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Venticinquesimo anniversario del referendum che sancì il diritto all’autodeterminazione del Nagorno Karabakh (Artsakh). Una volontà fuori discussione che rende inutile ogni altra consultazione sullo status della regione

Fermo comunicato dei Paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce a margine dei lavori del 23° Consiglio dell’Organizzazione. Un nostro commento

(31 dic 16) VIOLAZIONI AZERE, GRAVEMENTE FERITO SOLDATO DEL KARABAKH – In conseguenza di ripeturte violazioni azere del cessate-il-fuoco, concentratesi soprattutto nel settore nord orientale del confine tra Azerbaigian e repubblica del Nagorno Karabakh, un soldato dell’Esercito di Difesa, Garik Vardanyan, è stato gravemente ferito. A causa delle sue condizioni è stato deciso l’elitrasporto all’ospedale militare di Yerevan in Armenia

(30 dic 16) REAZIONE ARMENA NELLA NOTTE – Forze speciali dell’Armenia hanno compiuto un’azione diversiva nella notte contro le postazioni azere in risposta al tentativo di invasione territoriale del nemico. Secondo fonti del ministero della Difesa di Yerevan, le truppe di Baku hanno subito perdite quantificate in almeno quattro soldati.

(30 dic 16) 1300 COLPI AZERI CONTRO LE POSTAZIONI DEL KARABAKH – Rimane costante negli ultimi giorni il numero di violazioni azere del cessate-il-fuoco lungo la linea di demarcazione con il Nagorno Karabakh. Nella notte sono stati tirati circa 1300 colpi all’indirizzo delle postazioni armene.

(29 dic 16) BORDYUZHA (CSTO) CONDANNA LA PROVOCAZIONE AZERA – Il Segretario generale della “Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva” (CSTO), Nikolay Bordyuzha, ha rilasciato il seguente comunicato: «Valutiamo tali azioni nel territorio di uno Stato membro della CSTO come una provocazione, soprattutto sullo sfondo dell’abbastanza grave incidente nella Repubblica del Nagorno-Karabakh, nel mese di aprile di quest’anno, con l’uso di armi pesanti ed equipaggiamento militare. Considerando gli sforzi avviati dai leader delle due [contrastanti] parti, così come di alcuni [altro] afferma, sembrava che il processo di risoluzione del conflitto del Karabakh, infine, sarebbe stato più attivo. Tuttavia, le informazioni che abbiamo recentemente ricevuto dalla regione, [e] per la violazione degli accordi di cessate il fuoco, in particolare l’episodio 29 dicembre che ha causato la morte di militari militari, dà adito a serie preoccupazioni».  Le dichiarazioni di Bordyuzha sono state favorevolmente accolte dall’Armenia sia per il riferimento al “territorio di uno stato membro” (che conferma lo sconfinamento azero) e soprattutto il richiamo alla “Repubblica del Nagorno Karabakh”.

(29 dic 16) FERMA CONDANNA DELL’ARMENIA PER LA NUOVA PROVOCAZIONE AZERA – Il ministero della Difesa dell’Armenia si è rivolto alla comunità internazionale e in particolare ai paesi co-presidenti del gruppo di Minsk dell’Osce denunciando la grave aggressione azera e invitandoli a richiamare l’Azerbaigian alla ragionevolezza. un comunicato è stato emanato anche dal ministero degli Esteri di Yerevan nel quale tra l’altro si legge che «in una situazione in cui il danno alla risoluzione del conflitto del Nagorno Karabakh non è stato pienamente recuperato dopo gli eventi di inizio aprile, Baku sta rompendo il proprio impegno per risolvere la questione in modo pacifico e rispettare gli accordi raggiunti a Vienna e San Pietroburgo. Questa è la risposta dell’ Azerbaigian agli appelli del gruppo di Minsk dell’OSCE a rimanere fedeli agli accordi di cessate il fuoco, raggiunti nel 1994-1995. La comunità internazionale ha più volte sollecitato il rispetto del cessate il fuoco in particolare nei giorni festivi. Con l’attacco eversivo alla vigilia del nuovo anno e di Natale (Natale armeno, 6 gennaio NdR), Baku va in contrasto con i valori universali. I paesi co-presiedenti del Gruppo di Minsk dell’OSCE devono adottare misure immediate per smaltire la sbornia Azerbaigian, un paese che ha insolentemente sfidato gli appelli e le richieste dell’OSCE e ha perso il suo senso della realtà».

