Martuni con 109 nascite contro le 87 dell’anno passato.

(14 mag 18) ESERCITAZIONI MILITARI CONGIUNTE – Esercitazioni militari tattiche sono state condotte oggi in Karabakh nell’ambito del programma di cooperazione militare tra i due Stati armeni. Le manovre sono stati seguite da Movses Hakobyan, capo dello stato maggiore delle forze armate dell’Armenia, e dal comandante della difesa e dell’esercito della difesa del Nagorno Karabakh, Levon Mnatsakanyan.

(14 mag 18) GRAVE SOLDATO FERITO DA FUOCO AZERO – Il sergente Shamkhal Petrosyan  è rimasto gravemente ferito nella tarda serata di ieri da un colpo di cecchino azero. Operato all’addome versa in serie condizioni. La grave violazione azera è avvenuta in località non precisata della linea di contatto intorno alle 22,30 di domenica.

(9 mag 18) INAUGURATO A SHUSHI IL MUSEO DEL DRAM – Un nuovo museo arricchisce il patrimonio di Shushi. Oggi alla presenza del Capo dello Stato, del Primo ministro dell’Armenia e delle principali autorità della repubblica è stato inaugurato il museo del dram realizzato in collaborazione con la Banca centrale di Armenia. Il museo presenta banconote e monete armene di diverse epoche, dai regni armeni sino all’impero russo e all’Unione Sovietica, oltre a tutte le emissioni moderne di dram. Nel museo viene data grande importanza alla parte della mostra dedicata all’Artsakh, dove sono state ritrovate monete nella città di Tigranakert, monete d’argento del 18° secolo a Shushi. Sono presenti anche monete commemorative emesse dalla Banca centrale dell’Armenia in diversi anni e dedicate all’Artsakh.

(9 mag 18) CERIMONIE A STEPANAKERT E SHUSHI – Solenni manifestazioni si sono svolte nella capitale e a Shushi per celebrare gli anniversari del 9 maggio. Presente in Artsakh anche il nuovo Primo Ministro dell’Armenia Nikol Pashinyan che ha altresì inviato un messaggio alla nazione. Anche il terzo presidente dell’Armenia, Serzh Sargsyan, ha indirizzato un messaggio di saluto e congratulazioni all’Artsakh.

(9 mag 18) MESSAGGIO DEL PRESIDENTE PER LA FESTA DEL 9 MAGGIO– Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha rivolto il seguente messaggio in occasione delle celebrazioni del 9 maggio: «Cari compatrioti, cari veterani della Grande guerra patriottica (la Seconda guerra mondiale, NdR) e della guerra di liberazione dell’Artsakh; rispettati generali, ufficiali e soldati dell’esercito di difesa,a nome delle autorità della repubblica e mio personale mi congratulo con voi per la festa della vittoria, il 26° anniversario della nascita dell’esercito di difesa del Nagorno Karabakh e della liberazione di Shushi. Il 9 maggio è stato a lungo il simbolo delle vittorie del nostro popolo eroico. La storia ha dimostrato più di una volta che in periodi diversi, durante le traversie subite dalla nostra Patria, siamo riusciti a unire e proteggere i nostri interessi nazionali, case e focolari, famiglie e bambini. Il nostro popolo è riuscito a farlo grazie al loro coraggio e bravura, all’infinito amore e devozione alla Madrepatria, alla loro unità e alla volontà incrollabile. Ricordiamo sempre l’impresa dei nostri eroi padri e nonni nella Grande Guerra Patriottica, siamo stati educati dal loro esempio e, ispirati anche da questo stesso esempio, abbiamo liberato Shushi, gli antichi insediamenti armeni e costruito una statualità libera e indipendente. La generazione dell’indipendenza oggi continua le tradizioni eroiche del nostro popolo; continua con dignità e sicurezza arricchendo le pagine vittoriose della nostra storia. Cari compatrioti, in questo giorno festivo mi congratulo con tutte le nostre sorelle e fratelli dell’Artsakh, con la Madre Armenia e la Diaspora. Lasciamo che le vittorie a maggio siano un punto di riferimento per il nostro popolo e portino a nuovi traguardi e risultati. Auguro a tutti noi la pace, il benessere e tutto il meglio

(8 mag 18) PASHINYAN SUBITO IN ARTSAKH – A meno di 24 ore dalla sua elezione il nuovo Primo Ministro dell’Armenia ha deciso di recarsi in Artsakh. sarà domani a Stepanakert per partecipare alle cerimonie che ricordano la liberazione di Shushi oltre che la fine della Seconda guerra mondiale nel 1945 e la nascita della Esercito di Difesa dell’Artsakh ventisei anni fa.

