(25 gen 17) IL GRUPPO DI MINSK RESPINGE LE ACCUSE AZERE – Al duro comunicato azero contro l’operato del Gruppo di Minsk il copresidente Usa, Richard Hoagland, ha respinto con dichiarazioni altrettanto ferme: «Noi continueremo a lavorare per facilitare i negoziati volti a raggiungere una soluzione duratura basata sui principi del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite e dell’Atto finale di Helsinki, in particolare i principi di integrità territoriale, l’autodeterminazione, e non uso della forza. Continueremo i nostri sforzi per aiutare a mediare una soluzione pacifica fino a quando le parti ritengano che i nostri servizi sono utili. Alla fine, tuttavia, sono i leader stessi che devono dimostrare la volontà politica necessaria per giungere ad una soluzione giusta e durevole che porterà alla pace e alla prosperità dei loro popoli, così come per l’intera regione.»
(25 gen 17) PIL 2016: +9% – Il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha comunicato nel corso della prima riunione dell’anno del Consiglio di Gabinetto che il Prodotto Interno Lordo (PIL) è cresciuto nel 2016 del nove per cento nonostante un anno definito “difficile” a causa della guerra dei quattro giorni di aprile.
(24 gen 17) VERTICE (NON PROGRAMMATO) RUSSO-AZERO – A Mosca si sono incontrati i ministri degli Esteri di Russia (Lavrov) e Azerbaigian (Mammadyarov). L’incontro non era programmato e pare sia stato richiesto dagli azeri dopo le parole del ministro russo che aveva affermato che il conflitto del Nagorno Karabakh non è “una questione interna azera”.
(24 gen 17) MONITORAGGIO OSCE – L’Osce ha compiuto nella giornata odierna un monitoraggio nel settore nord orientale della linea di contatto all’altezza dell’insediamento di Seysulan (regione di Martakert). Durante l’attività di osservazione non sono state registrate violazioni del cessate il fuoco.
(23 gen 17) DURE DICHIARAZIONI AZERE CONTRO IL GRUPPO DI MINSK – Non soddisfatto di boicottare il bilancio dell’Osce, l’Azerbaigian ha sferrato oggi un violento e senza precedenti attacco verso il Gruppo di Minsk che viene accusato di non seguire il mandato assegnato per il negoziato. La missione permanente dell’Azerbaigian presso l?osce ha rilasciato un duro comunicato che si conclude con la minaccia che «l’Azerbaigian ha tutto il diritto di difendere il proprio territorio e proteggere i propri cittadini con tutti i mezzi». Intanto il presidente azero Aliyev nel corso di una pubblica riunione ha ribadito che mai il Nagorno Karabakh potrà essere indipendente.
(23 gen 17) ALTRO SOLDATO ARMENO UCCISO – Il ventiduenne Karen Ulubabyan è stato mortalmente colpito da fuoco azero mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di Difesa del Karabakh. Il tragico episodio è avvenuto intorno alle 23,30 ore locali in località non precisata. Il presidente Sahakyan ha conferito onorificenza postuma al giovane caduto che nell’agosto del 2014 aveva partecipato alle operazioni per respingere un tentativo di penetrazione azera nel territorio armeno.
(19 gen 17) L’ARTSAKH ALLA FIERA DEL TURISMO DI MADRID – Il Dipartimento del turismo della repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh ha partecipato alla importante fiera del turismo (“Fitur”) apertasi ieri nella capitale spagnola.
(19 gen 17) SAHAKYAN FIRMA DECRETO PER REFERENDUM – Si terrà il prossimo 20 febbraio il referendum popolare sulla riforma costituzionale. Dopo il voto favorevole dell’Assemblea Nazionale, il presidente della repubblica Bako Sahakyan ha firmato il relativo decreto che fissa la data della consultazione.
(18 gen 17) COLPITO A MORTE GIOVANE SOLDATO ARMENO – Un altro giovane soldato armeno è stato mortalmente colpito da fuoco azero. Il diciannovenne Andranik Musikyan ha perso la vita oggi pomeriggio intorno alle ore 14 locali mentre si trovava in una postazione dell’Esercito di difesa dell’Artsakh lungo la linea di contatto con l’Azerbaigian, nel settore meridionale. Il presidente Sahakyan ha conferito la decorazione postuma “Per servizio in battaglia” al giovane caduto originario della provincia di Gegharkunik in Armenia.