(29 dic 16) BATTAGLIA AL CONFINE TRA ARMENIA E AZERBAIGIAN – Alle prime luci dell’alba militari azeri hanno tentato di penetrare nel territorio della repubblica di Armenia, all’altezza del villaggio di Chinari nella regione nord orientale di Tavush. Il tentativo di incursione è stato respinto dopo una battaglia che ha lasciato sul terreno tre militari armeni e sette azeri. Ne ha dato notizia per il primo il portavoce del ministero della Difesa dell’Armenia, Artsrun Hovhannisyan, con un post su Facebook. Nello scontro hanno perso la vita il tenente maggiore Shavarsh Melikyan e i soldati Edgar Narayan e Erik Abovyan.

(29 dic 16) VIOLAZIONI AZERE NELLA NOTTE – Consueta attività azera nelle ore notturne con oltre 750 colpi sparati all’indirizzo delle postazioni armene.

(28 dic 16) MIRZOYAN: NON ABBIAMO ALCUNA INTENZIONE DI CEDERE TERRITORI – Tradizionale conferenza stampa di fine anno del ministro degli Affari Esteri del Nagorno Karabakh, Karen Mirzoyan che ha ribadito che le autorità dello Stato non hanno alcuna intenzione di cedere territori. «Non abbiamo sentimenti disfattisti. Abbiamo l’intenzione di sviluppare, avanzare e disporre di un Paese potente. Si ritiene che la comunità internazionale taccia, ma in realtà ci sono state risposte sia da parte della comunità internazionale che dei co-presidenti del Gruppo di Minsk» ha detto il ministro. al riguardo Mirzoyan ha ricordato la sessione PACE nel mese di aprile, durante la quale sono state date valutazioni precise e vere. « Altra questione è che vogliamo sentire valutazioni più precise e di condanna. Tutti i nostri sforzi sono rivolti a questo. Nei giorni della guerra di aprile, l’Azerbaigian utilizzato i propri insediamenti come uno scudo» ha aggiunto il ministro.

(27 dic 16) IL PARLAMENTO DISCUTE IL PROGETTO DI RIFORMA COSTITUZIONALE – Il Presidente dell’Assemblea Nazionale  della Repubblica del Nagorno-Karabakh, Ashot Ghoulyan ha tenuto oggi una consultazione di lavoro con la partecipazione del Vice Presidente dell’Assemblea, i Presidenti delle Commissioni permanenti, i loro vice e i responsabili del personale. Nl corso dell’incontro sono stati calendarizzati i tempi e di discussione del progetto di riforma costituzionale nel corso della quarta sessione con seduta plenaria fissata per giovedì prossimo.

(27 dic 16) MINISTRO DIASPORA ARMENO: 2017 ANNO DELL’ARTSAKH – Il ministro della Diaspora della repubblica di Armenia, Hranush Hakobyan, nel corso della sua conferenza di fine anno ha annunciato che il 2017 sarà ufficialmente dedicato all’Artsakh. Il ministro ha ricordato come la diaspora armena è stata unita nel mese di aprile, quando l’Azerbaigian aveva scatenato un’aggressione militare contro Artsakh.

 

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(24 dic 16) MODERATA ATTIVITA’ AZERA NELL’ULTIMA SETTIMANA – Nel corso dell’ultima settimana sono state riscontrate numerose violazioni azere dell’accordo di cessate-il-fuoco, specialmente nelle ore notturne. Tuttavia, rispetto ai giorni precedenti, la situazione sembra essere relativamente più calma per quanto non siano mancati numerosi di colpi di mortaio di vario calibro all’indirizzo delle postazioni armene.