(8 mag 18) MESSAGGIO DI SAHAKYAN AL NUOVO PREMIER DELL’ARMENIA – Il presidente della repubblica dell’Artsakh ha inviato oggi un messaggio di congratulazioni al nuovo Primo Ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan: «A nome del popolo, delle autorità della Repubblica di Artsakh e mio personale, Le porgo le mie congratulazioni  per essere stato eletto per la posizione alta e responsabile di Primo Ministro della Repubblica d’Armenia. Spero che il governo da Lei formato continui a fare tutto il possibile per sviluppare lo stato indipendente armeno, rafforzare la capacità di difesa della repubblica, elevare gli standard di vita delle persone, espandere e approfondire la cooperazione tra le due repubbliche armene e la triade Armenia-Artsakh-Diaspora. Ancora una volta mi congratulo con Lei e desidero la pace, una salute solida e grandi successi a beneficio della nostra Patria e del popolo armeno.»

(3 mag 18) MONITORAGGIO OSCE – Un’osservazione lungo la linea di contatto è stata compiuta oggi da delegazioni dell’Osce all’altezza del villaggio di Talish (Regione di Martakert). Nessuna violazione è stata registrata.

(3 mag 18) SAHAKYAN A MARTUNI -Il presidente Sahakyan si è recato oggi in visita a Martuni dove ha incontrato le autorità locali. Lo ha accompagnato il ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan con il quale ha poi raggiunto la linea di contatto con l’Azerbaigian.

(2 mag 18) RIUNITO CONSIGLIO DIFESA – Il Capo dello Stato Bako Sahakyan ha presieduto oggi il Consiglio supremo della Difesa. Fra i diversi argomenti all’ordine del giorno c’era ovviamente la situazione lungo la linea di contatto con l’Azerbaigian. Il ministro della Difesa Levon Mnatsakanyan e altri funzionari responsabili hanno consegnato i relativi rapporti al presidente della repubblica.

(2 mag 18) PROSEGUE VISITA DELEGA SUD OSSETA – Il ministro degli Esteri della repubblica dell’Ossezia del Sud ha incontrato oggi a Stepanakert il Ministro di Stato Arayik Harutyunyan.

 (1 mag 18) NUOVI MOVIMENTI AZERI LUNGO LINEA DI CONTATTO – Il ministero della Difesa dell’Artsakh ha registrato nuovi movimenti di truppe e armamenti azeri lungo la linea di contatto. Un video che mostra carri armati e veicoli trasporto truppe è stato diffuso alla stampa. In una nota si precisa che comunque la situazione si è mantenuta calma durante il fine settimana e che in ogni caso tutti gli spostamenti sono attentemente monitorati dall’Esercito di difesa dell’Artsakh.

 

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Fonte: La Stampa  del 23 aprile 2018,  di Laura Mirakian

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Due fatti marcano la storia contemporanea degli armeni. Il Genocidio del 1915-22 e il Nagorno-Karabakh. Il genocidio è commemorato in un grande monumento che si erge al centro della capitale Yerevan, meta dei pellegrinaggi della diaspora. Tutto iniziò il 24 aprile 1915, con la decimazione dell’intellighenzia armena. Ho scritto una frase nel libro d’onore posto sui bordi, in ricordo di mio padre che si salvò dai massacri gettandosi, giovanissimo, nelle acque gelide del golfo di Smirne. Era il novembre del 1922. Ho sperato nella normalizzazione dei rapporti Armenia-Turchia che Erdogan aveva abbozzato negli ultimi anni 2000 all’insegna del proposito «zero problems with neighbourhood». Perché, a prescindere dal retro-pensiero turco che probabilmente ispirava questo approccio, la riscoperta di una «identità ottomana», solo quella normalizzazione potrebbe portare al riconoscimento di una verità storica troppo dolorosa per entrambe le parti. Non è stato così, il processo si è interrotto. Le condizioni sono cambiate.