(18 gen 17) SAHAKYAN RICEVE KASPRZYK – Il presidente della repubblica, Bako Sahakyan, ha ricevuto oggi a Stepanakert il Rappresentante speciale del Presidente dell’Osce in carica, amb. Andrzej Kasprzyk. L’incontro è stato focalizzato da numerose questioni riguardanti in particolare la situazione lungo la linea di contatto.
(17 gen 16) LAVROV: “iL KARABAKH NON E’ QUESTIONE INTERNA AZERA” – Nel corso di una conferenza stampa il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che il problema dei territori intorno al Nagorno Karabakh (cosiddetti “territori occupati”) rimane ancora in piedi e che può essere risolto solo nell’ambito di una determinazione dello status della regione, senza uso della forza. Lavrov ha altresì aggiunto che il conflitto non è solo una questione di affari interni dell’Azerbaigian.
(17 gen 17) IL PARLAMENTO APPROVA LE MODIFICHE COSTITUZIONALI – Con venti voti a favore, sette contrari e un astenuto, l’Assemblea Nazionale ha approvato le modifiche alla Costituzione presentate dalla Commissione speciale. A fine febbraio si terrà il referendum popolare.
(17 gen 17) FERITO SOLDATO DEL KARABAKH – Il diciannovenne Gurgen Sargsyan è stato ferito oggi da un colpo sparato dalle postazioni azere. Il fatto è avvenuto intorno a mezzogiorno (ora locale) lungo la linea di contatto nel settore orientale.
(16 gen 17) COLPITO SOLDATO ARMENO, SI INDAGA SULLE CAUSE DEL DECESSO – Le autorità della repubblica non hanno ancora determinato con certezza le cause della morte del ventiduenne Arayk Sargsyan avvenuta intorno alle 12,30 in località non ancora precisata.
(16 gen 17) VIOLAZIONI AZERE CON MORTAI – Nella notte sono state nuovamente registrate violazioni azere del cessate-il-fuoco con uso di granate e mortai. Il Comando armeno ha smentito voci diffuse dalla stampa azera secondo la quale un soldato dell’Azerbaigian sarebbe stato mortalmente colpito.
(16 gen 17) MUORE SOLDATO ARMENO FERITO IL 30 DICEMBRE – Il ventenne Garik Vardanyan, ferito da colpi azeri lo scorso 30 dicembre, è deceduto nella tarda serata di ieri nell’ospedale militare di Yerevan dove da allora era ricoverato. Il Comando dell’Esercito di difesa del Karabakh ha inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia del giovane al quale il presidente Sahakyan ha conferito decorazione postuma.
(15 gen 17) REFERENDUM: PROBABILE VOTO A FEBBRAIO – Il prossimo 17 gennaio l’Assemblea nazionale sarà chiamata a votare sulla proposta di riforma costituzionale sulla quale ha lavorato nei mesi passati una speciale Commissione d’intesa con tutte le forze politiche parlamentari ed extraparlamentari. Se, come probabile, il Parlamento darà il via libera, il referendum popolare sarà tenuto nel mese di febbraio. Lo ha annunciato Vahram Balayan, vice Presidente dell’Assemblea.
(12 gen 17) MONITORAGGIO OSCE LUNGO LA LINEA DI CONTATTO – Un nuovo monitoraggio lungo la linea di contatto fra NagornoKarabkh-Artsakh e Azerbaigian è stato condotto questa mattina da una delegazione dell’Osce. L’osservazione è avvenuto all’altezza dell’insediamento disabitato di Ashaghy Veysali che si trova lungo il bordo meridionale della regione di Martuni non lontano dalla chiesa di Gevorgavan. Non sono state rilevate violazioni del cessate-il-fuoco.