(17 dic 16) SAHAKYAN VISITA LA REGIONE DI SHAHUMIAN – Il presidente Sahakyan si è recato oggi in visita nella regione di Shahumian dove, nel villaggio di Yeghegnot ha incontrato i capi delle comunità locali per discutere i problemi del territorio.

(14 dic 16) ASHOT GHULYAN A PARIGI – Il presidente dell’Assemblea Nazionale è in visita a Parigi su invito  del Circolo di amicizia franco-karabako. Nella capitale transalpina ha incontrato numerosi esponenti politici francesi ospite dell’Assemblea Nazionale francese e ha visitato l’ambasciata armena dove si è intrattenuto con l’ambasciatore Tchitetchian e con esponenti della comunità armena.

(12 dic 16) SAHAKYAN: IL PROGETTO DI NUOVA COSTITUZIONE E’ PRONTO PER IL PARLAMENTO – Così si è espresso il presidente della repubblica annunciando l’invio del progetto di riforma all’Assemblea Nazionale. Sahakyan  ha lodato l’impegno della Commissione speciale incaricata di redigere la bozza che è stata a lungo discussa con tutte le forze politiche parlamentari ed extraparlamentari. Sahakyan ha sottolineato che le riforme costituzionali sono una domanda dei tempi, e che mirano a rafforzare ulteriormente i diritti umani e le libertà nonché lo stato della democrazia e del diritto, migliorando l’equilibrio dei poteri, e aumentando l’efficienza del governo dello stato del paese. «Dopo aver effettuato alcuni lavori di revisione ai sensi della vigente Costituzione e delle leggi, la bozza della nuova Costituzione verrà inviata all’Assemblea nazionale per ottenere l’approvazione del Parlamento; solo dopo questo sarà possibile parlare la data per l’indizione del referendum» ha dichiarato il presidente.”

(11 dic 16) PROSEGUE LA VISITA DI SARGSYAN IN ARTSAKH – Il presidente dell’Armenia ha incontrato oggi, alla presenza dei competenti ministri di Armenia e Artsakh, numerosi esponenti del mondo culturale in un evento specificatamente organizzato a Stepanakert.

(10 dic 16) L’UNIONE EUROPEA SI APPELLA ALLE PARTI – La portavoce per gli affari esteri dell’UE e la politica di sicurezza, Maja Kocijančič, ha dichiarato che «Gli impegni reiterati fatti dai presidenti di Armenia e Azerbaigian per il cessate il fuoco e alla soluzione pacifica del conflitto del Nagorno-Karabakh sono della massima importanza» e ha sottolineato che «la riunione di Amburgo del Consiglio ministeriale dell’Osce offre buone opportunità per rivitalizzare il processo di risoluzione del conflitto del NK sotto gli auspici dei Paesi co-presidenti del Gruppo di Minsk. Esortiamo le parti a sfruttare al meglio queste opportunità» ha concluso.

(10 dic 16) 25° ANNIVERSARIO DEL REFERENDUM, IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE – Il presidente Bako Sahakyan si è rivolto alla Nazione nel 25° anniversario del referendum confermativo dell’autodeterminazione  e nella Giornata della Costituzione: «Caro popolo dell’Artsakh,  a nome delle autorità dell’Artsakh e mio personale, di cuore mi congratulo per l’anniversario del referendum sull’indipendenza della repubblica del Nagorno Karabakh e per la  Festa della Costituzione; una festa importante e memorabile per la nostra gente. Nel 1991, abbiamo fatto sì che i sacri sogni e le aspirazioni dei nostri antenati divenissero realtà proclamando l’indipendenza e costantemente seguendo il percorso di costruzione di uno Stato democratico. Abbiamo avuto perdite irrecuperabili in questo modo, abbiamo superato difficoltà e prove. Ma a causa della volontà e dello spirito incrollabile del nostro popolo , siamo riusciti a ottenere vittorie importanti, rimanendo i padroni del presente e del futuro del nostro Paese, che sarà incondizionatamente luminoso e sereno. Non conosciamo altro modo. Nel 2006, la prima Costituzione del nostro Paese è stato adottato attraverso un referendum nazionale. E’ diventata un’altra testimonianza della nostra volontà di costruire uno stato libero, indipendente e potente, dimostrando il nostro impegno per i principi democratici e per i valori umani. Il ruolo della nostra legge fondamentale è inestimabile nella storia contemporanea di Artsakh. Cari compatrioti, ancora una volta mi congratulo con tutti voi per questa importante festa nazionale, e auguro la pace e il benessere alle vostre famiglie e alla Repubblica Artsakh»