Il Nagorno-Karabakh è una splendida terra verde che farebbe invidia a molti ecologisti. Montagne innevate, foreste percorse da acque purissime, valli boscose. Una terra remota in un angolo di Caucaso, pressoché sconosciuta al largo pubblico europeo. «Capitale», Stepanakert. Le virgolette sono d’obbligo perché il Nagorno Karabakh – Artsakh in armeno – non è uno Stato, è una regione contesa dell’Azerbaigian, da quando l’Unione Sovietica si dissolse lasciando intatti i confini delle ex Repubbliche caucasiche. Includendovi un territorio di tradizionale insediamento armeno, abitato per oltre il 90% da armeni. Quasi subito, nel settembre 1991, essi votano la secessione e si dichiarano indipendenti.

L’immediata repressione azera chiama in causa l’Armenia ed inizia una sanguinosa guerra tra Yerevan e Baku che dura fino al cessate-il-fuoco firmato a Biskek (Kirghizistan) nel 1994. Una Risoluzione dell’Onu investe l’Osce, organizzazione regionale di riferimento, della gestione del conflitto. L’italiano Raffaelli, allora sottosegretario agli Esteri, assume la prima presidenza del cosiddetto Gruppo di Minsk, cui partecipano fra gli altri Russia e Turchia. Negli anni, subentra una presidenza tripartita, Russia, Stati Uniti, Francia. E lo scenario diventa quello che in gergo diplomatico si chiama «conflitto congelato», ma che congelato non è. Perché episodi di scontro armato si ripetono lungo le linee di contatto (i 4 giorni di guerra del 2016), così come gli atti di violenza, e l’occupazione armena nei sette distretti azeri circostanti. A guardar bene, il conflitto esiste da secoli. I sovietici attribuirono al territorio lo status di «oblast autonomo» e a più riprese dovettero intervenire per dividere i contendenti. Il contrasto si fece più aspro a misura dell’indebolimento dell’Unione Sovietica, nel 1988 Mosca impose a Baku scuole e stampa in lingua armena, e nel 1990 assunse il controllo diretto della regione.

In una recente intervista su queste pagine, il presidente armeno Serzh Sarghsyan definisce il Nagorno Karabakh una questione «imprescindibile». Perché così imprescindibile? Non solo, o non tanto, per la presenza decisamente maggioritaria di armeni, ma perché essi sono i testimoni di un passato orgogliosamente vissuto, fino ad oggi. Il Nagorno Karabakh è considerato la culla dell’identità armeno-cristiana. Il cristianesimo armeno risale al primo secolo dell’era moderna e diventa religione di Stato nel terzo secolo, la prima chiesa nazionale al mondo. Sappiamo quanto lunga possa essere la memoria dei popoli. E quanto difficile sia individuare soluzioni eque quando sia in questione l’identità di una nazione. Abbiamo un altro caso nelle vicinanze, il Kosovo. Anche qui, sebbene la maggioranza degli abitanti sia diventata nei secoli albanese, la regione è stata consegnata alla storia come centro originario dell’identità serbo-ortodossa, splendidi antichi monasteri lo ricordano.

La battaglia di Kosovo Polje, una clamorosa sconfitta serba che aprì la strada all’avanzata ottomana verso Vienna, risale al 1389 ma è piantata come un pilastro nella memoria serba. Riemersa in tutta drammaticità durante l’ultima fase delle guerre balcaniche che portò al bombardamento Nato della Serbia, ne registriamo gli echi ancor oggi. L’identità non si può evidentemente sradicare dai popoli, che hanno tutto il diritto di preservarla, ma occorrerebbe governarla. Per farne ragione di incontro e non di contrapposizione, in nome di valori altrettanto sacrosanti, il rispetto reciproco e la civile convivenza. Più oltre, occorrerebbe riscoprire il valore della diversità. Non solo nel Caucaso, in qualsiasi altro luogo del mondo. Mille sono gli esempi nella storia dei benefici della cross-fertilization per tutti i popoli coinvolti. Tanto più che, come per «la Nave di Teseo», nulla rimane immutato nel tempo, e ogni identità acquista pezzi di altre identità, nella vicenda umana dei contatti tra le genti.