(11 gen 17) SAHAKYAN VISITA LA CENTRALE DI JERMAJUR – Il presidente della repubblica si è recato in visita alla costruenda centrale idroelettrica di Jermajur nella regione di Shahumian. La località, nota anche per le sue fonti termali, si trova al termine della strada che proveniente da Martakert attraversa tutta la regione e si arresta alle pendici del plateau Artsakh. Il presidente era accompaganto dal primo Ministro Haroutyunyan.
(2 gen 17) L’AUSTRIA ASSUME LA PRESIDENZA DELL’OSCE – Dal primo gennaio l’Austria ha assunto la presidenza di turno dell’Organizzazione e il suo ministro degli Affari Esteri, Sebastian Kurz, è divenuto Presidente in carica per l’anno corrente. Kurz illustrerà il suo programma al Consiglio dell’Osce previsto per il prossimo 12 gennaio a Vienna.
(1 gen 17) CAPODANNO COL BOTTO: 1400 COLPI AZERI CONTRO POSTAZIONI ARMENE – Neppure la notte di Capodanno tacciono le armi lungo la linea di confine tra Azerbaigian e Nagorno Karabakh-Artsakh. Sono circa 1400 i colpi sparati dagli azeri all’indirizzo delle postazioni armene di difesa.
(1 gen 17) IL DISCORSO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE SAHAKYAN – «Cari compatrioti, fra poche ore diremo addio al 2016, l’anno in cui abbiamo continuato a costruire e sviluppare la nostra Patria, registrare successi e realizzazioni, superare prove e difficoltà. Gli eventi dei tesi giorni di aprile, il dolore delle perdite e il lutto, le imprese dei nostri eroi figli e fratelli sono ancora freschi nella nostra memoria. Nell’ora decisiva il popolo armeno ha dimostrato un’unità senza precedenti, consolidando in un brevissimo periodo di tempo e difendendo il proprio onore e la propria dignità. Un soldato in piedi sul bordo del Paese di origine ha mostrato ancora una volta la forza del suo spirito e del suo braccio respingendo il selvaggio avversario. Nuovi eroi sono nati durante la difesa della Patria, i cui nomi sono stati scolpiti con lettere d’oro nella storia del nostro popolo. La loro devozione e il loro patriottismo sarà sempre una fonte di motivazione e di ispirazione per le generazioni presenti e future. Eterno onore e gloria a tutti i nostri martiri! Lasciate che solo la gioia e la prosperità più avanti prevalgano nelle loro famiglie, fate in modo che i loro figli crescano sotto il cielo sereno e in una Patria libera, indipendente e sviluppata come l’hanno sognata i loro padri. Cari amici, il nuovo anno è la festa di nuove speranze e aspettative per tutti noi. Crediamo che con ogni anno a venire la nostra vita cambierà, diventerà migliore e più prospera, i nostri focolari saranno pieni di calore e gentilezza, la nostra Patria non mancherà di tenere il rafforzamento e lo sviluppo. L’anno del 2017 sarà ricco di eventi per il nostro popolo e lo stato. Noi celebreremo il 25° anniversario della formazione del nostro esercito e della liberazioni di Shushi, vittorie che sono diventate un punto di svolta nella vita dell’Artsakh e possiedono un grande significato. Queste vittorie e tutte le nostre conquiste acquisite durante gli anni di indipendenza sono diventate possibili grazie agli sforzi congiunti dei nostri fratelli e sorelle di Madre Armenia e della Diaspora. Siamo stati insieme e ci siamo consolidati sia nelle vittorie che nelle dure prove. E’ stato così e così rimarrà per sempre. Questa è la base del nostro successo. Caro popolo dell’Artsakh, in questo giorno caloroso e festoso voglio prima di tutto voglio congratularmi con tutto il personale dell’Esercito di Difesa, con quegli uomini coraggiosi che celebreranno l’anno nuovo in trincea in guardia vigile e vegliando sulla pace del nostro popolo. Possano i nostri soldati svolgere il loro servizio con onore e tornare a casa sani e indenni! Mi congratulo con tutti i nostri compatrioti, tutto il popolo armeno e auguro pace, robusta salute e prosperità. Rendiamo il 2017 un anno di attuazione dei sogni più intimi e degli obiettivi per ogni famiglia nell’Artsakh. Buon Anno e Buon Natale! (Stepanakert, 31 dicembre 2016)»
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