(9 DIC 16) ZANNIER (OSCE): INVESTIGAZIONI  SU VIOLAZIONI – «L’Osce sta lavorando per stabilire il sistema di indagini sulle violazioni del cessate il fuoco in Karabakh» ha dichiarato il Segretario generale dell’Osce, Lamberto Zannier,  durante una conferenza stampa ad Amburgo. Zannier ha aggiunto che a suo parere è ancora lontana la soluzione del conflitto. Nella loro dichiarazione di ieri  le delegazioni dei Paesi copresidenti del gruppo di Minsk dell’OSCE hanno sollecitato l’Armenia e l’Azerbaigian a rimuovere tutti gli ostacoli rimanenti per espandere la missione del Rappresentante personale del Presidente in esercizio dell’OSCE esercizio e per fare progressi su una proposta di istituire un meccanismo investigativo da parte dell’Organizzazione stessa.

(9 dic 16) PUBBLICATO REPORT SULLE ATROCITA’ AZERE AD APRILE – L’Ufficio dell’Ombudsman della repubblica del Nagorno Karabakh ha pubblicato un secondo report relativo alle atrocità commesse ad aprile dai soldati azeri nei confronti di soldati e civili armeni. Nel documento (che nella versione pubblica non presenta foto) vengono analizzati i trentuno casi di accertata crudeltà con la localizzazione degli eventi e la descrizione degli atti commessi. QUI IL REPORT IN INGLESE

(8 dic 16) STEINMEIER (OSCE) ACCUSA – Il Presidente dell’Osce in carica, il ministro degli Esteri tedesco Steinmeier ha così risposto a una domanda di un giornalista azero nel corso della conferenza stampa: «Non voglio puntare il dito, ma è da fare per coloro che hanno innescato il conflitto nel mese di aprile di quest’anno che ha colpito molte persone». Chiara allusione all’aggressione azera.

(8 dic 16) IL PRESIDENTE DELL’ARMENIA IN ARTSAKH – Serzh Sargsyan è giunto nella repubblica del Nagorno Karabakh-Artsakh, accolto all’aeroporto di Stepanakert dal presidente Sahakyan e dalle massime autorità dello stato. Sargsyan terrà consultazioni con il Comando dell’Esercito di difesa del Nagorno Karabakh.

(8 dic 16) CONSIGLIO MINISTERIALE DELL’OSCE – Ad Amburgo sono stati aperti i lavori del 23° Consiglio ministeriale dell’Osce nel corso dei quali viene ovviamente toccato anche il tema del conflitto in Nagorno Karabakh. Il Presidente in carica, il tedesco Steinmeier, ha dichiarato che lo scontro di aprile ha dimostrato la pericolosità potenziale di questo conflitto, il Segretario di Stato USA Kerry lo ha definito «una minaccia per l’Europa», il ministro degli Esteri russo Lavrov ha sottolineato come il raggiungimento  di accordi chiave sia propedeutico alla risoluzione del contenzioso.

(8 dic 16) MONITORAGGIO OSCE – L’Osce ha compiuto nella mattinata odierna un monitoraggio lungo la linea di contatto tra repubblica del Nagorno Karabakh e Azerbaigian. Il controllo è avvenuto all’altezza della regione di Askeran, a nord est del villaggio di Kengerli. Nessuna violazione del cessate-il-fuoco  è stata registrata. L’Azerbaigian non ha permesso alla delegazione Osce di raggiungere le postazioni lungo la linea di contatto e dalla parte azera il monitoraggio è stato condotto da posizione più arretrata.

(8 dic 16) PIANIFICATO COMPLETAMENTO LAVORI PER LA MOSCHEA DI SHUSHI – Saranno completati i lavori di restauro della moschea superiore di Shushi. Gli interventi saranno eseguiti da una società iraniana con la quale il ministero dell’Economia dell’Artsakh ha siglato un memorandum d’intesa nella giornata odierna.

(7 dic 16) IL PRIMO MINISTRO A WASHINGTON – Il Primo Ministro, Araiyk Haroutyunyan, è nella capitale degli Stati Uniti per incontrare i vertici delle due più importanti associazioni armene, l’Armenian Assembly of America (AAA) e l’Armenian National Committee of America (ANCA) con i quali ha in programma riunioni dedicate al consolidamento dei progetti riguardanti il Nagorno Karabakh e la valutazione di strategie politiche negli Stati Uniti anche alla luce del nuovo presidente eletto. Previsto anche un ricevimento organizzato dall’ambasciata dell’Armenia.

(2 dic 16) SONO TRE I FERITI GRAVI – Sono tre e non due i feriti gravi colpiti da granate lanciate dalla linea azera l’altra notte. Le informazioni sul fatto sono state aggiornate nelle ultime ore. I feriti sono Karapet Mikayelyan (19 anni), Kajik Badalyan (24 anni) e Gagik Poghosyan (32 anni), tutti in condizioni critiche ma stabili. Il primo, Mikaleyan  sembrerebbe quello più seriamente ferito avendo riportato ferite alla testa. Si segnalano intense violazioni azere del cessate il fuoco su tutta la linea di contatto, tuttavia il ministero della Difesa ha respinto e catalogato come disinformazione le notizie di alcuni media azeri che riferivano di scontri in campo aperto che avrebbero provocato tra le fila armene un morto e nove feriti.

(1 dic 16) GRAVEMENTE FERITI DUE SOLDATI ARMENI – L’ennesima violazione azera del cessate il fuoco ha causato il grave ferimento di due soldati dell’Esercito di difesa del Karabakh. Si tratta di Gagik Poghosyan, 32 anni, e di Kajik Zakharyan, 30 anni.  Il primo, che ha riportato la frattura della mandibola, un polmone trapassato e numerose ferite da scheggia, è ricoverato presso l’ospedale civile di Stepanakert. Il secondo versa in condizioni critiche ed è stato elitrasportato all’ospedale militare di Yerevan in Armenia. I due militari, entrambi residenti nel villaggio di Ashan (regione di Martouni) sono stati raggiunti da un colpo di mortaio sparato dagli azeri nella notte. Nella serata odierna un portavoce del Ministero della Difesa ha informato che la situazione lungo la linea di contatto è relativamente calma al momento.

 

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Nuovi bellicosi proclami del dittatore azero Aliyev che di dichiara pronto ad andare a bersi un tè a Stepanakert. Gli risponde per le rime il portavoce armeno Babayan…

La repubblica del Nagorno Karabakh sta varando, attraverso un percorso democratico partecipato e condiviso, una riforma che porterà a un cambiamento (ragionato e non improvvisato) della carta costituzionale. A cominciare dal nome dello Stato

Il presidente Aliyev “apre” a un compromesso sul Nagorno Karabakh. Ma la sua proposta suona ridicola e patetica. E viene rispedita al mittente.

Il presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa (PACE), il filo azero Agramunt, interrompe il discorso della delegata azera che ricorda il procedimento penale verso il deputato italiano Luca Volontè

Sorprendenti (ma ci saremmo stupiti del contrario…) dichiarazioni di Aliyev che chiude la porta in faccia ai negoziatori internazionali. La pace si allontana?

Nel suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con un forte richiamo al diritto all’autodeterminazione per il popolo del Nagorno Karabakh, il ministro degli Esteri armeno fa suo il motto del gruppo di Minsk, Ballots instead of bulletts

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